Cronaca
Due fratelli di 17 e 20 anni arrestati a Biancavilla: droga ordinata al telefono
Smercio in piazza Collegiata, sequestrate dai carabinieri 477 dosi con 730 grammi di marijuana

Due fratelli, uno di 20 e l’altro di 17 anni, sono stati arrestati da carabinieri della stazione di Biancavilla per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Uno spaccio che avveniva attraverso le ordinazioni della droga al telefono.
La consegna delle dosi ai clienti, come accertato dal discreto servizio di avvistamento dei militari, avveniva in pieno centro cittadino, tra via Reina e piazza Collegiata.
In particolare, il fratello più piccolo è stato sorpreso e fermato dai carabinieri proprio mentre stava effettuando lo scambio droga-denaro con un acquirente. Il 17enne, ormai scoperto, ha spontaneamente consegnato ai militari 10 dosi di marijuana, singolarmente confezionate con carta alluminio che teneva nelle tasche, oltre alla somma di 150 euro e due telefoni cellulari. La perquisizione effettuata sul suo scooter ha permesso di trovare ulteriori 25 dosi della stessasostanza stupefacente ed un bilancino di precisione.
Il lavoro dei militari non è finito quim na è continuato nell’abitazione familiare, dov’era presente anche il fratello maggiorenne. Il giovae, per “limitare i danni”, ha consegnato una busta, custodita all’interno di un pensile della cucina, al cui interno erano contenute ben 450 dosi di marijuana già pronte per la vendita al dettaglio ed un altro bilancino di precisione.
L’ulteriore ricerca effettuata dai carabinieri, però, ha fatto sì che fossero rinvenuti ulteriori 17 dosi ed un involucro con altri 30 grammi di marijuana, altri 4 bilancini di precisione e la somma di 50 euro.
Nel corso della perquisizione, inoltre, che ha così portato al sequestro di complessivi 730 grammi di droga, di 6 bilancini di precisione e di 200 euro ricavati dallo spaccio, i due telefoni cellulari, che erano stati precedentemente consegnati ai Carabinieri dal minorenne, hanno continuato a ricevere comunicazioni da numeri sempre diversi, ciò a testimonianza del frenetico traffico illecito che i fratelli avrebbero gestito.
I due, sono stati posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ne ha convalidato l’arresto, disponendo l’obbligo di firma per il 20enne ed il collocamento presso una comunità per il minore.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Cronaca
Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne
Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.
Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.
Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.
Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.
Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».
La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-
Cronaca1 settimana fa
“Ultimo atto”, ecco gli affari del clan di Biancavilla nel racconto dei pentiti
-
Cronaca1 mese fa
Biancavilla piange Vincenzo Tomasello: una vita spezzata ad appena 20 anni
-
Cronaca4 giorni fa
Pellegriti: «Collaboro con la giustizia per dare un futuro ai miei figli…»
-
Biancavilla2 settimane fa
Operazione “Ultimo atto” con 13 indagati: blitz notturno dei carabinieri