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Politica

È tregua tra sindaco e netturbini, disservizi evitati per San Placido

Al tavolo convocato in prefettura, Glorioso assume toni più morbidi rispetto alle parole di fuoco pronunciate nel comizio in piazza. Rinviato il vertice all’Ufficio provinciale del lavoro, i sindacati hanno revocato l’agitazione. di Vittorio Fiorenza I toni di scontro che aveva usato il giorno prima nell’aula consiliare e nel comizio di piazza Roma contro le […]

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Un momento del comizio tenuto in piazza dal sindaco Glorioso

Al tavolo convocato in prefettura, Glorioso assume toni più morbidi rispetto alle parole di fuoco pronunciate nel comizio in piazza. Rinviato il vertice all’Ufficio provinciale del lavoro, i sindacati hanno revocato l’agitazione.

di Vittorio Fiorenza

I toni di scontro che aveva usato il giorno prima nell’aula consiliare e nel comizio di piazza Roma contro le organizzazioni sindacali e gli operatori ecologici della Dusty, li ha messi di lato. In prefettura, dove è stato convocato assieme ai rappresentanti dei lavoratori, il sindaco Giuseppe Glorioso ha assunto una posizione più morbida e ha dato apertura di dialogo. In quest’ottica, ha acconsentito al rinvio a data da destinarsi della prevista riunione del 7 ottobre all’Ufficio provinciale del lavoro, che avrebbe dovuto sancire il passaggio di 24 lavoratori dalla Dusty alla Caruter (vincitrice del nuovo appalto del servizio di raccolta dei rifiuti), escludendone almeno 14, contro le garanzie date da accordi regionali e contratti di lavoro. Un’eventualità temutissima dai netturbini che per ora rimane congelata ed è rinviata a successivi incontri tra le parti.

Da parte delle organizzazioni sindacali, visti i toni concilianti del primo cittadino, si è preferito mettere una pietra sopra alle parole di fuoco pronunciate da Glorioso («Gli operatori ecologici ci tengono in ostaggio, un’intera città è sotto il loro ricatto»). Da qui, la decisione di revocare lo stato di agitazione, che in un paio di giorni aveva già dato i suoi effetti con sacchetti di spazzatura non raccolti in diversi quartieri. In questo modo viene scongiurato il rischio caos, paventato per le imminenti giornate clou delle festività patronali, che aveva fatto ipotizzare al sindaco misure drastiche (compresi la cancellazione di eventi o ordinanze di sgombero delle giostre di zona Sberno), se si fossero presentate esigenze e problematiche di carattere igienico-sanitario.

Quanto sottoscritto in prefettura, più che un trattato di pace, è una tregua: «C’è l’esigenza di approfondire in maniera unitaria le ipotesi di risoluzione del conflitto sindacale sul cantiere di igiene urbana del Comune di Biancavilla e si assume l’impegno, fin d’ora, di indire a partire dall’11 ottobre tavoli di concertazione al fine di trovare soluzioni condivise a tutela dell’ente, dei contribuenti e dei lavoratori». Questo significa che, alla Dusty, che sta operando in regime provvisorio, dovrà essere rinnovata la proroga del servizio, la cui scadenza è fissata al 10 ottobre.

Davanti al viceprefetto Rosamaria Monea, l’impegno è stato assunto dal sindaco Glorioso per il Comune di Biancavilla, dal segretario generale Cgil, Gaetano Agliozzo, affiancato da Alfio Leonardi, Ignazio Arcidiacono e Marcello Mazzeo, e da Roberto Spinale, in rappresentanza della Usb. Assente la Cisl, in quanto non ha iscritti nel cantiere di Biancavilla. Assente, per ragioni non note, pure la Uil, nonostante sia una sigla a cui aderiscano diversi operatori ecologici di Biancavilla.

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Istituzioni

Luigi D’Asero lascia la presidenza e il Consiglio: è il turno di Portale e Stissi

L’esponente del Movimento per l’Autonomia conclude un ciclo politico: «Accordi di maggioranza»

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© Foto Biancavilla Oggi

Luigi D’Asero si dimetterà a giorni da presidente del Consiglio Comunale di Biancavilla e anche dalla carica di consigliere.

Lo ha annunciato lui stesso nel corso di una conferenza stampa, motivando la scelta come un passaggio politico concordato con la coalizione di maggioranza e con il proprio gruppo politico, il Movimento per l’Autonomia.

Nello scranno più alto dell’assemblea cittadina andrà ora, secondo gli accordi, Fabrizio Portale. Per la carica di consigliere, D’Asero sarà sostituito dal primo dei non eletti del Mpa, Giuseppe Stissi.

Per l’occasione, davanti anche ad esponenti politici e assessori, D’Asero ha tracciato un bilancio dell’attività svolta: 60 delibere all’anno, quelle del Consiglio Comunale. Sicurezza urbana, salute pubblica, stesura dei regolamenti, adesione all’Unione dei Comuni: alcuni dei punti citati dal presidente uscente.

Quasi vent’anni di esperienza politico-istituzionale hanno consentito a D’Asero di ricoprire i ruoli di consigliere ma anche di assessore. «Con la mia presidenza si chiude un ciclo, le mie dimissioni nascono da accordi politici di maggioranza e impegni nei confronti delle forze che la compongono. Scelte concordate all’inizio della consiliatura», ha detto D’Asero, a tratti visibilmente commosso.

«Spesso la figura del presidente viene percepita in secondo piano, rispetto a quella di assessore, ma – ha specificato – non è affatto così e io ho avuto l’onore di ricoprirla in chiave “istituzionale”». In questo senso, D’Asero ha sottolineato il supporto dato all’unica componente di minoranza. Un supporto con una “firma di garanzia” che ha consentito all’esponente del Pd di presentare atti che, altrimenti, con una sola firma, per regolamento, non avrebbero potuto raggiungere l’ordine del giorno.

Un’ultima riflessione D’Asero l’ha voluta fare sulla distanza dei cittadini dal Palazzo. «Il contatto politico si è perso, c’è sfiducia da parte dei cittadini», ha detto, auspicando «una loro partecipazione attiva con un confronto diretto».

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Politica

Gli astenuti affossano i referendum: il 79% dei biancavillesi è rimasto a casa

I cittadini che si sono recati ai seggi elettorali sono stati appena 3686 su 18.151 aventi diritto

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QUESITISINO
Licenziamenti illegittimi94,58% 5,42%
Lavoratori piccole imprese94,05%  5,95%
Lavoro precario94,08% 5,92% 
Sicurezza sul lavoro91,12% 8,88%
Cittadinanza italiana65,68%32,32% 

Fonte: Comune di Biancavilla

Quorum non raggiunto: referendum non validi. La consultazione, nelle due giornate di domenica e lunedì, è stata affossata dal forte astensionismo. Per quanto riguarda Biancavilla, il dato ha raggiunto la vetta del 78,78%.

Soltanto 3686 biancavillesi (1755 maschi e 1931 femmine) si sono recati alle urne. Su un totale di 18.151 aventi diritto, l’affluenza si è fermata quindi al 21,22%. Biancavilla ha fatto registrare, peraltro, un astensionismo più marcato rispetto al dato regionale e a quello nazionale.

I cinque quesiti referendari, come si vede dalla tabella in alto, riguardavano i diritti dei lavoratori e la cittadinanza per gli stranieri. Tematiche fondamentali, eppure il quorum è rimasto lontano.

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Registrazione al Tribunale di Catania n. 25/2016
Iscrizione al Roc n. 36315
Direttore responsabile: Vittorio Fiorenza

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