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Cronaca

Fuoco tris: stessa ora, stesso luogo Sospetti sul presunto incendiario?

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Gli effetti dell’incendio divampato una settimana fa

di Vittorio Fiorenza

Di nuovo fiamme, di nuovo un altro incendio. A distanza di ventiquattr’ore. Il luogo è lo stesso: contrada Ciancianella, nella scarpata sottostante le villette a schiera, che si raggiungono da via Pistoia, a Biancavilla. Anche l’orario è lo stesso. Arbusti e vegetazione in fumo, tra i residenti della zona in allarme.

Stavolta, oltre ai vigili del fuoco del distaccamento di Adrano, è intervenuta una pattuglia dei carabinieri.

Già, perché l’ipotesi dell’autocombustione (già di per sé rara rispetto a quanto comunemente si possa pensare), con questo ulteriore episodio è da scartare.

Il rogo, dunque, sarebbe opere di qualcuno. Chi? E perché? Tra gli abitanti del quartiere si sospetta di un uomo che si è aggirato nei paraggi e, forse, è stato notato con fare “strano”. Il suo nominativo sarebbe già stato appuntato dei militari per le opportune verifiche.

Certo è che ieri, l’incendio ha lambito un grosso deposito di legname, in un terreno privato, ed è stato necessario, oltre al lavoro dei pompieri e di una squadra della Forestale, anche l’utilizzo di un escavatore per spostare in tutta fretta la legna per evitare che andasse bruciata. Un’evenienza che avrebbe determinato un’ulteriore difficoltà per controllare le fiamme, in un terreno già di suo impervio e con folate di vento che le alimentavano.

E poi, nella stessa area, un altro grosso incendio era divampato appena una settimana fa, creando non poca preoccupazione. Tre episodi in sette giorni: più che sufficienti per fare scattare l’allarme ed indagare su chi e cosa possa esserci dietro.

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Cronaca

Ubriaco alla guida della sua auto, denunciato giovane di Biancavilla

È successo al centro di Catania: sottoposto all’alcoltest, il 23enne era anche barcollante

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Un 23enne di Biancavilla è stato sottoposto a controllo e all’alcoltest, nelle vie del centro di Catania, da parte dei carabinieri del Nucleo Radiomobile. Il giovane, in piena notte, sfrecciava alla guida di un’auto di grossa cilindrata

Quando i militari gli hanno chiesto di scendere dal veicolo, il conducente barcollava. Non riusciva nemmeno ad esprimersi correttamente perché aveva la bocca “impastata”, come solitamente accade a chi abusa di alcolici.

L’etilometro ha confermato ciò che i Carabinieri avevano già compreso: il ragazzo aveva un tasso alcolemico pari a 0,99 grammi per litro, ovvero superiore alla soglia di 0,8 g/l prevista dal Codice della Strada.

Per questo motivo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria e la sua auto è stata affidata all’amico che viaggiava con lui, che non aveva bevuto alcolici.

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