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Il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, a Biancavilla: faccia a faccia con i sindaci

Incontro a Villa delle Favare con i primi cittadini di Biancavilla, Adrano, Santa Maria di Licodia e Centuripe

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di VITTORIO FIORENZA

Nunzia Catalfo sarà a Biancavilla settimana prossima. Lunedì 19 ottobre, alle ore 12, il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali parteciperà ad un incontro, che si svolgerà nella sala conferenze di Villa delle Favare.

Nel corso dell’appuntamento, il sindaco Antonio Bonanno presenterà alcune istanze legate al territorio. Interverranno assieme a lui anche i primi cittadini di Adrano, Angelo D’Agate, di Santa Maria di Licodia, Totò Mastroianni, e di Centuripe, Salvatore La Spina

Per Biancavilla, la visita di un membro del governo nazionale rappresenta un evento non frequente. La precedente visita è quella di Luigi Di Maio, esattamente due anni fa, dopo la forte scossa sismica dell’ottobre 2018. L’allora vicepremier, accompagnato da Giancarlo Cancelleri, aveva fatto tappa -nel suo “tour” etneo- al plesso elementare “Guglielmo Marconi”. Un breve incontro per ribadire l’impegno -già espresso al telefono, intervenendeo in una seduta di Consiglio Comunale– sui fnanziamenti a Biancavilla. Dopo Di Maio, nel maggio 2019 un altro ministro, quello alla Salute, ha visitato il nuovo plesso ospedaliero “Maria Santissima Addolorata”. Per Giulia Grillo giro tra i reparti e incontro con il sindaco Antonio Bonanno.

Per trovare negli annali la presenza di un ministro a Biancavilla, bisogna poi andare indietro fino al 1993, quando venne al palazzo comunale Salvo Andò, all’epoca a capo del dicastero della Difesa. E poi ancora negli anni ’70 con il ministro Vito Scalia e il presidente del Consiglio dei ministri, Emilio Colombo.

Nunzia Catalfo, ministro legato a Biancavilla

E adesso il turno del ministro Nunzia Catalfo, il cui papà è di origine biancavillese e a Biancavilla ha diversi parenti. Con gli attivisti del locale Movimento 5 Stelle ha un legame costruito negli anni, a cominciare dal primissimo gruppo di simpatizzanti. Catalfo – scelta come ministro del Lavoro e delle Politiche sociali del governo Conte bis, succedendo così a Luigi Di Maio – è considerata la “madrina” del reddito di cittadinanza. È sua la prima firma di un disegno di legge in materia già nel 2013.

Sull’argomento, il consigliere comunale del M5s Dino Asero aveva promosso un incontro con la presenza della Catalfo. Per lei, settimana prossima, sarà un ritorno.

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Politica

Sanità siciliana: l’ira Mpa, Lombardo e… il compleanno di Mancuso a Biancavilla

La festa per i 60 anni del sindaco di Adrano, presso il Beauty Garden, al centro dei retroscena di Repubblica

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La nuova sanità siciliana, disegnata dalle nomine dei vertici aziendali e ospedalieri targate Renato Schifani, ha sancito una serie di strappi nella maggioranza che sostiene il governo regionale. Tra gli scontenti, spicca Raffaele Lombardo, rimasto a mani vuote nella “sua” Catania.

Così, il leader autonomista riflette ed elabora le contromosse nei confronti di un governatore con cui non erano mancati motivi ed occasioni conflittuali. La Repubblica ricostruisce alcuni retroscena in casa Mpa. Il titolo all’interno dell’edizione palermitana: “L’ira di Lombardo messo all’angolo, a Biancavilla la cena dei ribelli”.

E in effetti, l’occasione per riunire i vertici e i parlamentari dell’Mpa (presente anche Gianfranco Micciché) è stata una festa di compleanno, organizzata – come risulta a Biancavilla Oggi – presso il ristorante Beauty Garden.

«Lombardo, rimasto a bocca asciutta nella scelta dei dirigenti della sanità catanese, al momento non parla. Ieri sera ha incontrato lo stato maggiore del Mpa, riunito a Biancavilla per il compleanno di Fabio Mancuso. Una festa diventata quasi congresso di partito, tra deputati regionali, sindaci, la new entry Micciché, ma anche il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, che ha risposto all’invito di Mancuso».

I 60 anni del sindaco di Adrano, dunque, occasione per riunire il Movimento per l’Autonomia sulla strategia futura da attuare alla Regione nei confronti del governatore. Così, scrive ancora Repubblica, «Lombardo, da Biancavilla, medita sulla prossima mossa. Che potrebbe arrivare già al primo disegno di legge all’esame di una Sala d’Ercole pronta a diventare Far West».

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