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Covid, alla “Luigi Sturzo” due alunni “positivi” e due classi in quarantena
In isolamento pure un insegnante di sostegno, l’assessore Privitera: «Scuole monitorate costantemente»


Due alunni della scuola media “Luigi Sturzo” di Biancavilla sono risultati positivi al contagio da Covid-19. Sono scattate così le procedure sanitarie di prevenzione e seguito un protocollo ormai consolidato. Sottoposte a quarantena, quindi, le due classi frequentate dai bambini. I loro compagni resteranno in isolamento, a casa, in via precauzionale. Anche un insegnante di sostegno sottoposto alla stessa misura.
Diffusa la notizia, alcune mamme di alunni di altre classi hanno manifestato preoccupazione sia sui gruppi WhatsApp sia direttamente con i vertici dell’istituto scolastico. Diversi alunni non sono stati mandati a scuola. Viene lamentata la mancata sanificazione dei locali. C’è da dire, però, che un’alunna contagiata non veniva a scuola già da venerdì. L’altro alunno era risultato positivo al virus già in giorni precedenti.
Quanto agli insegnanti non sottoposti ad isolamento (altro motivo di lamentela dei genitori), tutto rientrerebbe nel protocollo. Si suppone, infatti, che i docenti abbiano rispettato le misure di distanziamento, oltre ad indossare il dispositivo di protezione individuale. Misure che non è sempre possibile garantire, invece, da parte di chi affianca bambini con disabilità: per questo, a differenza dei suoi colleghi, il docente di sostegno sarebbe stato posto in quarantena.
«Tutte queste procedure vengono attuate dall’istituzione scolastica», specifica l’assessore all’Emergenza Covid e alle Politiche scolastiche, Francesco Privitera. «Per quanto riguarda il Comune, noi siamo costantemente informati e i nostri uffici monitorano quotidianamente la situazione. Allo stato attuale, oltre alle due classi della “Sturzo”, nella quale è stato seguito il protocollo, non risultano altri casi in altri istituti scolastici».
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A Biancavilla prevista una “casa di comunità” tra le 29 che realizzerà l’Asp
Rappresentano il fulcro della nuova rete territoriale che fornirà un’assistenza sanitaria 24 ore su 24


La Direzione strategica dell’ASP di Catania ha approvato, in linea tecnica e in linea amministrativa, i progetti di fattibilità tecnico-economica di 29 Case di Comunità e di 10 Ospedali di Comunità. L’importo complessivo degli interventi è di poco inferiore a 71 milioni di euro, di cui 66 milioni circa da finanziamento Pnrr e 5 milioni da bilancio aziendale. Una delle case di comunità è prevista a Biancavilla.
Le Case di Comunità sono il fulcro della nuova rete territoriale al quale il cittadino può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e sociosanitaria. In tali strutture, i cittadini potranno trovare assistenza 24 ore su 24, ogni giorno della settimana, con un’ampia offerta.
I servizi riguardano: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali interni, infermieri di famiglia e comunità, altri professionisti sanitari, supportati da adeguata strumentazione tecnologica e diagnostica di base (ecografo, elettrocardiografo, spirometro, ecc.).
Le Case di Comunità si distinguono in Hub e Spoke, alla luce delle caratteristiche orografiche e demografiche del territorio, al fine di favorire la capillarità dei servizi e maggiore equità di accesso, in particolare nelle aree interne e rurali.
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