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Cronaca

Fuoco tris: stessa ora, stesso luogo Sospetti sul presunto incendiario?

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Gli effetti dell’incendio divampato una settimana fa

di Vittorio Fiorenza

Di nuovo fiamme, di nuovo un altro incendio. A distanza di ventiquattr’ore. Il luogo è lo stesso: contrada Ciancianella, nella scarpata sottostante le villette a schiera, che si raggiungono da via Pistoia, a Biancavilla. Anche l’orario è lo stesso. Arbusti e vegetazione in fumo, tra i residenti della zona in allarme.

Stavolta, oltre ai vigili del fuoco del distaccamento di Adrano, è intervenuta una pattuglia dei carabinieri.

Già, perché l’ipotesi dell’autocombustione (già di per sé rara rispetto a quanto comunemente si possa pensare), con questo ulteriore episodio è da scartare.

Il rogo, dunque, sarebbe opere di qualcuno. Chi? E perché? Tra gli abitanti del quartiere si sospetta di un uomo che si è aggirato nei paraggi e, forse, è stato notato con fare “strano”. Il suo nominativo sarebbe già stato appuntato dei militari per le opportune verifiche.

Certo è che ieri, l’incendio ha lambito un grosso deposito di legname, in un terreno privato, ed è stato necessario, oltre al lavoro dei pompieri e di una squadra della Forestale, anche l’utilizzo di un escavatore per spostare in tutta fretta la legna per evitare che andasse bruciata. Un’evenienza che avrebbe determinato un’ulteriore difficoltà per controllare le fiamme, in un terreno già di suo impervio e con folate di vento che le alimentavano.

E poi, nella stessa area, un altro grosso incendio era divampato appena una settimana fa, creando non poca preoccupazione. Tre episodi in sette giorni: più che sufficienti per fare scattare l’allarme ed indagare su chi e cosa possa esserci dietro.

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Cronaca

Sequestrata dai carabinieri un’officina abusiva: denunciato un 59enne

L’uomo dovrà restituire allo Stato anche 21.850 euro di reddito di cittadinanza già percepito

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Denunciato in stato di libertà un 59enne biancavillese, con precedenti. Secondo quanto accertato dai carabinieri, deve rispondere di esercizio abusivo della professione, gestione e smaltimento illecito di rifiuti e indebita percezione del reddito di cittadinanza.

Nello specifico, l’uomo, ufficialmente disoccupato, aveva allestito, senza alcuna autorizzazione, un’officina meccanica all’interno di un garage di proprietà del padre. Un locale situato in periferia. Occupata abusivamente anche parte della strada pubblica, utilizzata per parcheggiare, su carrelli elevatori e cavalletti, le autovetture da riparare.

Lungo la via in questione, i militari hanno quindi trovato diverse automobili, parzialmente smontate e con il cofano motore aperto, nonché un furgone con il cassone alzato, suddiviso in più pezzi.

All’interno del garage sono stati, invece, rinvenuti gli “attrezzi da lavoro” e molti rifiuti speciali, tra cui parti di motori di autovetture, oli e batterie esauste.

L’officina è stata, quindi, posta sotto sequestro e i veicoli in riparazione sono stati riaffidati ai proprietari, ignari che l’attività fosse irregolare.

Lo stesso carrozziere abusivo è stato, infine, deferito anche per aver illegittimamente incassato il sussidio pubblico del reddito di cittadinanza. Al riguardo, i carabinieri hanno proceduto, coordinandosi con l’Inps, all’immediata revoca del beneficio, con efficacia retroattiva, nonché all’avvio dell’iter di restituzione di quanto indebitamente ricevuto. Il 59enne, pertanto, dovrà riconsegnare alle casse dello Stato ben 21.850,00 € riscossi tra maggio 2019 e aprile 2023.

I cittadini residenti nella zona, che d’ora in poi potranno finalmente godere del decoro urbano ripristinato in quella via, hanno ringraziato i Carabinieri per il loro operato.

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