Cronaca
Dà fuoco all’auto del rivale in amore, ma viene identificato dai carabinieri
Incastrato dai sistemi di videosorveglianza e denunciato con l’accusa di incendio doloso
Denunciato un 37enne da parte dei carabinieri di Biancavilla per incendio doloso. L’uomo stava affrontando la separazione dalla compagna, la quale gli aveva confidato di nutrire sentimenti per un’altra persona. Per tutta risposta, ha deciso di vendicarsi del rivale, dando fuoco alla sua autovettura, una utilitaria Skoda.
Dopo aver individuato l’abitazione di quello che reputava un avversario in amore, ha riempito di benzina una tanica di plastica da 10litri e, durante la notte, si è diretto nellavia dove era parcheggiata l’auto, nel centro storico. Dopo aver cosparso di benzina il veicolo, ha appiccato il fuoco, lasciando sul posto la tanica e fuggendo per le vie limitrofe.
L’uomo, tuttavia, non ha considerato le numerose telecamere di sorveglianza presenti nella zona che, invece, esaminati dai carabinieri. Proprio dalle immagini dei filmati (un spezzone dei quali è stato diffuso alla stampa dai militari), si sono quindi ricostruiti gli eventi e riconosciuto l’autore del plateale gesto, una persona abbastanza nota in paese per la gestione di attività commerciali.
Da qui, la denuncia a piede libero. Adesso, oltre all’allontanamento della compagna, dovrà affrontare anche un processo penale.
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Cronaca
Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne
Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.
Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.
Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.
Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.
Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».
La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.
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