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Inagibile il laboratorio d’analisi, l’Asp: «Nessun disservizio per gli utenti»
Sopralluogo nei locali dell’ospedale di Biancavilla, l’azienda garantisce la continuità assistenziale
Sopralluogo del direttore del Dipartimento di Diagnostica di Laboratorio, Filippo Fraggetta, presso il Laboratorio analisi dell’Ospedale di Biancavilla, a seguito della dichiarazione di inagibilità di alcuni locali da parte dell’Ufficio Tecnico aziendale.
Verificate, nel corso della visita, le condizioni di sicurezza dei lavoratori e l’operatività del reparto.
Predisposte anche, d’intesa con il direttore sanitario dell’Asp di Catania, Antonino Rapisarda, le azioni necessarie alla riorganizzazione interna del servizio con il contestuale riordino dei locali come previsto dal provvedimento, al fine di garantire la continuità assistenziale, sia per gli utenti esterni sia per quelli che afferiscono al Pronto Soccorso e per i pazienti ricoverati.
Il Laboratorio analisi di Biancavilla rimane operativo per gli esami urgenti e rimane attivo anche il punto prelievi assicurando l’assistenza a tutti i cittadini del territorio. Gli esami non urgenti saranno processati, invece, presso il Laboratorio analisi dell’Ospedale di Paternò, all’interno della rete dei laboratori dell’Asp di Catania attraverso una capillare riorganizzazione.
Nessun disagio quindi per l’utenza che potrà continuare a fruire del servizio senza alcuna interruzione. Tutta l’attività di riorganizzazione è coordinata dal responsabile del Laboratorio, Nunzio Batticane. È, intanto, in via di conclusione la procedura per la realizzazione del nuovo Laboratorio analisi nel padiglione B del presidio.
Mpa: «Lavori da fare con nuove tecniche»
In una nota, interviene anche il coordinamento del Movimento per l’Autonomia di Biancavilla. Il riferimento è alle opere da attuare sul tetto dei locali del laboratorio per renderli di nuovo agibili.
Rivolgendosi ai vertici dell’azienda sanitaria, la forza politica «chiede di valutare con urgenza l’impiego delle nuove tecniche di impermeabilizzazione che non necessitano della rimozione degli strati già esistenti, abbattendo così notevolmente i costi dell’intervento».
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Il capitano Cipolletta: «La mafia qui attecchisce, ma Biancavilla cambierà»
Il saluto del comandante dei carabinieri, trasferito a Brescia: lascia in eredità il blitz “Ultimo atto”
«Biancavilla rappresenta un territorio che soffre di alcune problematiche, legate al fenomeno mafioso. Un fenomeno che attecchisce laddove purtroppo c’è ancora diffidenza nei confronti delle istituzioni e del lavoro degli investigatori. Ma tutto questo passerà perché c’è voglia di cambiamento. C’è un rinnovato interesse per la cosa comune».
Il comandante dei carabinieri della compagnia di Paternò, capitano Gianmauro Cipolletta, parlando nell’aula consiliare di Biancavilla, non nasconde la cruda analisi di un territorio a vivacità mafiosa, ma lo fa, salutando la città con un accorato ottimismo.
A chiamarlo al palazzo comunale è stato il sindaco Antonio Bonanno per rendere omaggio ad un uomo dell’Arma che ha conseguito brillanti risultati nel nostro territorio e che ora, dopo quattro anni dal suo insediamento, è destinato al trasferimento a Brescia.
«È inutile negarlo – ha detto il capitano nel suo intervento, affiancato dal mar. Francesco De Giovanni, comandante della stazione di Biancavilla – questo è un territorio nel quale delle persone, solo perché hanno un determinato cognome e nome, si permettono ancora di entrare nelle attività commerciali e chiedere, senza nessun titolo, del denaro per niente. Lo fanno con la paura, la minaccia, le intimidazioni».
Ma la risposta dello Stato non è mancata. Il cap. Cipolletta ricorda il blitz “Ultimo atto”, che nel settembre 2023, ha falciato il riorganizzato clan di Biancavilla con a capo Pippo Mancari u pipi, figura che evoca antichi fasti criminali degli anni ’80. «Un’operazione importantissima, dal punto di vista prettamente tecnico-investigativo, che è servita a disarticolare il clan esistente», ha sottolineato il comandante.
La notte dell’«Ultimo atto»
Un centinaio di carabinieri – quella notte del 13 settembre 2023 – hanno bussato alla porta di casa di presunti mafiosi, trafficanti di droga ed estortori, mentre sui cieli di Biancavilla sorvolava un elicottero per monitorare le attività. A mettere le manette ai polsi al boss, nella sua abitazione di Spartiviale, ci ha pensato proprio il cap. Cipolletta.
La gestione monopolistica del trasporto merci su strada, il traffico di droga, l’imposizione del pizzo ad attività commerciali e imprenditoriali: sono i filoni dell’inchiesta che ha portato 19 persone sul banco degli imputati. In 13 hanno scelto il rito abbreviato (con udienza fissata il 24 settembre), altri sei seguiranno il rito ordinario con prima udienza dibattimentale l’1 ottobre.
«Sono convinto – ha ribadito il capitano – che le cose cambieranno. Stiamo lavorando bene, tutte le istituzioni stanno lavorando bene. Ognuno deve fare la propria parte, dall’operaio al professionista a chi ha incarichi pubblici. Sappiate che i carabinieri danno il massimo per il ruolo sociale che hanno».
Cipolletta lascia una Compagnia che ha eseguito indagini su ogni fronte e una stazione di Biancavilla che dimostra un rilevante impegno quotidiano, sotto la guida del maresciallo Francesco De Giovanni. Parole di gratitudine sono state espresse dal sindaco Antonio Bonanno: «Un saluto a un professionista di rara qualità e un ringraziamento per i 4 anni di intenso lavoro nel nostro territorio». Ringraziamenti da parte del presidente del Consiglio Comunale, Luigi D’Asero. Presenti anche rappresentati dell’associazione antiracket “Libera Impresa”, dell’Associazione Nazionale Carabinieri e di alcune organizzazioni di volontariato di Biancavilla.
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