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Cronaca

Tenta di uccidere un 19enne, rintracciato e arrestato a Biancavilla

 

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Ha tentato di uccidere con una spranga di ferro un 19enne, titolare di una rivendita di tabacchi. Poi, ha devastato ogni cosa all’interno dell’esercizio commerciale. È avvenuto a Regalbuto, ma il responsabile del tentato omicidio è stato rintracciato dai carabinieri all’ospedale di Biancavilla, dove si era recato dopo la lite per farsi medicare alcune ferite dovute a schegge di vetro.

A finire in manette è stato il 39enne Vittorio La Bruna. I militari erano intervenuti a Regalbuto a seguito di una chiamata al 112 che segnalava una rapina in corso presso la tabaccheria del giovane 19enne.

I militari, giunti sul posto, hanno accertato che il titolare dell’attività commerciale era stato aggredito da La Bruna mediante una spranga di ferro con colpi violenti alla testa. L’uomo, nel tentativo di salvarsi, si è chiuso a chiave dentro un ripostiglio. La Bruna, non riuscendo concludere la propria azione, in preda ad una furia violenta, ha cominciato a rompere tutto ciò che si trovava all’interno del locale per poi fuggire.

Nel corso delle indagini, i carabinieri hanno accertato che i due uomini erano stati già protagonisti di alcuni litigi nei giorni scorsi nati per futili motivi.

La Bruna è stato poi rintracciato al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla, dove si era recato per farsi medicare. L’aggredito, trasportato all’ospedale di Enna, ha riportato il lieve trauma cranico con ferita lacero contusa, necessaria di 8 punti di sutura e giudicato guaribile in 10 giorni.

La Bruna sarà sottoposto a rito per direttissima con l’accusa di tentato omicidio aggravato.

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Cronaca

Ubriaco alla guida della sua auto, denunciato giovane di Biancavilla

È successo al centro di Catania: sottoposto all’alcoltest, il 23enne era anche barcollante

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Un 23enne di Biancavilla è stato sottoposto a controllo e all’alcoltest, nelle vie del centro di Catania, da parte dei carabinieri del Nucleo Radiomobile. Il giovane, in piena notte, sfrecciava alla guida di un’auto di grossa cilindrata

Quando i militari gli hanno chiesto di scendere dal veicolo, il conducente barcollava. Non riusciva nemmeno ad esprimersi correttamente perché aveva la bocca “impastata”, come solitamente accade a chi abusa di alcolici.

L’etilometro ha confermato ciò che i Carabinieri avevano già compreso: il ragazzo aveva un tasso alcolemico pari a 0,99 grammi per litro, ovvero superiore alla soglia di 0,8 g/l prevista dal Codice della Strada.

Per questo motivo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria e la sua auto è stata affidata all’amico che viaggiava con lui, che non aveva bevuto alcolici.

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