Politica
Una “biancavillese” al governo: Nunzia Catalfo ministro del Lavoro
Il padre è di origine biancavillese e lei, a Biancavilla, viene spesso per trovare i suoi parenti. Con gli attivisti del locale Movimento 5 Stelle ha un legame costruito negli anni, a cominciare dal primissimo gruppo di simpatizzanti. Nunzia Catalfo – scelta come ministro del Lavoro e delle Politiche sociali del governo Conte bis, succedendo così a Luigi Di Maio – è considerata la “madrina” del reddito di cittadinanza, essendo stata la prima firmataria di un disegno di legge in materia già nel 2013.
Sull’argomento, il consigliere comunale del M5s Dino Asero aveva promosso un incontro alcuni mesi fa con la presenza della Catalfo.
«Mentre prima – aveva detto Catalfo in quella occasione – si diceva che questa misura era impossibile da realizzare e che non si sarebbero trovate le coperture, adesso noi l’abbiamo realizzata, abbiamo dato speranza ai cittadini, abbiamo dato loro quella consapevolezza, che farà sì che un futuro governo difficilmente potrà eliminare una norma di civiltà».
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►A Biancavilla euforia a “5 Stelle” per la nomina di Catalfo a ministro
Classe 1967, residente a Catania, Nunzia Catalfo scrive di sé sul blog del M5s: «Da sempre sensibile ai temi sociali, per quasi 30 anni mi sono occupata di formazione, dispersione scolastica e aiuto all’inserimento in collaborazione con i centri per l’impiego e i servizi per l’impiego in generale. Dal 2008 sono attivista del MoVimento 5 Stelle per portare avanti una nuova visione del mercato del lavoro più aderente alle esigenze di imprese e cittadini. Dal 2012 è nata la mia idea del Reddito di Cittadinanza che inserisco nella mia lettera di intenti consegnata al MoVimento per le elezioni Politiche del 2013, anno in cui vengo eletta al Senato della Repubblica. A giugno dello stesso anno ho depositato la proposta di legge sul Reddito di Cittadinanza, per la quale mi sono battuta per tutta la scorsa legislatura. Continuo, ancora oggi, come presidente della commissione Lavoro al Senato, a credere che una buona riforma del lavoro si debba basare sul giusto equilibrio di flessibilità e sicurezza».
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Politica
Addio all’avv. Enzo Trantino: fu anche consigliere comunale a Biancavilla
Illustre giurista dall’inconfondibile oratoria, figura simbolo della Destra catanese: aveva 90 anni
Enzo Trantino se ne è andato all’età di 90 anni. In queste ore viene ricordato con partecpazione per essere stato il “principe del Foro” a Catania e per l’attivismo politico come figura storica della Destra.
Il suo legame con Biancavilla ha radici profonde, soprattutto con la militanza del Movimento Sociale Italiano. A Biancavilla è stato spesso in sezione e in comizi in piazza Roma.
Circa 40 anni fa, l’avv. Trantino ricoprì anche la carica di consigliere comunale di Biancavilla. A ricordarlo è il sindaco Antonio Bonanno: «Per beneficiare della immensa popolarità di Trantino, politico stimatissimo da tutti e imbattibile oratore, il Movimento Sociale di Biancavilla decise di metterlo in lista. Trantino venne eletto e rimase in carica per 12 mesi circa».
Il primo cittadino non manca di tracciare un suo personale ricordo: «Con l’avv. Enzo Trantino se ne va un Maestro assoluto della politica, un uomo di legge di una preparazione straordinaria. Per grazia del destino, la mia e la sua famiglia hanno avuto modo di frequentarsi negli anni. Quando Trantino, già parlamentare nazionale, era per tutta la Destra un punto di riferimento nel territorio, a Biancavilla arrivavano con regolarità mai violata plichi contenenti i suoi dotti interventi alla Camera dei deputati assieme a tutti i provvedimenti da lui promossi».
«Per noi giovani di destra, Trantino – prosegue Bonanno – è sempre stato un mito irraggiungibile, faro di saggezza, intelligenza e onestà cui fare riferimento. Una delle ultime volte che ebbi la fortuna di intrattenermi con lui, fui sorpreso dalla affettuosa cordialità con la quale mi raccomandò di stare sempre dalla parte giusta della politica, quella al servizio degli altri, e di tenere alta l’attenzione per evitare insidie indesiderate. Porgo un abbraccio affettuoso ai figli Enrico e Novella. Addio, avv. Enzo Trantino. Oggi anch’io piango per un gigante».
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