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Ok al Bilancio in clima natalizio, slitta stabilizzazione dei precari

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di VITTORIO FIORENZA

Sulla carta è il bilancio di previsione per il 2014. Ma è stato approvato dal Consiglio Comunale di Biancavilla a dicembre, quasi sotto le feste di Natale. Un voto senza sorprese: 13 favorevoli, quanti sono i consiglieri di maggioranza, e 7 contrari, gli esponenti dell’opposizione.

L’amministrazione comunale del sindaco Giuseppe Glorioso ha vantato il contenuto dell’atto contabile e finanziario, sottolineando che «nonostante i tagli, i servizi alla persona sono stati confermati, non è stato sforato il patto di stabilità, i conti sono in ordine».

«Sul fronte degli investimenti –viene spiegato– saranno acquistati due pulmini per il trasporto scolastico urbano e sono stati stanziati 80mila euro per gli studenti universitari con bonus per i pendolari, oltre ad un bonus per i ragazzi delle scuole superiori: la platea è quella di 1600 famiglie».

Stanziati fondi per la manutenzione delle fognature «e, una volta, per tutte la situazione che si crea ad ogni pioggia in via Vittorio Emanuele, in coincidenza della sede del Partito democratico». Prevista l’accensione di un mutuo di 120mila euro che servirà per riparare il biorullo del depuratore.

Gli emendamenti

Prorogato il sostegno della Regione per i precari, l’emendamento per la stabilizzazione dei sette “contrattisti” presenti al Comune è stato nei fatti annullato: ma la discussione è semplicemente rinviata. Approvati gli emendamenti, che per ragioni tecniche, erano stati presentati dal fronte della maggioranza: uno sul servizio della gestione dei rifiuti, l’altro sui servizi sociali.

Passati all’unanimità gli interventi proposti dalla minoranza. Uno, però, è stato rimodulato su proposta del sindaco. L’intervento prevedeva l’impinguamento di 190mila euro per opere di sicurezza negli edifici scolastici. Poi è stato ridotto a 70mila euro, tenendo conto di un residuo esistente di 90mila euro per lo stesso ambito di spesa. Da qui, la condivisione di tutta l’assemblea.

Altro emendamento del Centrodestra, approvato all’unanimità, ha permesso di stanziare 7mila euro per l’acquisto di libri di testo per darli in comodato d’uso gratuito ad alunni delle scuole medie appartenenti a famiglie con basso reddito. Un’iniziativa su cui l’associazione “Giovani in azione” si era mobilitata, promuovendo anche una petizione.

Le reazioni

Dal fronte della maggioranza, Vincenzo Cantarella del Partito democratico specifica che quello votato «è un bilancio quasi di natura tecnica, vi sono pochi elementi politici (come quelli che riguardano le fognature e il depuratore), ma c’è il mantenimento dello stato sociale. Spero che, al di là dell’equilibrio formale, si volti pagina nella gestione, non incappando nelle criticità che già conosciamo perché segnalateci dagli organi preposti. Aggiungo l’apprezzamento tenuto in aula dalla minoranza e sottolineo lo sforzo non indifferente di approvare il bilancio ed emendamenti in un’unica seduta».

«Malgrado le difficoltà economiche –evidenzia con gli stessi toni Giuseppe Pappalardo di “Volare per Biancavilla”– abbiamo garantito i servizi degli anni precedenti. In ogni caso è necessario avviare una nuova fase amministrativa volta al reperimento e all’ottimizzazione delle risorse comunale attraverso nuovi canali»

«Dalle spese previste per l’illuminazione e le fognature fino al mutuo per il depuratore, sono scelte amministrative che il mio gruppo ha condiviso e quindi abbiamo contribuito ad approvare questo bilancio», spiega Grazia Ventura del gruppo CittAttiva. «Non abbiamo avuto problemi –continua la consigliera– a recepire gli emendamenti della minoranza perché è giusto integrare le loro proposte quando hanno un fine nobile. È il caso delle opere per gli edifici scolastici o la fornitura di libri a famiglie bisognose (resta da capire come sarà attuata l’iniziativa). Analogamente, però, avrei preferito che l’opposizione avesse votato favorevolmente, anziché astenersi, l’emendamento di 13.500 euro per i servizi sociali, che non era frutto di scelte politiche».

Toni ovviamente diversi dalla minoranza. «Il nostro -specifica Daniele Sapia, capogruppo di Forza Italia- è stato un voto nettamente contrario perché frutto di una programmazione sbagliata. Un provvedimento propedeutico al bilancio è stata la Tasi, una tassa su cui noi siamo stati decisamente contrari. Apprezziamo l’apertura data dai consiglieri di maggioranza ai nostri emendamenti. Ma non può bastare a farci cambiare idea sul giudizio negativo. Un giudizio dettato anche dai gravi rilievi che la Corte dei conti ha fatto sulla gestione Glorioso e che abbiamo rivisto ripetuti nell’attuale bilancio, a cominciare dai residui attivi e dalle anticipazioni di cassa».

