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Cronaca

Estorsioni ad impresa pompe funebri, attesa sentenza per sette imputati

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di VITTORIO FIORENZA

Nuova udienza davanti al Gip di Catania, Giuliana Sammartino, per il procedimento con rito abbreviato relativo ai blitz antiracket “Onda d’urto” e “Reset”, condotti dai carabinieri, a Biancavilla, gli scorsi dicembre e aprile. In questo filone sono sette gli imputati, tutti accusati di avere sottoposto ad estorsione i fratelli Luca e Giuseppe Arena e la loro attività di pompe funebri.

Il pm Andrea Bonomo aveva già avanzato per i sette alla sbarra una condanna con pene complessive di 50 anni.

In quest’ultima udienza, esaminata la posizione di ognuno: Alfio Monforte, il figlio Vincenzo, Vincenzo Panebianco, Gregorio Gangi, Fabio Amoroso, Carmelo Vercoco e Alfio Muscia.

In particolare, Monforte senior ha voluto fare spontanee dichiarazioni, allontanando da sé ogni responsabilità e negando di avere avuto un ruolo di vertice nel gruppo criminale, essendo da anni trapiantato a Reggio Emilia.

La difesa degli imputati ha puntato ad evidenziare la presunta inattendibilità dei fratelli Arena, mettendone in dubbio la credibilità. Depositate, inoltre, diverse memorie difensive. La sentenza è prevista per la prossima settimana.

Altri nove imputati, invece, stanno seguendo il rito ordinario e per ulteriori tre si attende a dicembre la decisione sul loro eventuale rinvio a giudizio.

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Cronaca

Ubriaco alla guida della sua auto, denunciato giovane di Biancavilla

È successo al centro di Catania: sottoposto all’alcoltest, il 23enne era anche barcollante

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Un 23enne di Biancavilla è stato sottoposto a controllo e all’alcoltest, nelle vie del centro di Catania, da parte dei carabinieri del Nucleo Radiomobile. Il giovane, in piena notte, sfrecciava alla guida di un’auto di grossa cilindrata

Quando i militari gli hanno chiesto di scendere dal veicolo, il conducente barcollava. Non riusciva nemmeno ad esprimersi correttamente perché aveva la bocca “impastata”, come solitamente accade a chi abusa di alcolici.

L’etilometro ha confermato ciò che i Carabinieri avevano già compreso: il ragazzo aveva un tasso alcolemico pari a 0,99 grammi per litro, ovvero superiore alla soglia di 0,8 g/l prevista dal Codice della Strada.

Per questo motivo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria e la sua auto è stata affidata all’amico che viaggiava con lui, che non aveva bevuto alcolici.

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