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L’Aula decide, Glorioso esegua: “dossi” per la sicurezza stradale

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L’incidente tra auto e moto all’angolo di viale Colombo e via Angelica

Misura chiesta da anni, ma mai attuata dal Comune. Adesso, l’assemblea cittadina ha votato una mozione di Fratelli d’Italia per l’installazione di passaggi pedonali rialzati nei viali dei Fiori, Cristoforo Colombo ed Europa.

 

di Vittorio Fiorenza

Il Consiglio Comunale di Biancavilla ha deciso all’unanimità: «L’amministrazione installi nelle strade interne principali passaggi pedonali rialzati per diminuire la velocità dei veicoli ed aumentare il grado di sicurezza per tutti». La misura viene sollecitata e richiesta al Comune da anni e da diversi fronti, da quello politico a quello di semplici cittadini che sono residenti in zone a traffico veicolare continuato. Ma mai è stata attuata.

Adesso, l’assemblea cittadina, votando una mozione elaborata da Fratelli d’Italia (a cui si sono aggiunti con la sottoscrizione e qualche integrazione gli altri gruppi di opposizione), ha voluto impegnare l’amministrazione Glorioso ad intervenire. Una misura, peraltro in linea con il codice della strada e le normative in vigore, già attuata in altre località della provincia, che a Biancavilla diventa di strettissima attualità, dopo i due gravi incidenti in viale dei Fiori e in viale Cristoforo Colombo degli ultimi giorni.

«Bisogna muoversi subito, forza con questi passaggi pedonali rialzati o qualsiasi altra forma di sicurezza, l’Amministrazione non perda tempo, ogni giorno che passa è un giorno in più di probabile rischio per i cittadini», dice Marco Cantarella, il consigliere comunale firmatario della proposta approvata in Aula.

L’indirizzo dato alla Giunta comunale, più precisamente, riguarda l’installazione, soprattutto nelle vicinanze di scuole e luoghi di interesse pubblico, passaggi pedonali rialzati. Accorgimenti prioritari soprattutto in viale Cristoforo Colombo, viale dei Fiori e viale Europa: sono le tre arterie cittadine più trafficate, spesso luogo di incidenti che coinvolgono giovani.

Incidenti che in alcuni casi si sono anche rilevati mortali. Soltanto nel 2014 tre vittime in un tratto inferiore ad un chilometro, tra viale dei Fiori e viale Colombo: Alessandro Calvagno di 42 anni, Francesco Taormina di 26 anni e Antonio Gagliano di 30 anni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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1 Commento

1 Commento

  1. Marco

    30 Maggio 2017 at 8:55

    Ennesima proposta bluff, tanto insensata quanto inutile. Il biancavillese tipico reagisce solo quando viene “toccato” nel proprio portafogli. L’unica misura sensata sarebbe quella di mettere un paio di autovelox fissi che scattano foto giorno e notte al superamento della velocità, come quelli che da anni ci sono a Giardini Naxos. quando cominceranno ad arrivare multe salate, patenti ritirate ed auto confiscate…allora si che gli incidenti finiranno, e il comune nel frattempo farà un po’ di cassa

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Politica

Il sindaco Bonanno ricorda il 25 Aprile, ma dimentica la parola “fascismo”

Il presidente del Pd, Alfio Distefano: «Così si rischia di snaturare il significato di questa ricorrenza»

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Un momento della commemorazione dello scorso anno

«Nella Giornata del 25 Aprile, Festa della Liberazione, i valori democratici vanno affermati con nettezza e nel fare ciò bisogna esprime l’avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari che restringono la libertà. La celebrazione della nostra ritrovata libertà deve aiutarci a comprendere e rafforzare il ruolo dell’Italia nel mondo come imprescindibile baluardo di democrazia. Viva la libertà, Viva la democrazia, Viva l’Italia».

Con queste parole, il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, ha ricordato la ricorrenza della Liberazione. Ma, come accaduto anche in anni precedenti, non ha pronunciato la parola “fascismo”. C’è il riferimento ad una generica «avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari», ma senza citare il dato storico della caduta della dittatura di Mussolini e della cacciata dei nazisti di Hitler. Dettaglio che non è passato inosservato. Un atteggiamento peraltro in linea con quello della presidente Giorgia Meloni e della sua maggioranza. Ma si può celebrare la Liberazione, omettendo di ricordare l’occupazione nazifascista?

L’intervento di Alfio Distefano

Così, a margine del 25 aprile, è il presidente del Partito democratico di Biancavilla, Alfio Distefano, ad affidare ad una nota stampa la sua riflessione.

«Le parole – scrive Distefano – rischiano di snaturare il profondo significato di questa ricorrenza, strumentalizzandola in modo inaccettabile. Il 25 aprile non è, come affermato dal sindaco e da parte della sua giunta, una semplice giornata commemorativa dei caduti di tutte le guerre o una celebrazione generica contro i regimi totalitari. Si tratta, piuttosto, di una data ben precisa che segna un momento fondamentale nella storia del nostro Paese: la liberazione dal regime nazifascista, avvenuta nel 1945 grazie al sacrificio dei partigiani e all’impegno congiunto di tutte le forze antifasciste. È un giorno in cui dovremmo riflettere sul coraggio e la determinazione dei partigiani italiani che, con grande sacrificio e rischio personale, lottarono per l’ideale di libertà e democrazia».

Distefano sottolinea ancora che «celebrare il 25 aprile significa non solo onorare la memoria di chi ha combattuto e dato la vita per la libertà, ma anche riaffermare con forza i valori antifascisti che sono alla base della Repubblica Italiana. Valori che, come recita la nostra Costituzione, ripudiano la guerra e la violenza e pongono al centro la tutela dei diritti umani e la democrazia».

«Distorsione della memoria storica»

«Ritengo inaccettabile – specifica il presidente del Pd – che i rappresentanti delle istituzioni, come Sindaco e Giunta comunale, possano mettere in discussione il significato profondo del 25 aprile, alimentando una pericolosa distorsione della memoria storica, dove tale strumentalizzazione rischia di offendere la memoria di chi ha combattuto e di minare i valori stessi su cui si fonda la nostra democrazia».

Da qui, dunque, la richiesta di Distefano rivolta agli amministratori comunali ad «impegnarsi a promuovere una corretta e consapevole celebrazione del 25 aprile, commemorare questa giornata con il rispetto che merita e che sia occasione di riflessione e di riaffermazione dei valori antifascisti che uniscono l’Italia».

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