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Cronaca

Via libera del Gip al trasferimento Enza Ingrassia lascia il “Cenacolo”

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di Vittorio Fiorenza

Enza Ingrassia, la 64enne che ha ucciso il marito Alfio Longo nella loro villetta di zona “Vigne”, è stata trasferita in una comunità protetta di un comune etneo. La donna ha lasciato l’Opera Cenacolo Cristo Re di contrada “Croce al vallone” di Biancavilla, nella quale era rinchiusa dallo scorso 10 settembre. L’imputata resta in regime di arresti domiciliari.

Il trasferimento –lo ha appreso Biancavilla Oggi– è stato chiesto dal legale della donna, l’avv. Pilar Castiglia, perché la nuova struttura è considerata più adeguata alla condizione della Ingrassia, che può partecipare e svolgere ora a diverse attività quotidiane. L’istanza, dietro parere favorevole del pubblico ministero Raffaella Vinciguerra, è stata accolta dal Giudice per le indagini preliminari.

Enza Ingrassia, appena qualche settimana fa, è stata rinviata a giudizio con rito abbreviato per omicidio aggravato dalla condizione di coniugio. Esclusa la premeditazione, così come altre aggravanti. Da valutare, invece, le eventuali attenuanti, derivanti dai maltrattamenti subiti dal marito in quarant’anni di vita matrimoniale.

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Rito abbreviato per l’assassina: Enza Ingrassia non avrà l’ergastolo

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1 Commento

1 Commento

  1. angelo

    2 Agosto 2016 at 0:36

    Certo che la legge non è uguale per tutti! Ammazza il marito nel sonno, lo lega e finge una rapina e non c’è …. premeditazione!!! Bah!

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Cronaca

Ubriaco alla guida della sua auto, denunciato giovane di Biancavilla

È successo al centro di Catania: sottoposto all’alcoltest, il 23enne era anche barcollante

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Un 23enne di Biancavilla è stato sottoposto a controllo e all’alcoltest, nelle vie del centro di Catania, da parte dei carabinieri del Nucleo Radiomobile. Il giovane, in piena notte, sfrecciava alla guida di un’auto di grossa cilindrata

Quando i militari gli hanno chiesto di scendere dal veicolo, il conducente barcollava. Non riusciva nemmeno ad esprimersi correttamente perché aveva la bocca “impastata”, come solitamente accade a chi abusa di alcolici.

L’etilometro ha confermato ciò che i Carabinieri avevano già compreso: il ragazzo aveva un tasso alcolemico pari a 0,99 grammi per litro, ovvero superiore alla soglia di 0,8 g/l prevista dal Codice della Strada.

Per questo motivo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria e la sua auto è stata affidata all’amico che viaggiava con lui, che non aveva bevuto alcolici.

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