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Viale dei Fiori, operai in azione per la prima fase dei lavori anti-allagamento

Le opere riguardano anche vari punti del paese: 2,5 milioni euro inviati dal Viminale nell’ambito del Pnrr

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Al via i lavori per la messa in sicurezza dei punti critici di Biancavilla per la mitigazione del rischio idraulico. Si tratta del primo di una serie di interventi che cominceranno in questo 2023. Si parte dall’incrocio di viale dei Fiori con contrada Cartalemme: qui è prevista una vasca di laminazione con il compito di raccogliere l’acqua piovana. Con un sistema di captazione, le acque saranno dirottate grazie a una pompa di aspirazione e sollevamento.

«Va sottolineato – dice il sindaco Antonio Bonanno – che un altro e ancor più massiccio intervento strutturale è previsto in Viale dei Fiori, finalizzato a scongiurare una volta per sempre il rischio allagamento di tutta la zona».

Un sopralluogo il primo cittadino lo ha effettuato assieme all’assessore Vincenzo Giardina.

«Dopo Viale dei Fiori – aggiunge Bonanno – punteremo a risolvere le criticità legate al collettore di contrada Scirfi: sarà allargato e saranno realizzate due vasche di laminazione».

Altri interventi riguarderanno via Melograno, viale Colombo, via Verme, via Norvegia via Sacro Cuore, via Maria SS dell’Addolorata, via Vittorio Emanuele, via Matteotti, viale Europa, via Umberto, via Grosseto, via del Bottaio e via Palmentiere.

Per gli interventi di prevenzione, mitigazione e contrasto al dissesto idrogeologico – compresi tra le linee di azione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – il finanziamento ricevuto da Biancavilla è di 2,5 milioni di euro dal Ministero dell’Interno.

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Il sindaco Bonanno ricorda il 25 Aprile, ma dimentica la parola “fascismo”

Il presidente del Pd, Alfio Distefano: «Così si rischia di snaturare il significato di questa ricorrenza»

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Un momento della commemorazione dello scorso anno

«Nella Giornata del 25 Aprile, Festa della Liberazione, i valori democratici vanno affermati con nettezza e nel fare ciò bisogna esprime l’avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari che restringono la libertà. La celebrazione della nostra ritrovata libertà deve aiutarci a comprendere e rafforzare il ruolo dell’Italia nel mondo come imprescindibile baluardo di democrazia. Viva la libertà, Viva la democrazia, Viva l’Italia».

Con queste parole, il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, ha ricordato la ricorrenza della Liberazione. Ma, come accaduto anche in anni precedenti, non ha pronunciato la parola “fascismo”. C’è il riferimento ad una generica «avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari», ma senza citare il dato storico della caduta della dittatura di Mussolini e della cacciata dei nazisti di Hitler. Dettaglio che non è passato inosservato. Un atteggiamento peraltro in linea con quello della presidente Giorgia Meloni e della sua maggioranza. Ma si può celebrare la Liberazione, omettendo di ricordare l’occupazione nazifascista?

L’intervento di Alfio Distefano

Così, a margine del 25 aprile, è il presidente del Partito democratico di Biancavilla, Alfio Distefano, ad affidare ad una nota stampa la sua riflessione.

«Le parole – scrive Distefano – rischiano di snaturare il profondo significato di questa ricorrenza, strumentalizzandola in modo inaccettabile. Il 25 aprile non è, come affermato dal sindaco e da parte della sua giunta, una semplice giornata commemorativa dei caduti di tutte le guerre o una celebrazione generica contro i regimi totalitari. Si tratta, piuttosto, di una data ben precisa che segna un momento fondamentale nella storia del nostro Paese: la liberazione dal regime nazifascista, avvenuta nel 1945 grazie al sacrificio dei partigiani e all’impegno congiunto di tutte le forze antifasciste. È un giorno in cui dovremmo riflettere sul coraggio e la determinazione dei partigiani italiani che, con grande sacrificio e rischio personale, lottarono per l’ideale di libertà e democrazia».

Distefano sottolinea ancora che «celebrare il 25 aprile significa non solo onorare la memoria di chi ha combattuto e dato la vita per la libertà, ma anche riaffermare con forza i valori antifascisti che sono alla base della Repubblica Italiana. Valori che, come recita la nostra Costituzione, ripudiano la guerra e la violenza e pongono al centro la tutela dei diritti umani e la democrazia».

«Distorsione della memoria storica»

«Ritengo inaccettabile – specifica il presidente del Pd – che i rappresentanti delle istituzioni, come Sindaco e Giunta comunale, possano mettere in discussione il significato profondo del 25 aprile, alimentando una pericolosa distorsione della memoria storica, dove tale strumentalizzazione rischia di offendere la memoria di chi ha combattuto e di minare i valori stessi su cui si fonda la nostra democrazia».

Da qui, dunque, la richiesta di Distefano rivolta agli amministratori comunali ad «impegnarsi a promuovere una corretta e consapevole celebrazione del 25 aprile, commemorare questa giornata con il rispetto che merita e che sia occasione di riflessione e di riaffermazione dei valori antifascisti che uniscono l’Italia».

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