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Scuola

All’Ipsia di Biancavilla torneo di calcio a 5: in campo alunni e professori

Un’occasione formativa e di aggregazione promossa con successo dall’insegnante Maya Demireva

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Torneo di calcio a 5 promosso dall’Ipsia di Biancavilla. Una competizione interna all’istituto organizzata dall’insegnante Maya Demireva e da alcuni suoi colleghi. Per la prima volta sono scesi in campo professori e alunni: ognuno con proprie squadre. Un modo per stimolare non solo le competenze sportive di tutti, ma soprattutto la voglia di mettersi in gioco e le capacità relazionali degli studenti.

«La motivazione principale – dice la prof. Demireva – è stata la volontà dei nostri alunni. In realtà si è trattato di una loro richiesta pervenuta già all’inizio dell’anno scolastico. Diciamo che, per completare il quadro individuale di conoscenza, mi mancava vederli competere».

«Tra loro – prosegue l’insegnante – ci sono molti che fanno sport a livello agonistico e che sono anche dei veri leader nelle loro squadre. Riconosco che le mie attese sono state pienamente soddisfatte. Spero che queste attività partoriscano in altri alunni la voglia di avvicinarsi allo sport».

Per la cronaca, il torneo – con finale disputata presso il campo sportivo comunale “Orazio Raiti” – è stato vinto dagli insegnanti. Ma è un dettaglio secondario. Resta in tutti i partecipanti il momento di aggregazione, l’esperienza di socializzazione, l’occasione di una sana e formativa competizione.

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Istituzioni

Il cattolico antifascista finito nei lager: Biancavilla ricorda Gerardo Sangiorgio

Giornata della memoria: reso omaggio al biancavillese sopravvissuto ai campi di sterminio

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Nella “Giornata della memoria”, Biancavilla ha ricordato la figura di Gerardo Sangiorgio, il biancavillese, cattolico e antifascista, mandato nei lager all’indomani dell’Armistizio perché rifiutò di giurare fedeltà alla Repubblica di Salò. E da lì tornò con una disumana esperienza, ma dedicando la sua vita di insegnante alla promozione dei valori di libertà e fratellanza.

Davanti al busto a lui dedicato nel cortile di Villa delle Favare, sono stati i ragazzi del plesso “Guglielmo Marconi” a deporre un canestro floreale. Presente anche la figlia di Sangiorgio, Rita. Anche la scuola “Luigi Sturzo” ha celebrato la figura di Sangiorgio.

Nei loro interventi, il vice sindaco Martina Salvà, l’assessore all’Istruzione Vincenzo Randazzo e il presidente del Consiglio Comunale, Luigi D’Asero, hanno sottolineato l’importanza di coinvolgere le nuove generazioni nella lotta all’odio e all’indifferenza: «È necessario costruire insieme il bene comune perché quelle atrocità non abbiano più a ripetersi».

In aula magna, ospitato un incontro con gli interventi degli studiosi Placido Antonio Sangiorgio, figlio di Gerardo, Salvatore Borzì e Giuseppe Tomasello. Saluti iniziali della dirigente Concetta Drago.

Nel “Giardino dei Giusti’ dell’Istituto comprensivo “Antonio Bruno”, infine, i giovani studenti hanno deposto una cesta di fiori. La cerimonia è stata preceduta dalla lettura di alcuni passaggi significativi di “Se questo è un uomo”, il libro-testimonianza di Primo Levi.

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