In città
Diventa “social” la novena siciliana della comunità “Cenacolo Cristo Re”
Gli ospiti della struttura impegnati nella preparazione di canti e melodie della cultura popolare

La Comunità Terapeutica Assistita “Cenacolo Cristo Re” di Biancavilla si adegua alla modernità. In questo periodo natalizio in considerazione del complesso momento epidemico, non potendo allestire come ogni anno i tradizionali presepi siciliani nelle varie località del comprensorio etneo, incluso il magnifico chiostro del Palazzo dei Minoriti di Catania, ha preparato la caratteristica Novena, trasmettendola giornalmente con i mezzi social.
L’obiettivo principale di questa nuova modalità rimane quello di essere presente nel territorio come parte viva per vivificarne la solennità, coniugandola con la tradizione.
Gli ospiti in questo modo sono stati comunque impegnati in diversi laboratori allestiti per preparare in modo adeguato tutta la sequenza dei canti e delle melodie tipiche della cultura popolare.
Con entusiasmo e tanta voglia di fare si sono impegnati in esercitazioni canoro-musicali, recitative e grafico pittoriche, esaltando le musicalità ed i versi vernacolari e predisponendo, inoltre, una caratteristica scenografia che, raffigurando la Natività, ha richiamato la classica “cona” che viene approntata nei “tareddi” dei nostri paesi.
«Quella di quest’anno, rappresenta una interessante novità multimediale e un modo diverso di inclusione sociale – afferma il direttore generale Giosuè Greco – che fa parte della visione della Presidenza dell’Ente, della Direzione amministrativa e della Equipe multidisciplinare della struttura ed operativamente sviluppata da valenti operatori professionali che con competenza, giornalmente, si spendono al servizio degli ospiti».
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In città
Cure palliative e dignità del paziente: incontro per i medici di Biancavilla
Iniziativa promossa dall’Istituto Oncologico del Mediterraneo, in collaborazione con Samot Ets

Anche a Biancavilla ha fatto tappa l’iniziativa formativa dell’Istituto Oncologico del Mediterraneo sulle cure palliative rivolta prevalentemente a medici di medicina generale, psicologi e farmacisti. Categorie professionali chiamate a Villa delle Favare in due giornate dal personale medico delle Cure Palliative della struttura sanitaria che ha sede a Viagrande, con la collaborazione della Samot Catania Ets.
Dare un’adeguata assistenza a pazienti che vivono una condizione acuta e terminale della malattia è una esigenza particolarmente avvertita dai familiari. Alleviare le sofferenze e preservare la dignità della persona sono argomenti che investono la coscienza di tutti.
«Lo scopo di queste giornate itineranti sul territorio – spiegano i promotori – è quello di dare ascolto alle esigenze di chi si trova chiamato a gestire pazienti che necessitano di cure palliative, intese come terapie di supporto volte a garantire la migliore qualità di vita possibile ma che, data l’esiguità del numero di pazienti per singolo professionista, non ha avuto modo di sviluppare una adeguata competenza».
«L’offerta di supporto formativo e pragmatico, da parte di chi svolge in maniera esclusiva cure palliative in un reparto per acuti e sul territorio con l’assistenza domiciliare, ci è sembrata la migliore soluzione per garantire, in un periodo difficile della loro vita, una giusta continuità assistenziale agli utenti».
L’iniziativa a Villa delle Favare ha avuto il patrocinio dell’amministrazione comunale di Biancavilla e la disponibilità dell’assessore Vincenzo Mignemi. Non è mancato il supporto dell’associazione Pcb Odv. L’Istituto Oncologico del Mediterraneo conta di organizzare in futuro nuovi incontri formativi su altre problematiche.
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Chiesa
Fede, riti e movenze che si ripetono da secoli: i “Tri Misteri” di Biancavilla
Per il Venerdì santo, anche una drammaturgia dello scrittore e giornalista Giuseppe Lazzaro Danzuso

Immagini suggestive, quelle del Venerdì santo di Biancavilla. Immagini che raccontano la fede, i riti e le movenze che hanno attraversato i secoli. La processione dei “Tri Misteri” è iscritta nel Registro delle Eredità Immateriali della Regione Siciliana, sotto l’alto patronato dell’Unesco.
Un evento storico-culturale, oltre che religioso, così denominato perché nel Seicento – quando è nato – i cittadini seguivano tre gruppi statuari. Gli altri si sono aggiunti successivamente.
In occasione delle celebrazioni del 18 aprile 2025, la manifestazione verrà sottolineata da una drammaturgia scritta dallo scrittore e giornalista Giuseppe Lazzaro Danzuso e da corpi illuminanti e luci suggestive.
Sul sagrato della chiesa madre, le voci narranti degli attori Cinzia Maccagnano (regista dell’opera) e di Fulvio D’Angelo. La musica è affidata al violino e al violoncello. Senza svelare l’allestimento, bastano i pochi dettagli descritti dall’autore dei testi, Lazzaro Danzuso: «Esalteremo la processione con una serie di testi che rappresentano il coro di voci che attraversano i secoli e parlano di questo enorme mistero della morte e resurrezione del Cristo».
«Il progetto di valorizzazione – dice il sindaco Antonio Bonanno – nasce dall’esigenza di promuovere un momento alto di riflessione e bellezza. Attorno a queste manifestazioni – la Via Crucis, I Tri Misteri e A’ Paci della Domenica di Pasqua – si può anche immaginare di promuovere un turismo esperienziale aperto ai visitatori».
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