Cronaca
Ditta del Trentino contro il Comune si rivolge al Tar per un pagamento
Figuraccia “meridionale” nei confronti di un’impresa che ha eseguito lavori per il depuratore di Biancavilla. È stata costretta a ricorrere al Tribunale e poi alla magistratura amministrativa. Ora c’è un ordine perentorio di pagamento.
di Vittorio Fiorenza
L’impresa ha eseguito regolarmente i lavori, ma il Comune di Biancavilla non ha liquidato gli importi dovuti. Prima i solleciti, poi le diffide. Nulla. Così, la ditta è stata costretta a ricorrere al Tar, che le ha dato ragione, ordinando all’amministrazione Glorioso di effettuare perentoriamente i pagamenti entro 40 giorni.
I lavori, per circa 10mila euro, sono stati eseguiti dall’azienda Sea di Trento e hanno riguardato la gestione e la manutenzione dell’impianto di depurazione comunale. In assenza di liquidazione delle fatture, è scattato il ricorso al Tribunale Amministrativo, che ha dichiarato l’inottemperanza di un precedente decreto emesso dal Tribunale di Trento e dato l’ordine perentorio al Comune di Biancavilla.
Dall’ufficio stampa del Comune, contattato da Biancavilla Oggi, viene sostenuto che i ritardi sarebbero stati dovuti alla verifica degli interventi effettuati e comunque «si stanno predisponendo gli atti necessari per il pagamento delle fatture».
L’episodio ripropone i disagi che fornitori ed imprese devono subire per i ritardi della pubblica amministrazione, al punto da doversi rivolgere alla magistratura amministrativa per vedere riconosciute le ovvie spettanze.
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Cronaca
Ubriaco alla guida della sua auto, denunciato giovane di Biancavilla
È successo al centro di Catania: sottoposto all’alcoltest, il 23enne era anche barcollante
Un 23enne di Biancavilla è stato sottoposto a controllo e all’alcoltest, nelle vie del centro di Catania, da parte dei carabinieri del Nucleo Radiomobile. Il giovane, in piena notte, sfrecciava alla guida di un’auto di grossa cilindrata
Quando i militari gli hanno chiesto di scendere dal veicolo, il conducente barcollava. Non riusciva nemmeno ad esprimersi correttamente perché aveva la bocca “impastata”, come solitamente accade a chi abusa di alcolici.
L’etilometro ha confermato ciò che i Carabinieri avevano già compreso: il ragazzo aveva un tasso alcolemico pari a 0,99 grammi per litro, ovvero superiore alla soglia di 0,8 g/l prevista dal Codice della Strada.
Per questo motivo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria e la sua auto è stata affidata all’amico che viaggiava con lui, che non aveva bevuto alcolici.
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