Il gusto e la bontà del ficodindia di Biancavilla in bella mostra su La7
Alla scoperta di un frutto prelibato con Salvatore Rapisarda, presidente del consorzio Euroagrumi
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Il ficodindia dell’Etna, che a Biancavilla trova una delle sue massime espressioni con aree che negli ultimi anni sono state destinate alla coltivazione, ha avuto una vetrina nazionale. La bontà del frutto è stata al centro di un servizio de “L’ingrediente perfetto”. Una vetrina su La7 per le coltivazioni di ficodindia e per Biancavilla.
A guidare i telespettatori alla scoperta di questo frutto tipico del nostro territorio è stato, ancora una volta, Salvatore Rapisarda, presidente del consorzio Euroagrumi. Organizzazione che ha sede proprio a Biancavilla, in zona Piano Rinazze, e già altre volte aveva parlato di ficodindia su La7.
Impegnato nella promozione del frutto in fiere nazionali e in tutta Europa, nell’ottobre del 2013, il consorzio ha infatti organizzato a Biancavilla il convegno internazionale sul ficodindia.
Produttori ed esperti sono venuti da tutto il mondo per confrontarsi sulla produzione del futuro. Ma anche sulle applicazioni di semi, frutto e pianta in diversi ambiti, da quello culinario alla cosmesi fino alla medicina contro l’invecchiamento.
Il ficodindia dell’Etna è un prodotto a Denominazione di origine protetta e nelle zone a terreno lavoco trova tutti gli elementi favorevoli allo sviluppo della pianta. La zona di produzione è principalmente la provincia di Catania, nelle zone dei paesi etnei alle falde del Vulcano. Quindi le zone di Adrano, Biancavilla, Belpasso, Paternò, Motta Sant’Anastasia, Santa Maria di Licodia e San Cono.
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Associazionismo
Il Lions club lancia le sue proposte per un turismo artistico, storico e religioso
Incontro a Biancavilla per chiedere alle autorità locali di valorizzare i siti di interesse del nostro territorio
In occasione della “Giornata mondiale del turismo”, il Lions Club Adrano-Bronte-Biancavilla ha organizzato un incontro presso l’auditorium “Mons. Giosuè Calaciura” di Biancavilla. Ha presieduto e introdotto l’evento il dott. Gaetano Allegra, presidente del Club. Hanno relazionato i soci: Nicola Neri, Aldo Meli e Salvuccio Furnari.
Il Ponte dei Saraceni
L’arch. Nicola Neri ha presentato il territorio di Adrano che insiste attorno al fiume Simeto, soffermandosi sulla storia del “Ponte dei Saraceni” che metteva in comunicazione l’Ennese con i porti di Catania e Messina. Nel corso del suo intervento ha menzionato altri ponti presenti sul fiume Simeto, sottolineando l’importanza del “Ponte-Acquedotto Biscari”, magnifico esempio di ingegneria idraulica e conclude evidenziando la prospettiva economica, commerciale e turistica di queste opere.
Il Castello di Nelson
L’arch. Aldo Mei ha raccontato “I Fatti di Bronte” dell’agosto 1860 attraverso la narrazione che ne fa il regista Florestano Vancini e Giovanni Verga nella novella “Libertà”. La mancata promessa di restituzione delle terre, fatta da Garibaldi durante lo sbarco in Sicilia, innesca la miccia della rivolta. Del feudo inglese rimane il “Castello di Nelson”, ricadente nel territorio di Bronte che oggi è un interessante museo multimediale, meta di turisti e visitatori.
L’Icona e gli affreschi di Tamo
Ha concluso il dott. Salvuccio Furnari che illustra l’aspetto turistico/religioso di Biancavilla incentrato sulla venerazione dell’icona bizantina della Madonna dell’Elemosina sita nella Basilica a lei intestata. Nel 2016 l’icona fu esposta in piazza San Pietro a Roma in occasione della canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta e l’immagine fu riprodotta nel libretto della celebrazione eucaristica, distribuito a tutti i presenti in piazza San Pietro con riprese dell’immagine a livello mondiale. Oggi l’icona è meta di numerosi pellegrinaggi. Inoltre, da valorizzare gli affreschi settecenteschi del pittore Giuseppe Tamo da Brescia. Sono presenti in varie chiese, come l’Annunziata, la Mercè, il convento Frati Minori e in chiesa madre, nella magnifica cappella del patrono San Placido.
I relatori hanno auspicato che le autorità di Adrano, Bronte, Biancavilla promuovano un turismo artistico, storico e religioso attraverso i siti illustrati e valorizzati dalle relazioni.
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