L'Intervento
Covid e rientro a scuola, lettera al sindaco delle mamme che dicono “no”
C’è preoccupazione: «Il rischio di contagio è elevato, chiediamo che si faccia didattica a distanza»


Egregio Signor Sindaco di Biancavilla
Con la presente lettera i genitori delle seguenti classi della scuola “Luigi Sturzo” (1 C, D, E, F, G, 2 B, C, D, E, F, H, L, M, 3 C, D, F, H, I, L, M), della scuola “Giovanni Verga” plesso di via Liguria (1 A e 5 B), e della scuola “Guglielmo Marconi” (Sezione E infanzia) chiedono di rivedere la riapertura delle scuole di ogni ordine e grado in quanto la situazione epidemiologica del nostro paese non permette una così prossima apertura.
Il rischio di contagio è elevato e come da lei stesso dichiarato c’è la reale possibilità di far dichiarare Biancavilla zona rossa.
Ritengono che, anche se le scuole dovrebbero essere un luogo sicuro per le precauzioni e disposizioni adottate, il contagio è sempre “dietro l’angolo” e gli assembramenti che inevitabilmente si vengono a creare potrebbero essere sicure vie di contagio.
Preferiscono pertanto che i ragazzi continuino con la Dda (didattica a distanza) in attesa che l’indice dei contagi nel nostro paese si abbassi.
Ritengono altresì doveroso specificare che il diritto allo studio sia importante, che i ragazzi abbiano bisogno della scuola, ma che il diritto alla salute lo sia di più. Anche lei è genitore come noi e siamo certi che capisca il nostro stato d’animo, quindi chiediamo la sua collaborazione e il suo intervento oggi più di ieri.
Noi non possiamo prendere autonomamente nessuna decisione, quindi prenda lei la decisione che tutti chiedono ovvero: scuole chiuse di ogni ordine e grado, obbligo di tenere i minori a casa e videolezioni.
Certi del suo senso umano, del suo senso del dovere e della sua comprensione speriamo che ascolti il nostro accorato appello. Un appello di un gruppo di mamme preoccupate, avulso da qualsiasi colorazione politica e che per questo respingiamo fin da ora eventuali strumentalizzazioni.
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L'Intervento
Il consigliere Alfio Distefano: «Resta il degrado in piazza Martiri d’Ungheria»
Lettera in redazione dell’esponente del Pd con replica dell’assessore al Verde pubblico, Vincenzo Mignemi


Egregio direttore
A distanza di 3 anni le ripropongo le foto del degrado di piazza Martiri d’Ungheria. Le ricordo che già 3 anni fa, il sindaco, contattato dalla sua redazione, ci dava una risposta, accusando me di essere un ipocrita, solo perché chiedevo decoro ad un quartiere dimenticato.
Ebbene sì, a distanza di 3 lunghi anni nulla è cambiato, le giostrine per i bimbi non hanno subito nessun intervento, le erbacce continuano ad essere sempre presenti. Inoltre, noto e fotografo cumuli di materiale edile che non sono altro che pezzi di muretto della stessa villetta, messi a “stagionare” da 36 mesi, come qualche famoso formaggio. Ancora una volta il tempo ha dato risposte alle menzogne.
Il degrado di Biancavilla, purtroppo, è presente in tutti i quartieri, frutto di una fallimentare gestione Bonanno. Nonostante l’aumento delle tasse e parlo delle ultime (Tari e servizio idrico), la carissima amministrazione non riesce a gestire e a garantire servizi efficienti per i cittadini.
Adesso come al solito attendo la risposta che come nelle favole di sicuro sarà con un lieto fine. Il problema è che di lieti fine, in questi anni, ne ho visti veramente pochi, purtroppo.
ALFIO DISTEFANO, Consigliere Comunale Pd
Il Comune replica: «Accuse sbrigative»
Spiace che il consigliere Distefano punti il dito e accusi sbrigativamente l’amministrazione del degrado di Piazza Martiri d’Ungheria. Quella piazza è curata e pulita, nonostante si presenti in pessimo stato.
Gli incivili, purtroppo, sono sempre in agguato e contro di loro è difficile fare qualcosa. Lo scorso anno, vale la pena ricordare, l’amministrazione ha fatto un intervento in quell’area, ripristinando i muretti. È già in programma un intervento per il ripristino del parco giochi.
VINCENZO MIGNEMI, Assessore al Verde pubblico
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