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L'Intervento

Rientro a scuola, appello ai genitori: «Aule sicure, screening doveroso»

Rientro in classe prossima settimana, le dirigenti scolastiche richiamano al senso di responsabilità

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Pubblichiamo di seguito l’intervento di Agata Di Maita, Giuseppina Furnari, Benedetta Gennaro e Angela Pistone, dirigenti delle Primo e Secondo circoli didattici, dell’Istituto comprensivo “Antonio Bruno” e della scuola media “Luigi Sturzo”. Da lunedì, lezioni regolari dopo la chiusura decisa con ordinanza sindacale. Dai genitori c’è preoccupazione, in tanti vorrebbero che si proseguisse con la didattica a distanza. Ma i dirigenti fanno appello al senso di responsabilità. A disposizione della popolazione scolastica, poi, uno screening, a cui finora c’è stata scarsa adesione dei genitori. Eppure, è un dovere civico per individuare soggetti asintomatici ed isolarli per il bene di tutti.

L’ordinanza del sindaco di Biancavilla, che dal 10 al 20 novembre ha disposto la chiusura per sanificazione degli istituti scolastici, ha permesso, da una parte, un intervento necessario su tutti i locali e dall’altra è stato indirettamente un valido espediente per contenere la curva dei contagi che negli ultimi tempi ha fatto registrare una costante crescita fra la popolazione. Si è trattato, per così dire, di un combattuto, difficile, ma necessario “atto di forza”, concordato e condiviso con i Dirigenti Scolastici.

La pausa forzata ha permesso di confrontare dati certi e mettere in evidenza che il numero dei bambini attualmente positivi (e quindi in isolamento fiduciario) e quello dei bambini attualmente in quarantena (per essere contatti stretti di soggetti positivi), è contenuto. Pertanto, per quanto comprensibile possa essere la preoccupazione dei genitori nel far rientrare i propri figli a scuola, ci teniamo a precisare e rassicurare tutti che le Scuole sono luoghi di per sé sicuri, al cui interno sono rigidamente applicati i protocolli di sicurezza e dove il livello di attenzione nei confronti delle norme anti Covid è altissimo.

La didattica a distanza, in queste difficili settimane, caratterizzate da preoccupazioni e incertezze, ha avuto un ruolo fondamentale nel continuare a perseguire il compito sociale e formativo del “fare scuola non a scuola” senza interrompere il percorso di apprendimento e del fare “comunità” mantenendo vivo il gruppo classe.

La didattica a distanza ci ha fornito strumenti utili per il futuro: è stata e continuerà a rappresentare una grande sfida. Ma nulla, però, può mai sostituire l’importanza del fare scuola in presenza, dell’interazione docente-studenti e studenti tra loro, del rapporto umano e della  comunicazione  diretta, fatta  non  solo  di  parole  e  ascolto  ma     di gestualità, espressioni e sfaccettature che fanno la differenza nel processo di apprendimento, nell’ascolto e nella comprensione dei contenuti.

Ovviamente il risultato che tutti auspichiamo è che prevalga il senso collettivo di civismo e responsabilità perché si possa assicurare convergenza e collaborazione tra tutte le componenti della comunità biancavillese. Di fronte ad un nemico insidioso, che può travolgere tutti, è indispensabile l’impegno convinto di ciascuno di noi, la responsabilità personale nel rispetto delle norme e delle regole stabilite.

Dobbiamo, tutti, adottare i comportamenti di prudenza suggeriti: le mascherine, l’igiene, il distanziamento, la scelta di fare a meno di attività e incontri non indispensabili. Non per imposizione, non soltanto per suggerimento o per disposizione delle pubbliche autorità ma per convinzione. Liberi, e per questa ragione appunto, responsabili. Tutti siamo responsabili, e dobbiamo sentirci tali nei confronti degli altri. Dai comportamenti di ciascuno dipende la sicurezza collettiva.

Al fine di fornire a tutta la Comunità dati concreti e garantire un’ulteriore sicurezza, il Dipartimento di Prevenzione, in accordo con l’Amministrazione Comunale, come già noto, nei prossimi giorni effettuerà, in modalità Drive-in, uno screening generale, rivolto a tutta la popolazione scolastica di Biancavilla (docenti, ATA, alunni e genitori), per l’individuazione precoce di eventuali soggetti positivi. A tale scopo, sarebbe opportuno, oltre che doveroso, sottoporsi all’esame per contrastare il contagio e gestire al meglio il rientro.

Con grande fiducia nelle istituzioni e in tutti gli attori che ne fanno parte, prepariamoci, quindi, a rientrare a scuola; non togliamo, ai nostri bambini, la fiducia nella scuola, l’allegria e la spontaneità dell’apprendimento collaborativo e significativo!

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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1 Commento

1 Commento

  1. Alfio

    22 Novembre 2020 at 19:52

    Bell’articolo, sopratutto dove la scuola viene definito un luogo sicuro. Peccato che in molte scuole elementari del comune i banchi singoli sono ormai una legenda metropolitana. I dirigenti scolastici cosa hanno da dire in merito?

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«Nel ricordo di Borsellino, l’impegno è combattere la mentalità mafiosa»

Ci scrive l’assessore Vincenzo Randazzo: una riflessione su via D’Amelio che riguarda Biancavilla

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Gentile direttore di Biancavilla Oggi,

oggi si ricorda la tragica morte del giudice Paolo Borsellino e di cinque agenti della sua scorta, tra i quali una donna. L’amministrazione comunale ha organizzato una fiaccolata che da Villa delle Favare giungerà a Piazza Falcone e Borsellino. A questa iniziativa partecipano, oltre alle diverse associazioni di volontariato, anche i ragazzi e i giovani dei diversi Grest. Una manifestazione importante per condividere il ricordo di uno degli eventi più tragici della storia italiana e caratterizzata dalla seria e concreta lotta contro il sistema mafioso, ma soprattutto contro la sua mentalità.

Ecco il punto: il messaggio di Paolo Borsellino e il suo volontario sacrificio hanno dell’attualità ancora un valore? Le nuove generazioni li recepiscono? Qualche dubbio mi sorge se guardo ai modelli sociali e culturali prevalenti: individualismo esasperato, esagerata messa in mostra di atteggiamenti malandrineschi, menefreghismo, esibizione del proprio desiderio di dominio, farsi ragione con la violenza… Appunto, mentalità mafiosa, che non poche volte determina risse.

Tutto questo rende vano quanto Paolo Borsellino ha cercato di insegnare e la cosa che amareggia di più è considerare un fesso il giudice palermitano. E come lui, fessi Falcone, Chinnici, Impastato, Don Puglisi, Livatino, Fava… E tanti che nel combattere la mafia sono caduti. Perdoni, direttore, il mio sfogo, ma tanto tanto tanto è il lavoro che va fatto. Come Amministrazione, certamente. Ma anche come famiglie, come istituzioni in senso lato, come scuola, come gruppi di volontariato… l’obiettivo è contrastare la mentalità mafiosa.

VINCENZO RANDAZZO, Assessore comunale

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