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Cronaca

Biancavilla, vergogna internazionale: il caso “ambulanze” sui siti stranieri

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Il caso dell’ambulanza della morte, con l’arresto di un presunto pluriomicida, non soltanto ripreso dalle testate giornalistiche nazionali, dal Corriere della sera a Repubblica, e da tutte le tv italiane. Ma anche dai siti di informazione esteri.

Non era mai accaduto per un fatto di cronaca riguardante Biancavilla. Una vergogna internazionale.

Il nome del centro etneo appare sui resoconti di tutti i giornali online stranieri. A cominciare dalla Bbc con il titolo “Arrestato un italiano ambulanziere della morte”.

Il Telegraph pubblica la foto di Davide Garofalo, l’arrestato, e scrive in evidenza: «Equipaggio dell’ambulanza accusato di aver ucciso i pazienti poi venduti alle pompe funebri della mafia».

Il sito di International Business Times informa i suoi lettori così: “La mafia siciliana ha ucciso i pazienti per generare affari con le pompe funebri”.

Euronews: “Indagine in Sicilia, la mafia sospettata delle “ambulanze della morte”.

L’edizione europea di The local titola “Il conducente dell’ambulanza sospettato di avere uccidso i pazienti per fare soldi dai loro funerali”.

La notizia è rimbalzata persino in Vietnam: Than Nien scrive “L’infermiere è sospettato di aver ucciso il paziente, prendendo “soldi” dalle pompe funebri della mafia italiana”.

Lo sloveno “Rtvslo” titola “Un soccorritore arrestato in Sicilia, presumibilmente legato alla mafia dei funerali”.

In Ungheria, il sito Bors specifica che “I pazienti sono stati uccisi in un’ambulanza per ottenere denaro dalle pompe funebri”.

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Cronaca

Ubriaco alla guida della sua auto, denunciato giovane di Biancavilla

È successo al centro di Catania: sottoposto all’alcoltest, il 23enne era anche barcollante

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Un 23enne di Biancavilla è stato sottoposto a controllo e all’alcoltest, nelle vie del centro di Catania, da parte dei carabinieri del Nucleo Radiomobile. Il giovane, in piena notte, sfrecciava alla guida di un’auto di grossa cilindrata

Quando i militari gli hanno chiesto di scendere dal veicolo, il conducente barcollava. Non riusciva nemmeno ad esprimersi correttamente perché aveva la bocca “impastata”, come solitamente accade a chi abusa di alcolici.

L’etilometro ha confermato ciò che i Carabinieri avevano già compreso: il ragazzo aveva un tasso alcolemico pari a 0,99 grammi per litro, ovvero superiore alla soglia di 0,8 g/l prevista dal Codice della Strada.

Per questo motivo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria e la sua auto è stata affidata all’amico che viaggiava con lui, che non aveva bevuto alcolici.

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