Cultura
“Ma vie”, l’album di Carmen Toscano diventa anche un videoclip
L’artista biancavillese sceglie il teatro di Adrano come location: «Una scelta simbolica»
Dopo la pubblicazione dell’album Ma vie, che comprende la cover As time goes by e undici composizioni (in italiano, francese e inglese), arriva anche il videoclip del disco della biancavillese Carmen Toscano.
A fare da sfondo al video della Toscano è il teatro “Vincenzo Bellini” di Adrano: «Scelta simbolica per rappresentare questo breve story board sul mio album musicale».
A curare la regia del girato è stato l’architetto Nino Giuttari, con la collaborazione del film maker Giuseppe Di Stefano.
Il videoclip è su tutte le piattaforme digitali, tra le quali Youtube, Spotify, Amazon.
Tra i brani oggetto delle riprese ci sono proprio “Ma vie”, composizione d’apertura che nasce «dalle considerazioni e dalle riflessioni riguardanti gli eventi salienti della mia vita, che ho fatto – spiega la compositrice – mentre camminavo un pomeriggio, che mi ricordo piovoso e con un venticello che mi scompigliava i capelli».
E poi “A Ennio” e “Taormina the beautiful”. E infine “You don’t love me”, nel cui testo emerge il filo conduttore dell’intero disco: la libertà. “Tu non mi vuoi bene ché dietro il grido di dolore di un uccellino in gabbia, che seppur dorata desidera poter volare in alto nel cielo, si nasconde la più grande aspirazione dell’uomo: la libertà…”.
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Cultura
La bellezza, l’amore, la fede: le tre vie tracciate dal poeta “Puddu” Tomasello
Il saluto del nipote Alessandro Rapisarda: «Da comunista, era arrabbiato per la vittoria di Trump»
Un ultimo saluto a una persona che per tutta la mia famiglia è stata un punto fermo, un esempio di forza, saggezza e gentilezza: mio nonno. Non è facile trovare le parole per raccontare davvero chi fosse, perché ciò che lui ha rappresentato per noi va oltre ogni descrizione.
Mio nonno è stato un uomo che ha vissuto la vita con passione. Ogni sua poesia, ogni racconto e ogni verso non erano solo parole: erano l’espressione pura della sua anima. La poesia è stata la sua compagna, il linguaggio con cui descriveva la sua visione del mondo, le sue emozioni, persino i suoi dubbi. Attraverso le sue opere ci ha insegnato che ogni uomo deve seguire tre strade.
La via della bellezza
Mio nonno era innamorato della bellezza in tutte le sue forme. Negli ultimi anni, spesso mi capitava di accompagnarlo e, in ogni occasione, sceglieva sempre il percorso più bello, mai il più breve. Nelle sue poesie, Biancavilla in primavera era per lui una visione del paradiso: un luogo perfetto di cui non si stancava mai di celebrare la bellezza. Vedeva il mondo con occhi che sapevano cogliere la meraviglia nascosta in ogni cosa: un fiore, una farfalla, un ramo d’ulivo. Immaginava un paradiso terrestre e non celeste.
La via dell’amore
Amava definirsi il “poeta dell’amore”, perché aveva compreso che ciò che riempie davvero la vita è essere circondati da persone che ami e che ti amano. Spesso, nelle nostre riunioni di famiglia, ci osservava uno ad uno e se mancava qualcuno, non si dava pace, domandandosi perché fosse così difficile essere tutti insieme. Per lui, l’amore era la vera forza che tiene unite le persone.
La via della fede
Mio nonno aveva una fede profonda, che portava avanti con gratitudine. Cercava sempre il dialogo con i sacerdoti e, attraverso i suoi versi, voleva trasmettere la convinzione che sopra ogni cosa c’è l’amore di Dio, che ha già donato a ciascuno di noi le cose più belle, qui e ora.
Nonno di 4 nipoti e 9 pronipoti
Ma oltre il poeta, salutiamo il “nonno” che per noi (mia mamma, mio papà, i 4 nipoti con i rispettivi coniugi e i 9 pronipoti) è stato una persona che ci è stata accanto in maniera costante e mai silenziosa, sempre disponibile e pronta a dire la sua. Con sguardo che centrava i nostri sentimenti. Con affetto, non mancava mai di darci consiglio, arrabbiandosi quando lo ignoravamo. Ma sapeva bene che le sue parole arrivavano, a volte ferivano ma spesso riempivano il cuore.
Ci mancheranno la sua voce, le sue riflessioni politiche (comunista convinto, che fino al giorno della sua scomparsa si arrabbiava per la vittoria di Trump), i suoi racconti, le sue lezioni, la sua voglia di organizzare (ultima iniziativa, il torneo di tennis alle Vigne, diventato un riferimento in provincia di Catania). Ma sappiamo che lui è qui, in mezzo a noi, in ogni ricordo che abbiamo costruito insieme.
E oggi, davanti a Dio, lo affidiamo con tutto il nostro amore e la nostra gratitudine, certi che lui continui a vegliare su di noi, guidandoci sulle vie della bellezza, dell’amore e della fede che ha tanto amato.
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