Connettiti con

Cronaca

Delitto Longo, moglie condannata: diventa definitiva la pena a 12 anni

Pubblicato

il

di Vittorio Fiorenza

Il ricorso in Cassazione presentato dall’imputata e quello avanzato dalle parti civile sono stati dichiarati “inammissibili”. Si chiude così il caso giudiziario dell’omicidio del pensionato Alfio Longo, nella sua villetta di zona Vigne a Biancavilla, per mano della moglie Enza Ingrassia, che lo colpì in testa e in faccia con un pezzo di legno mentre lui dormiva.

La donna, già trasferita nel carcere catanese di piazza Lanza, sconterà quindi 12 anni di reclusione, pena inflittale in Corte d’Assise d’appello con “concordato”, che aveva ridotto di 2 anni la pena del primo grado, con rito abbreviato.

La Ingrassia, dopo il delitto, avvenuto nell’agosto 2015, era stata rinchiusa nella struttura dell’Opera Cenacolo Cristo Re. Poi, il trasferimento nella comunità terapeutica assistita “Major” di Mascalucia. Dallo scorso marzo le erano stati concessi i “domiciliari” presso l’abitazione della sorella, a Biancavilla. Adesso il trasferimento in carcere è inevitabile.

Il delitto aveva avuto un’eco mediatica nazionale. In un primo momento, la donna aveva inscenato l’assalto di un gruppo di banditi. Poche ore dopo la piena confessione: «Sono stata io, non ne potevo più». Il contesto, emerso dalle indagini e scolpito nelle sentenze, è quello di una quarantennale vita matrimoniale di maltrattamenti, silenziosamente subita dalla Ingrassia.

Una coppia, in apparenza tranquilla, che frequentava i gruppi di preghiera nelle chiese del paese, ma che in casa viveva in una situazione di inferno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità
Fai clic per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Cronaca

Ubriaco alla guida della sua auto, denunciato giovane di Biancavilla

È successo al centro di Catania: sottoposto all’alcoltest, il 23enne era anche barcollante

Pubblicato

il

Un 23enne di Biancavilla è stato sottoposto a controllo e all’alcoltest, nelle vie del centro di Catania, da parte dei carabinieri del Nucleo Radiomobile. Il giovane, in piena notte, sfrecciava alla guida di un’auto di grossa cilindrata

Quando i militari gli hanno chiesto di scendere dal veicolo, il conducente barcollava. Non riusciva nemmeno ad esprimersi correttamente perché aveva la bocca “impastata”, come solitamente accade a chi abusa di alcolici.

L’etilometro ha confermato ciò che i Carabinieri avevano già compreso: il ragazzo aveva un tasso alcolemico pari a 0,99 grammi per litro, ovvero superiore alla soglia di 0,8 g/l prevista dal Codice della Strada.

Per questo motivo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria e la sua auto è stata affidata all’amico che viaggiava con lui, che non aveva bevuto alcolici.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continua a leggere
Pubblicità

DOSSIER MAFIA

I più letti