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Navetta della Circumetnea aggiuntiva per gli studenti di Biancavilla

Il sindaco Bonanno e l’assessore Privitera in “filo diretto” con il direttore dell’azienda di trasporto

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Il trasporto in sicurezza sanitaria, attivo a partire da lunedì 8 febbraio per il 50% della popolazione scolastica delle scuole superiori, è stato il punto al centro di una riunione dell’Ufficio Covid di Biancavilla, coordinata dal sindaco Antonio Bonanno. 

La ripresa parziale delle lezioni in presenza lascia inalterata l’esigenza di garantire gli spostamenti a migliaia di studenti pendolari. In questo senso assai confortanti paiono le rassicurazioni della Ferrovia Circumetnea, l’azienda che si occupa del servizio di trasporto in tutto il territorio. Nel corso del ‘filo diretto’ con il direttore di esercizio, Franco Scarpignato, è emerso che la Fce garantisce – com’è avvenuto nel passato – 8 autobus e 2 trenini per la tratta più affollata in direzione di Adrano. È qui, infatti, che si concentra un numero elevato di studenti biancavillesi che frequentano le superiori (l’altra destinazione affollata è S. M. di Licodia con l’istituto Alberghiero e il Liceo di Scienze umane). 

L’azienda catanese di trasporti, inoltre, mette a disposizione un bus navetta – capienza massima di 50 posti utilizzabili – da Piazza Sgriccio di Biancavilla a Piazza S. Agostino di Adrano che farà la spola tra le due città limitrofe negli orari di ingresso e di uscita dei ragazzi dalle scuole.

Un esperimento, quello del bus-navetta aggiuntivo, rivelatosi efficace nell’ottobre scorso quando ‘in presenza’ la percentuale degli studenti era del 75%.      

«Per quanto i trasporti non rientrino nelle nostre competenze – osserva il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno – teniamo alta l’attenzione sulla mobilità studentesca perché sul piano della sicurezza a beneficiarne saremo tutti». 

«L’amministrazione – aggiunge Francesco Privitera, assessore con delega all’Emergenza Covid – ha deciso di dare un contributo anche agli studenti che hanno la possibilità di viaggiare con mezzi privati. Un piccolo segnale di attenzione anche nei confronti delle famiglie».

«Apprezzo – conclude Bonanno – la leale collaborazione dei dirigenti scolastici impegnati a rendere omogenee tra i vari istituti le fasce orarie d’ingresso e di uscita degli studenti. Lunedì mattina, alla ripresa delle lezioni per il 50% degli studenti delle superiori, saremo presenti nei punti snodo per controllare che tutto vada bene e, se necessario, apportare le dovute modifiche».

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Il sindaco Bonanno ricorda il 25 Aprile, ma dimentica la parola “fascismo”

Il presidente del Pd, Alfio Distefano: «Così si rischia di snaturare il significato di questa ricorrenza»

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Un momento della commemorazione dello scorso anno

«Nella Giornata del 25 Aprile, Festa della Liberazione, i valori democratici vanno affermati con nettezza e nel fare ciò bisogna esprime l’avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari che restringono la libertà. La celebrazione della nostra ritrovata libertà deve aiutarci a comprendere e rafforzare il ruolo dell’Italia nel mondo come imprescindibile baluardo di democrazia. Viva la libertà, Viva la democrazia, Viva l’Italia».

Con queste parole, il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, ha ricordato la ricorrenza della Liberazione. Ma, come accaduto anche in anni precedenti, non ha pronunciato la parola “fascismo”. C’è il riferimento ad una generica «avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari», ma senza citare il dato storico della caduta della dittatura di Mussolini e della cacciata dei nazisti di Hitler. Dettaglio che non è passato inosservato. Un atteggiamento peraltro in linea con quello della presidente Giorgia Meloni e della sua maggioranza. Ma si può celebrare la Liberazione, omettendo di ricordare l’occupazione nazifascista?

L’intervento di Alfio Distefano

Così, a margine del 25 aprile, è il presidente del Partito democratico di Biancavilla, Alfio Distefano, ad affidare ad una nota stampa la sua riflessione.

«Le parole – scrive Distefano – rischiano di snaturare il profondo significato di questa ricorrenza, strumentalizzandola in modo inaccettabile. Il 25 aprile non è, come affermato dal sindaco e da parte della sua giunta, una semplice giornata commemorativa dei caduti di tutte le guerre o una celebrazione generica contro i regimi totalitari. Si tratta, piuttosto, di una data ben precisa che segna un momento fondamentale nella storia del nostro Paese: la liberazione dal regime nazifascista, avvenuta nel 1945 grazie al sacrificio dei partigiani e all’impegno congiunto di tutte le forze antifasciste. È un giorno in cui dovremmo riflettere sul coraggio e la determinazione dei partigiani italiani che, con grande sacrificio e rischio personale, lottarono per l’ideale di libertà e democrazia».

Distefano sottolinea ancora che «celebrare il 25 aprile significa non solo onorare la memoria di chi ha combattuto e dato la vita per la libertà, ma anche riaffermare con forza i valori antifascisti che sono alla base della Repubblica Italiana. Valori che, come recita la nostra Costituzione, ripudiano la guerra e la violenza e pongono al centro la tutela dei diritti umani e la democrazia».

«Distorsione della memoria storica»

«Ritengo inaccettabile – specifica il presidente del Pd – che i rappresentanti delle istituzioni, come Sindaco e Giunta comunale, possano mettere in discussione il significato profondo del 25 aprile, alimentando una pericolosa distorsione della memoria storica, dove tale strumentalizzazione rischia di offendere la memoria di chi ha combattuto e di minare i valori stessi su cui si fonda la nostra democrazia».

Da qui, dunque, la richiesta di Distefano rivolta agli amministratori comunali ad «impegnarsi a promuovere una corretta e consapevole celebrazione del 25 aprile, commemorare questa giornata con il rispetto che merita e che sia occasione di riflessione e di riaffermazione dei valori antifascisti che uniscono l’Italia».

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