In città
Pranzo di “San Giuseppe” per gli ospiti del “Cenacolo Cristo Re” di Biancavilla
Momento di condivisione all’insegna delle tradizione nella Comunità Terapeutica Assistita
Tra religiosità, memoria e folclore, nella Comunità Terapeutica Assistita Cenacolo Cristo Re di Biancavilla è stato festeggiato San Giuseppe.
Visti i divieti di uscite degli utenti dalla struttura che ogni anno caratterizzava questo giorno con le visite nei circoli ricreativi e nei luoghi di culto che onoravano il Santo Patriarca, all’interno della Comunità è stato organizzato un momento con la rievocazione della vita e delle virtù del Santo e la condivisione di un pasto che riprende la tradizione popolare.
In preparazione della festa, gli utenti sono stati impegnati in particolari laboratori terapeutico-riabilitativi, per preparare delle riflessioni e ricordare anche episodi della loro infanzia collegati alla festività. Il tutto è stato inserito in un corto cinematografico che compendia questo loro lavoro. Lavoro che si inserisce in una programmazione complessiva di crescita e di mantenimento delle loro capacità cognitive ed espressive.
Dopo la visione del video, un gesto significativo ha caratterizzato l’evento: la benedizione da parte del presidente dell’Opera, padre Pino Salerno, del pane e del riso con i ceci e il finocchietto selvatico. Un piatto servito dopo a pranzo agli ospiti della struttura, assieme alle zeppole col miele, tipico dolce della ricorrenza.
Alla riuscita della iniziativa ha contribuito in modo determinante il responsabile amministrativo Vincenzo Conti, coadiuvato dal personale dell’Istituto.
L’evento è stato piacevolmente condiviso con la presenza del direttore generale Giosuè Greco, del direttore sanitario, Gaetano Interlandi con l’equipe e del personale medico e sociale del Dipartimento di Salute Mentale di Adrano, Grazia Sinatra e Annetta Manitta.
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In città
Fu lui a progettarla, ora la rotatoria è intitolata all’ing. Pietro Antonio Furnari
Cerimonia per ricordare il professionista biancavillese scomparso prematuramente a 49 anni
La sua morte improvvisa, all’età di 49 anni, aveva suscitato profonda commozione a Biancavilla, nel gennaio del 2023. L’ingegnere Pietro Antonio Furnari erano un professionista noto ed apprezzato.
Adesso, l’amministrazione comunale ha intitolato in sua memoria la rotatoria di viale Cristoforo Colombo, che era stata progettata proprio dallo stesso Furnari.
Alla cerimonia, oltre al sindaco Antonio Bonanno, hanno preso parte i familiare del professionista: la moglie, i filgi, le due sorelle. Presente anche il deputato europeo Marco Falcone e l’ex sindaco Mario Cantarella.
«Ho sempre ammirato – ha detto il primo cittadino – la dedizione e il garbo dell’ing. Furnari assieme all’amore per la propria città. Lo spazio a lui intitolato ha il valore di un ringraziamento di tutta Biancavilla a un figlio eccellente, la cui parabola umana e professionale è stata troppo breve».
Nella targa in suo ricordo, la scritta: “Ingegnere, persona perbene, esempio di altruismo, onestà e lealtà”.
L’ing. Furnari si era occupato da diverse opere pubbliche per conto di vari enti, non solo in provincia di Catania, ma anche in altre aree località della Sicilia. Tra i progetti seguiti, quelli riguardanti interventi di riqualificazione dei plessi scolastici “Antonio Bruno”, “San Giovanni Bosco” e “Luigi Sturzo” a Biancavilla. Sempre nella sua città d’origine, ha seguiti i progetti di consolidamenti delle chiese “Sacro Cuore” e “Santa Maria dell’Idria” dopo i danni subìti dal terremoto dell’ottobre 2018.
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