Dal Nuovo Centrodestra, il commento di Ada Vasta: «Come l’anno scorso, siamo entrati nella fase di approvazione del bilancio a dicembre, quando le somme sono state impiegate. Questo significa svilire il ruolo del Consiglio Comunale. Oltre a questo elemento vanno considerate le criticità esposte dai revisori dei conti (dai residui attivi alla frequenza delle anticipazioni di cassa) che ancora permangono in bilancio Un bilancio che non ha visto la nostra partecipazione, pur apprezzando la scelta dei consiglieri maggioranza di votare i nostri emendamenti a favore delle scuole e degli studenti. In particolare, il nostro emendamento per gli edifici scolastici è consequenziale, per quanto riguarda me e il consigliere Mario Amato, al voto favorevole espresso per il Piano delle opere pubbliche, in cui erano previsti gli interventi di manutenzione straordinarie per le scuole. Nel bilancio, però, le somme non c’erano, così abbiamo pensato di rimpinguare i relativi capitoli».

Questione rifiuti

In pregiudiziale alla seduta del  Consiglio Comunale è stato votato un documento nel quale i consiglieri aderiscono al percorso intrapreso dall’amministrazione sul fronte della gestione dei rifiuti con riferimento alla «riduzione dei costi prevista a beneficio di tutti i cittadini. Tale scelta –si legge– pur prevedendo una diminuzione del costo complessivo del servizio, garantisce, in un’ottica di rifunzionalizzazione, il mantenimento dei servizi essenziali per la citta». Parole che hanno avuto la condivisione dei consiglieri di maggioranza, ma non quella degli esponenti del Centrodestra, che ha preferito l’astensione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il sindaco Bonanno ricorda il 25 Aprile, ma dimentica la parola “fascismo”

Il presidente del Pd, Alfio Distefano: «Così si rischia di snaturare il significato di questa ricorrenza»

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Un momento della commemorazione dello scorso anno

«Nella Giornata del 25 Aprile, Festa della Liberazione, i valori democratici vanno affermati con nettezza e nel fare ciò bisogna esprime l’avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari che restringono la libertà. La celebrazione della nostra ritrovata libertà deve aiutarci a comprendere e rafforzare il ruolo dell’Italia nel mondo come imprescindibile baluardo di democrazia. Viva la libertà, Viva la democrazia, Viva l’Italia».

Con queste parole, il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, ha ricordato la ricorrenza della Liberazione. Ma, come accaduto anche in anni precedenti, non ha pronunciato la parola “fascismo”. C’è il riferimento ad una generica «avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari», ma senza citare il dato storico della caduta della dittatura di Mussolini e della cacciata dei nazisti di Hitler. Dettaglio che non è passato inosservato. Un atteggiamento peraltro in linea con quello della presidente Giorgia Meloni e della sua maggioranza. Ma si può celebrare la Liberazione, omettendo di ricordare l’occupazione nazifascista?

L’intervento di Alfio Distefano

Così, a margine del 25 aprile, è il presidente del Partito democratico di Biancavilla, Alfio Distefano, ad affidare ad una nota stampa la sua riflessione.

«Le parole – scrive Distefano – rischiano di snaturare il profondo significato di questa ricorrenza, strumentalizzandola in modo inaccettabile. Il 25 aprile non è, come affermato dal sindaco e da parte della sua giunta, una semplice giornata commemorativa dei caduti di tutte le guerre o una celebrazione generica contro i regimi totalitari. Si tratta, piuttosto, di una data ben precisa che segna un momento fondamentale nella storia del nostro Paese: la liberazione dal regime nazifascista, avvenuta nel 1945 grazie al sacrificio dei partigiani e all’impegno congiunto di tutte le forze antifasciste. È un giorno in cui dovremmo riflettere sul coraggio e la determinazione dei partigiani italiani che, con grande sacrificio e rischio personale, lottarono per l’ideale di libertà e democrazia».

Distefano sottolinea ancora che «celebrare il 25 aprile significa non solo onorare la memoria di chi ha combattuto e dato la vita per la libertà, ma anche riaffermare con forza i valori antifascisti che sono alla base della Repubblica Italiana. Valori che, come recita la nostra Costituzione, ripudiano la guerra e la violenza e pongono al centro la tutela dei diritti umani e la democrazia».

«Distorsione della memoria storica»

«Ritengo inaccettabile – specifica il presidente del Pd – che i rappresentanti delle istituzioni, come Sindaco e Giunta comunale, possano mettere in discussione il significato profondo del 25 aprile, alimentando una pericolosa distorsione della memoria storica, dove tale strumentalizzazione rischia di offendere la memoria di chi ha combattuto e di minare i valori stessi su cui si fonda la nostra democrazia».

Da qui, dunque, la richiesta di Distefano rivolta agli amministratori comunali ad «impegnarsi a promuovere una corretta e consapevole celebrazione del 25 aprile, commemorare questa giornata con il rispetto che merita e che sia occasione di riflessione e di riaffermazione dei valori antifascisti che uniscono l’Italia».

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