Politica
Giulio Khalil si è dimesso da assessore, l’ultimo della Giunta originaria del 2018
Tempo di turnover: lascia l’amministrazione comunale il rappresentante della lista “Biancavilla Mi Piace”

di Vittorio Fiorenza
«Ho sempre interpretato la politica come un gioco di squadra, all’interno del quale ognuno ha il proprio compito e di risultati sono la conseguenza di una buona organizzazione e di idee vincenti. Per questo ho deciso serenamente e liberamente di rassegnare le dimissioni da assessore comunale e dare spazio a chi si è speso con passione, mettendo in campo le proprie idee e dando forza a quella squadra che mi ha permesso di governare insieme al sindaco fino ad oggi».
Con queste parole, Giulio Khalil si è dimesso dalla Giunta Bonanno. Sono contenute nella lettera indirizzata al sindaco, in cui viene tracciato un breve bilancio del suo mandato, citando i suoi riferimenti politici, dal deputato regionale Gaetano Galvagno al consigliere comunale Vincenzo Giardina, promotore della lista “Biancavilla Mi Piace”, che ha espresso Khalil in fase di insediamento nel 2018 e che ora ha proposto al primo cittadino il nome di Salvatore Messina come assessore subentrante (proposta che deve superare la valutazione finale del sindaco).
«Intendo ringraziare Giulio Khalil per il grande contributo fornito nel corso del suo mandato – spiega il sindaco Antonio Bonanno – il suo lavoro è stato prezioso e attento: continuerà a dare il suo apporto alla comunità in altri modi e in altre forme. Il mio è un ringraziamento sincero nei confronti di chi ha dato davvero tanto».
Le dimissioni di Khalil rientrano nell’ambito degli avvicendamenti, che sono stati già anticipati da Biancavilla Oggi e che riguardano l’amministrazione comunale, pronta ad un nuovo assetto a distanza di quasi due anni dalle elezioni. Ultime dimissioni di una serie con gli stessi meccanismi e le stesse motivazioni, ormai interiorizzati nell’ultimo quindicennio da tutta la politica locale (leggi qui il nostro editoriale).
Le uscite di Antonio Mursia, Alfio Stissi, Daniela Russo e, adesso, di Giulio Khalil hanno di fatto cancellato il volto iniziale della Giunta Bonanno, quella che si era insediata dopo le Amministrative. Effetto del cosiddetto “turnover” tra le forze di maggioranza, che si prevede debba proseguire adesso con Mario Amato. Un passaggio da concordare con la lista di riferimento, “Costruiamo il nostro futuro”, la stessa a cui tocca, comunque, l’espressione del nuovo inquilino assessoriale.
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Istituzioni
Luigi D’Asero lascia la presidenza e il Consiglio: è il turno di Portale e Stissi
L’esponente del Movimento per l’Autonomia conclude un ciclo politico: «Accordi di maggioranza»

Luigi D’Asero si dimetterà a giorni da presidente del Consiglio Comunale di Biancavilla e anche dalla carica di consigliere.
Lo ha annunciato lui stesso nel corso di una conferenza stampa, motivando la scelta come un passaggio politico concordato con la coalizione di maggioranza e con il proprio gruppo politico, il Movimento per l’Autonomia.
Nello scranno più alto dell’assemblea cittadina andrà ora, secondo gli accordi, Fabrizio Portale. Per la carica di consigliere, D’Asero sarà sostituito dal primo dei non eletti del Mpa, Giuseppe Stissi.
Per l’occasione, davanti anche ad esponenti politici e assessori, D’Asero ha tracciato un bilancio dell’attività svolta: 60 delibere all’anno, quelle del Consiglio Comunale. Sicurezza urbana, salute pubblica, stesura dei regolamenti, adesione all’Unione dei Comuni: alcuni dei punti citati dal presidente uscente.
Quasi vent’anni di esperienza politico-istituzionale hanno consentito a D’Asero di ricoprire i ruoli di consigliere ma anche di assessore. «Con la mia presidenza si chiude un ciclo, le mie dimissioni nascono da accordi politici di maggioranza e impegni nei confronti delle forze che la compongono. Scelte concordate all’inizio della consiliatura», ha detto D’Asero, a tratti visibilmente commosso.
«Spesso la figura del presidente viene percepita in secondo piano, rispetto a quella di assessore, ma – ha specificato – non è affatto così e io ho avuto l’onore di ricoprirla in chiave “istituzionale”». In questo senso, D’Asero ha sottolineato il supporto dato all’unica componente di minoranza. Un supporto con una “firma di garanzia” che ha consentito all’esponente del Pd di presentare atti che, altrimenti, con una sola firma, per regolamento, non avrebbero potuto raggiungere l’ordine del giorno.
Un’ultima riflessione D’Asero l’ha voluta fare sulla distanza dei cittadini dal Palazzo. «Il contatto politico si è perso, c’è sfiducia da parte dei cittadini», ha detto, auspicando «una loro partecipazione attiva con un confronto diretto».
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Politica
Gli astenuti affossano i referendum: il 79% dei biancavillesi è rimasto a casa
I cittadini che si sono recati ai seggi elettorali sono stati appena 3686 su 18.151 aventi diritto

QUESITI | SI | NO |
Licenziamenti illegittimi | 94,58% | 5,42% |
Lavoratori piccole imprese | 94,05% | 5,95% |
Lavoro precario | 94,08% | 5,92% |
Sicurezza sul lavoro | 91,12% | 8,88% |
Cittadinanza italiana | 65,68% | 32,32% |
Fonte: Comune di Biancavilla
Quorum non raggiunto: referendum non validi. La consultazione, nelle due giornate di domenica e lunedì, è stata affossata dal forte astensionismo. Per quanto riguarda Biancavilla, il dato ha raggiunto la vetta del 78,78%.
Soltanto 3686 biancavillesi (1755 maschi e 1931 femmine) si sono recati alle urne. Su un totale di 18.151 aventi diritto, l’affluenza si è fermata quindi al 21,22%. Biancavilla ha fatto registrare, peraltro, un astensionismo più marcato rispetto al dato regionale e a quello nazionale.
I cinque quesiti referendari, come si vede dalla tabella in alto, riguardavano i diritti dei lavoratori e la cittadinanza per gli stranieri. Tematiche fondamentali, eppure il quorum è rimasto lontano.
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