Cronaca
Via libera del Gip al trasferimento Enza Ingrassia lascia il “Cenacolo”


di Vittorio Fiorenza
Enza Ingrassia, la 64enne che ha ucciso il marito Alfio Longo nella loro villetta di zona “Vigne”, è stata trasferita in una comunità protetta di un comune etneo. La donna ha lasciato l’Opera Cenacolo Cristo Re di contrada “Croce al vallone” di Biancavilla, nella quale era rinchiusa dallo scorso 10 settembre. L’imputata resta in regime di arresti domiciliari.
Il trasferimento –lo ha appreso Biancavilla Oggi– è stato chiesto dal legale della donna, l’avv. Pilar Castiglia, perché la nuova struttura è considerata più adeguata alla condizione della Ingrassia, che può partecipare e svolgere ora a diverse attività quotidiane. L’istanza, dietro parere favorevole del pubblico ministero Raffaella Vinciguerra, è stata accolta dal Giudice per le indagini preliminari.
Enza Ingrassia, appena qualche settimana fa, è stata rinviata a giudizio con rito abbreviato per omicidio aggravato dalla condizione di coniugio. Esclusa la premeditazione, così come altre aggravanti. Da valutare, invece, le eventuali attenuanti, derivanti dai maltrattamenti subiti dal marito in quarant’anni di vita matrimoniale.
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►Rito abbreviato per l’assassina: Enza Ingrassia non avrà l’ergastolo
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Cronaca
Sos dalle Vigne di Biancavilla, il fuoco minaccia alcune case e un ristorante
Dal Comune attivata la struttura della protezione civile, sul posto anche l’intervento di mezzi aerei


Fiamme divampate a causa del forte caldo, in contrada Torretta, area ricadente nella zona delle Vigne di Biancavilla. Il fuoco ha minacciato alcune case di villeggiatura e un ristorante. Si è reso necessario fare allontanare gli occupanti degli immobili.
Dopo l’Sos lanciato dal proprietario della struttura ricettiva, il sindaco Antonio Bonanno ha attivato la macchina comunale della Protezione Civile e il Dipartimento regionale per favorire lo spegnimento dell’incendio.
La squadra comunale, guidata dal geom. Paolo Pinnale, si è avvalsa dell’aiuto dei volontari dell’associazione di Protezione Civile. L’intervento tempestivo di mezzi e unità ha evitato il peggio. A completare l’opera sono poi arrivati gli uomini della Forestale e dei Vigili del Fuoco. Intervenuti sul posto anche alcuni mezzi aerei, che con getti d’acqua hanno evitato il propagarsi delle fiamme.
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angelo
2 Agosto 2016 at 0:36
Certo che la legge non è uguale per tutti! Ammazza il marito nel sonno, lo lega e finge una rapina e non c’è …. premeditazione!!! Bah!