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Cronaca

Per le strade di Biancavilla con 574 Cd e Dvd falsi: denunciato dai carabinieri

Una seconda denuncia è scattata per allaccio abusivo alla rete elettrica con un danno di 3mila euro

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I carabinieri della stazione di Biancavilla, supportati dai colleghi della Radiomobile della Compagnia di Paternò, hanno svolto un servizio coordinato volto a reprimere il commercio di prodotti falsificati e gli allacci abusivi alla rete elettrica.

I militari hanno denunciato un 35enne di Adrano, con precedenti di polizia, per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi. Deve rispondere anche di reati sulla protezione del diritto d’autore.

L’uomo, per le strade di Biancavilla, vendeva CD e Dvd contraffatti. Ne aveva 574: CD di musica neomelodica e varie compilaton e Dvd di film attualmente al cinema o disponibili solo sulle pay tv.

I controlli si sono, poi, concentrati al contrasto della manomissione dei contatori Enel. I carabinieri, coadiuvati da personale specializzato Enel, hanno denunciato per furto aggravato una 35enne di Biancavilla, che aveva effettuato un allaccio diretto alla rete elettrica, causando un danno di circa 3mila euro alla società. In totale sono stati controllati 18 contatori Enel e identificate 26 persone presenti sui luoghi degli accertamenti.

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Cronaca

Operazione “Ultimo atto”, avviato il processo anche per altri sei imputati

Segue il rito abbreviato un altro troncone, con il presunto reggente del clan e 12 suoi picciotti

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Prima udienza dibattimentale del processo scaturito dall’operazione antimafia “Ultimo atto”, condotta dai carabinieri a Biancavilla, nel settembre 2023. Alla prima sezione penale del Tribunale di Catania (presidente Riccardo Pivetti) al via il processo a carico di sei imputati: Carmelo Militello, Nicola Minissale, Ferdinando Palermo, Alfredo Cavallaro, Maurizio Mancari e Francesco Restivo. Altri 13 seguono, invece, il rito abbreviato e per i quali la Procura ha chiesto condanne per 125 anni complessivi di reclusione. Si tratta del gruppo che fa capo a Pippo Mancari u pipi (anche lui imputato in abbreviato, per il quale sono stati chiesti 12 anni di reclusione).

Siamo alle udienze interlocutorie: si procederà ora alle richieste di prova e al conferimento ai periti per la trascrizione delle intercettazioni. Dialoghi telefonici ed ambientali che hanno fatto emergere un organigramma con vecchie facce e giovani rampanti e una rete di affari illeciti.

Non soltanto estorsioni (ai danni di sei imprenditori e commerciati, oltre che agli ambulanti e ai giostrai della festa di San Placido). Ma anche traffico e spaccio di droga: un mercato sempre fiorente. E poi, la cosiddetta “agenzia”. Due società di trasporto su gomma, che, secondo gli inquirenti, per lunghi anni era stata nelle mani dei clan di Adrano e Biancavilla, imponendo il monopolio assoluto nei servizi rivolti soprattutto ad imprese della lavorazione di agrumi. Carmelo Militello e Ferdinando Palermo, in particolare, sarebbero i due uomini chiave della “agenzia”. Un’attività sottoposta a sequestro finalizzato alla confisca per un valore di circa 3 milioni di euro.

Gli altri componenti del gruppo che hanno scelto il rito abbreviato sono, oltre a Pippo Mancari: Giovanni Gioco, Salvatore Manuel Amato, Placido Galvagno, Piero Licciardello, Mario Venia, Fabrizio Distefano, Nunzio Margaglio, Alfio Muscia, Carmelo Vercoco, Cristian Lo Cicero e Marco Toscano. Imputato è anche Vincenzo Pellegriti, che del gruppo si è disassociato, entrando nel programma di protezione per i collaboratori di giustizia. Le sue dichiarazioni sono state utilissime all’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Andrea Bonomo.

In entrambi i procedimenti si sono costituiti parte civile il Comune di Biancavilla (su delibera della Giunta del sindaco Antonio Bonanno, rappresentata dall’avv. Sergio Emanuele Di Mariano) e l’associazione Libera Impresa (rappresentata dall’avv. Elvira Rizzo). Non figura, invece, nessuna delle vittime di estorsione. Assenti: come da consueta tradizione omertosa.

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