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Cronaca

Commissioni bluff, tutto da rifare… E così la prescrizione si avvicina

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di VITTORIO FIORENZA

Il capo di imputazione va riformulato con maggiore precisione ed accompagnato da ulteriori dettagli. Così com’è, è generico. Per queste ragioni, il caso delle “Commissioni bluff”, che da anni coinvolge per abuso d’ufficio 10 componenti del Consiglio Comunale di Biancavilla del periodo 2003-2008, si ingarbuglia ulteriormente.

Al pubblico ministero tocca adesso rifare parte del lavoro e presentare una nuova richiesta di rinvio a giudizio con tutte le variabili che ne conseguono in sede di gup (dall’accoglimento della richiesta per celebrare il processo fino al proscioglimento, con tanto di eventuali, nuovi ricorsi in Cassazione, a seconda della decisione e delle parti). Aspetti tecnico-giuridici, forse non comprensibili ai più.

La sostanza delle cose è che, però, tutto questo comporterà inevitabilmente un ulteriore allungamento dei tempi, prospettando quindi una prescrizione che vanificherebbe anni di indagini e richieste di giustizia su una vicenda tanto seguita dall’opinione pubblica biancavillese. Un caso giudiziario tormentato nelle procedure e nella tempistica.

Oggi, al Tribunale di Catania, questo ulteriore colpo di scena che riporta indietro le lancette dell’inchiesta. L’eccezione di genericità delle accuse, in verità, era stata già sollevata altre volte. Il pm Lucio Setola, aveva quindi effettuato un ulteriore e dettagliatissimo lavoro. Aveva specificato per ogni imputato, in complessive 950 pagine, le presunte violazioni commesse nella gestione delle commissioni consiliari, che negli anni avrebbero determinato circa 200mila euro di danno erariale al Comune. Una montagna di informazioni per nulla generiche, con tanto di schemi in fogli Excel, quella prodotta dal sostituto procuratore.

È successo, però, che mesi fa Setola è stato trasferito e il caso è passato alla dott. Agata Consoli. In questo passaggio, il trasferimento degli atti non è stato del tutto completo. Oggi, infatti, nel fascicolo del dibattimento non c’erano i supporti informatici e parte della documentazione cartacea, oltre al fatto che la lista teste del pm elencava il funzionario Melita Costa, il maresciallo dei carabinieri Dario Troisi e l’ex direttore generale del Comune, Carmelo Cunsolo. Ma non altri funzionari comunali, pur avendo un ruolo chiave. Insomma, un garbuglio di carte ed inghippi burocratici, che rischiano ora di cambiare il destino della vicenda, con la prescrizione che è dietro l’angolo.

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Cronaca

Ubriaco alla guida della sua auto, denunciato giovane di Biancavilla

È successo al centro di Catania: sottoposto all’alcoltest, il 23enne era anche barcollante

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Un 23enne di Biancavilla è stato sottoposto a controllo e all’alcoltest, nelle vie del centro di Catania, da parte dei carabinieri del Nucleo Radiomobile. Il giovane, in piena notte, sfrecciava alla guida di un’auto di grossa cilindrata

Quando i militari gli hanno chiesto di scendere dal veicolo, il conducente barcollava. Non riusciva nemmeno ad esprimersi correttamente perché aveva la bocca “impastata”, come solitamente accade a chi abusa di alcolici.

L’etilometro ha confermato ciò che i Carabinieri avevano già compreso: il ragazzo aveva un tasso alcolemico pari a 0,99 grammi per litro, ovvero superiore alla soglia di 0,8 g/l prevista dal Codice della Strada.

Per questo motivo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria e la sua auto è stata affidata all’amico che viaggiava con lui, che non aveva bevuto alcolici.

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