In città
Presepe con la “Porta d’Europa”, richiamo all’accoglienza dei migranti
Realizzazione artistica del maestro Placido Lavenia collocata al centro di piazza Roma


di GIUSEPPE GUGLIUZZO
Una rappresentazione simbolica del presepe è stata realizzata e collocata al centro di piazza Roma, dall’artista biancavillese Placido Lavenia, su incarico del Comune. Inaugurata l’8 dicembre, l’opera (in polimeri intagliati a mano) potrà essere ammirata fino al 6 gennaio. Un segno di festa in questa ricorrenza per la comunità cristiana.
«Il presepe– spiega Lavenia – risulta composto da un pezzo centrale, due laterali e un pozzo, che richiama la fonte della vita. A sinistra, invece, è stato collocato un arco, che si rifà alla “Porta d’Europa”, monumento che si trova a Lampedusa. Quindi – sottolinea Lavenia – si vuole lanciare anche un chiaro e forte messaggio di accoglienza verso i nostri fratelli migranti. Proprio sotto quest’ arco, infatti, è stato collocato il classico re mago d’oriente».
Un significato “politico” (nel senso nobile del termine) di inclusione e accoglienza, che si lega peraltro alle radici fondative di Biancavilla.
«Vogliamo lanciare – ribadisce l’assessore Salvatore Scalisi – un messaggio semplice e positivo, in questo Natale segnato dall’emergenza sanitaria relativa al coronavirus. È stato creato in piazza Roma questo bel presepe, formato da un percorso di alberi e aiuole, realizzato da maestranze locali».
Non solo. «Abbelliremo via Vittorio Emanuele e il viale dei fiori con le classiche luminarie a pioggia. Tutto questo – conclude Scalisi – per cercare di creare quella atmosfera natalizia, che dovrebbe un po’ distrarci dalle preoccupazioni e dal periodo che stiamo vivendo».
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In città
Diventa “social” la novena siciliana della comunità “Cenacolo Cristo Re”
Gli ospiti della struttura impegnati nella preparazione di canti e melodie della cultura popolare


La Comunità Terapeutica Assistita “Cenacolo Cristo Re” di Biancavilla si adegua alla modernità. In questo periodo natalizio in considerazione del complesso momento epidemico, non potendo allestire come ogni anno i tradizionali presepi siciliani nelle varie località del comprensorio etneo, incluso il magnifico chiostro del Palazzo dei Minoriti di Catania, ha preparato la caratteristica Novena, trasmettendola giornalmente con i mezzi social.
L’obiettivo principale di questa nuova modalità rimane quello di essere presente nel territorio come parte viva per vivificarne la solennità, coniugandola con la tradizione.
Gli ospiti in questo modo sono stati comunque impegnati in diversi laboratori allestiti per preparare in modo adeguato tutta la sequenza dei canti e delle melodie tipiche della cultura popolare.
Con entusiasmo e tanta voglia di fare si sono impegnati in esercitazioni canoro-musicali, recitative e grafico pittoriche, esaltando le musicalità ed i versi vernacolari e predisponendo, inoltre, una caratteristica scenografia che, raffigurando la Natività, ha richiamato la classica “cona” che viene approntata nei “tareddi” dei nostri paesi.
«Quella di quest’anno, rappresenta una interessante novità multimediale e un modo diverso di inclusione sociale – afferma il direttore generale Giosuè Greco – che fa parte della visione della Presidenza dell’Ente, della Direzione amministrativa e della Equipe multidisciplinare della struttura ed operativamente sviluppata da valenti operatori professionali che con competenza, giornalmente, si spendono al servizio degli ospiti».
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