In città
Marco Gioco: «Una palestra di braccio di ferro, pensando a Las Vegas»
Il campione biancavillese del braccio di ferro, Marco Gioco, più volte distintosi in competizioni nazionali ed internazionali, ha il pensiero fisso rivolto al mondiale che si terrà a Las Vegas. Ma sta con i piedi ben piantati a terra, a Biancavilla, dove vorrebbe creare un punto di incontro per gli appassionati di questa disciplina.
«Fra non molto –annuncia Marco a Biancavilla Oggi– inaugurerò il mio club palestra aperto a tutti gli appassionati di questo sport, dai 10 anni in su. Servirà anche per la mia preparazione fisica atletica e mentale, finalmente inizio ad allenarmi sul serio».
Propositi che nascono dalla sua recente partecipazione ai mondiali della Lituania (a cui si riferiscono le foto sopra), dove, in competizione con 36 atleti provenienti da ogni parte del mondo, ha conquistato il 10° posto. «Non sono abbastanza soddisfatto del risultato –fa autocritica Marco Gioco– anche se 10° su 36 atleti non è male per un mondiale. Sono stato un po’ sfortunato nei sorteggi (faccio presente che bisogna perdere due match per essere fuori). Un tiro l’ho perso col nuovo campione del mondo, Sasho Andreev, ma gli ho dato filo da torcere e infatti è durato più di cinque minuti. Il secondo tiro l’ho perso col campione russo Ibragim Timurziev solo perché ho fatto doppio fallo per due partenze anticipate».
Ma Marco non si scoraggia affatto. Anzi, rilancia: «Per me è solo l’inizio, non mi arrendo, adesso devo solo perfezionare la mia tecnica e la mia partenza al via dell’arbitro. È comunque una grande soddisfazione rappresentare l’Italia nel mondo e l’emozione, a volte, ha la sua parte. Ma il prossimo mondiale a Las Vegas già mi aspetta e cercherò di non deludere nessuno, anche perché tutti credono in me e sanno che posso farcela, tassello dopo tassello, gradino dopo gradino, arriverò a quella vetta: sento il profumo della vittoria».
Nell’attesa, il prossimo appuntamento di Marco è il campionato internazionale di Riccione, tra qualche settimana, e l’obiettivo è raggiungere il podio assoluto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
In città
Nella chiesa del Purgatorio evento ispirato ai “nannareddi” della Civita
Uno spettacolo-recital con Carmelo Zuccaro organizzato dall’Arciconfraternita dei Bianchi
Un’atmosfera carica di emozione nella Chiesa del Purgatorio di Biancavilla, dove si è tenuto il concerto di Natale “a bona nova”. Lo spettacolo-recital, organizzato dall’Arciconfraternita dei Bianchi, ha rievocato musiche, canti, poesie e litanie della novena natalizia tradizionale siciliana, cantata da suonatori e poeti di inizio Novecento nei quartieri di Catania, dove venivano chiamati “nannareddi”, e di tutte le città della Sicilia.
Un evento che è ispirato dai ricordi d’infanzia di Carmelo Zuccaro, che nel quartiere catanese della “Civita” ascoltava direttamente dai “nannareddi” musiche, canti e recitativo, ed arricchito dalle testimonianze degli anziani dello stesso quartiere. Proprio a loro si deve il recupero dei contenuti di questo antico racconto, che rievoca atmosfere e tradizioni di epoche ormai scomparse ma che riescono ancora ad affascinare e coinvolgere il pubblico.
Uno spettacolo impreziosito dal suono finale della “ciaramella” ed animato dallo stesso Zuccaro, nel ruolo di cantaturi. Con lui: Giorgio Maltese al violino, friscalettu, mandolino e ciaramedda, Mimmo Aiola alla chitarra e Savì Manna, poeta.
Prima del concerto, una messa celebrata dall’assistente spirituale della confraternita, don Pino Salerno, in memoria dei confrati defunti. Speciale ricordo per Gianmarco Rapisarda, prematuramente scomparso nell’ottobre scorso. Conclusioni affidate al governatore dell’arciconfraternita, Agostino Sangiorgio, per i saluti e gli auguri.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-
Cronaca2 mesi ago
Operazione “Meteora”, i tentacoli dei clan mafiosi di Adrano su Biancavilla
-
News3 mesi ago
In strada boccette di metadone, il farmaco contro la tossicodipendenza
-
Cronaca3 mesi ago
Violenza sessuale su una ragazzina, un arresto della polizia a Biancavilla
-
Storie2 mesi ago
Davide Sangiorgio, addio ad un ragazzo di animo nobile e di grande altruismo