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Covid-19, un biancavillese agente di polizia locale a Milano: «Qui lo scenario è lunare»

Francesco Portale, dal 2008 in servizio in Lombardia: «Seguite le disposizioni, per evitare il dramma che viviamo noi»

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«Lo scenario che si vede a Milano è surreale, sembra un “paesaggio lunare”. Una città così vuota, in dodici anni che sono qui, non l’ho mai vista nemmeno nelle giornate dell’esodo estivo. È triste e preoccupante. Un incubo da cui vorremmo svegliarci tutti per tornare alla solita routine della capitale economica d’Italia».

A parlare, senza nascondere tutta la sua preoccupazione, è Francesco Portale: un biancavillese agente di polizia locale impiegato a Milano. Abita a Sesto San Giovanni con la famiglia (la moglie Alessandra Arena, originaria di Adrano e anche lei con la stessa divisa, e due bambini). Ma nel capoluogo lombardo svolge servizio dal 2008, anno in cui vince il concorso e lascia Biancavilla.

Portale conosce bene Milano, avendo fatto servizi di pattugliamento dal centro ai quartieri periferici. E continua ad avere un punto di vista privilegiato sulla città, anche svolgendo il suo incarico, negli ultimi anni, quasi sempre in ufficio e non più sulla strada.

«Gli unici reclami a cui diamo seguito –dice– sono quelli relativi al controllo dei parchi non recintati per individuare e sciogliere assembramenti di persone. Non essendoci auto in giro (cosa parecchio insolita a Milano), c’è stato un crollo del numero di incidenti. Nel padiglione “Fiera” si stanno allestendo delle strutture sanitarie con estrema urgenza, in risposta all’emergenza “coronavirus”, e già questo dà l’idea del clima che si respira».

Una tensione palpabile, quella che si scorge dal tono di voce dell’agente biancavillese. «Seguo quel che accade in Sicilia e, in quanto lettore assiduo di Biancavilla Oggi, nella mia città di origine. L’impressione –sottolinea Portale– è che lì da voi forse non si ha la piena consapevolezza del grave dramma che stanno vivendo la Lombardia ed il Nord Italia. L’appello, valido più che mai, rivolto ai biancavillesi, è seguire le disposizioni del governo e delle autorità locali, a cominciare da quella di non uscire di casa, se non per motivi ed esigenze reali. Soltanto così, forse, potrete arginare la diffusione di questo maledetto virus ed evitare l’emergenza continua, al limite della sopportazione, che gli ospedali lombardi e i reparti di terapia intensiva stanno subendo ormai da settimane».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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1 Commento

1 Commento

  1. Alfredo

    23 Marzo 2020 at 11:44

    Buongiorno, sono cittadino biancavillese, sono stato per 30 minuti in centro per fare spese, ho notato una forte confusione di macchine e persone, e da evidenziare che non ho visto ne vigili ne carabinieri. Senza parole

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Simona Crispi, ricercatrice di Biancavilla diventa “doctor europaeus”

Brillante percorso di studi e una carriera nell’ambito dell’ingegneria e della chimica dei materiali

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Il suo ambito è quello della ricerca e lo sviluppo dei nanomateriali, che trovano applicazioni in svariati settori. Un’attività, la sua, che in questo momento svolge presso il CNR – Istituto di tecnologie avanzate per l’energia “Nicola Giordano” di Messina, col quale ha vinto un assegno di ricerca.

Simona Crispi, biancavillese, nonostante il suo percorso accademico la proietti verso orizzonti internazionali, ha deciso di restare in Italia, anzi in Sicilia. E adesso ha conseguito il dottorato di ricerca in “Ingegneria e Chimica dei materiali e delle costruzioni” all’Università di Messina. Un traguardo arricchito anche dall’attestazione di “Doctor europaeus”. Titolo aggiuntivo che risponde alle condizioni stabilite dalla Confederazione delle Conferenze dei Rettori dei paesi dell’Unione Europea (recepite dalla European University Association) e che Simona ha conquistato grazie alla tipologia e al rilievo dei suoi studi, condotti per un periodo presso la “Humboldt – Universitat” di Berlino.

Alle spalle c’è un un lungo percorso. Simona Crispi ha conseguito la laurea triennale in Tossicologia e quella magistrale in Chimica dei materiali all’Università di Catania. Diversi gli stage riportati in curriculum, dall’Arpa Sicilia alla St Microelectronics, multinazionale con cui ha collaborato per il deposito di un brevetto per creare un materiale da utilizzare in dispositivi miniaturizzati per il rilevamento di gas. Abilitata alla professione di chimico, Crispi ha pubblicato diversi articoli in riviste scientifiche come Sensors and Actuators o ACS Applied Nanomaterials.

Un’intensa attività che non le ha impedito, comunque, di tralasciare affetti e sentimenti. Così, Simona ha coronato ri recente anche il sogno del matrimonio, dimostrando che carriera e famiglia si possano conciliare. «Come è possibile? Con l’amore», risponde la ricercatrice biancavillese. «La passione e l’amore per quello che faccio – garantisce Crispi – mi conferiscono le energie necessarie per alzarmi tutte le mattine alle 4 e andare a prendere un pullman che mi porta ad un altro pullman per arrivare al lavoro. Ed è lo stesso amore che mi riconduce tutte le sere a casa da mio marito».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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