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Cronaca

Applausi e palloncini bianchi per l’addio ad Alessandro Calvagno

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Funerali di Alessandro Calvagno

La bara portata a spalla all’uscita della chiesa Sacro Cuore

di Vittorio Fiorenza

Per l’ultimo saluto ad Alessandro Calvagno, vittima dell’incidente stradale di domenica pomeriggio in viale dei Fiori a Biancavilla, una folla commossa ha riempito la chiesa “Sacro Cuore”, dove il parroco, padre Francesco Rubino, ha celebrato i funerali.

In tanti si sono stretti attorno alla moglie e ai tre figli. Un addio straziante per il 42enne, operatore ecologico della ditta Dusty, che ha trovato la morte mentre era in sella alla sua moto, lungo quell’arteria cittadina, già altre volte –spesse volte– teatro di incidenti.

Dall’abitazione di via Giuseppe Di Vittorio fino in chiesa e da qui fino al cimitero, il lungo corteo funebre, aperto dalla banda musicale, è stato scandito da ripetuti applausi e dal grido “Ciao Alessandro”, strozzato dall’emozione.

La bara è stata portata a spalla per tutto il percorso, passando per le vie del centro storico.

Non sono mancati i compagni della Dusty in cui lavorava Alessandro. Hanno voluto marcare la loro presenza e il loro affetto con uno striscione. Due foto, quella di Alessandro e quella dell’autocompattatore con cui lavorava, e una scritta: «Noi ti ricordiamo così!!! Per sempre nei nostri cuori. I tuoi colleghi di lavoro».

Sul fronte delle indagini sull’incidente, sono in corso verifiche dei vigili urbani e si è in attesa dei risultati dell’autopsia. I familiari hanno annunciato una denuncia al Comune per le condizioni (definite «pietose») in cui sarebbe stata conservata la salma, nella camera mortuaria del cimitero.

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Cronaca

Ubriaco alla guida della sua auto, denunciato giovane di Biancavilla

È successo al centro di Catania: sottoposto all’alcoltest, il 23enne era anche barcollante

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Un 23enne di Biancavilla è stato sottoposto a controllo e all’alcoltest, nelle vie del centro di Catania, da parte dei carabinieri del Nucleo Radiomobile. Il giovane, in piena notte, sfrecciava alla guida di un’auto di grossa cilindrata

Quando i militari gli hanno chiesto di scendere dal veicolo, il conducente barcollava. Non riusciva nemmeno ad esprimersi correttamente perché aveva la bocca “impastata”, come solitamente accade a chi abusa di alcolici.

L’etilometro ha confermato ciò che i Carabinieri avevano già compreso: il ragazzo aveva un tasso alcolemico pari a 0,99 grammi per litro, ovvero superiore alla soglia di 0,8 g/l prevista dal Codice della Strada.

Per questo motivo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria e la sua auto è stata affidata all’amico che viaggiava con lui, che non aveva bevuto alcolici.

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