Politica
Zero nuovi contagi a Biancavilla, il sindaco: «Così abbiamo vissuto l’emergenza»
Finito il lockdown, Antonio Bonanno fa un bilancio a tutto campo: buoni spesa, mercato, cantieri, ospedale, tributi…

di VITTORIO FIORENZA
Un numero su tutti: zero. A Biancavilla non si registrano, ad oggi, nuovi contagi da coronavirus. I dati sulle persone risultate positive al tampone, dall’inizio dell’emergenza, sono fermi al numero già noto: 10 infettati (numero che comprende gli operatori biancavillesi dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”. Una “contagiosità” che rappresenta lo 0,04% della popolazione, quasi la metà dello stesso parametro misurato su base provinciale.
«Ma siamo ancora in stato di emergenza, non lo dobbiamo dimenticare, così come dobbiamo ricordare che tra i contagiati biancavillesi c’è stato un decesso, motivo di rammarico e di vicinanza alla famiglia», dice subito il sindaco Antonio Bonanno, davanti ai giornalisti, convocati al palazzo comunale per tracciare un bilancio su come è stata affrontata l’emergenza a Biancavilla. «Le nostre preoccupazioni restano alte, nonostante i numeri confortanti», specifica per evitare fraintendimenti su un “the end” ancora presto da potere scrivere.
Il primo cittadino, assieme agli assessori Enrica Neri e Francesco Privitera, con il funzionario Salvatore Leonardi ed il responsabile di Protezione Civile, Paolo Pinnale, tocca tutti gli aspetti che hanno interessato queste ultime settimane.
Innanzitutto, una notizia di interesse particolarmente diffuso e immediato: «Il mercato settimanale sarà riaperto da mercoledì 20 maggio soltanto per i generi alimentari e poi lavoreremo per studiare, da settimana prossima, la riapertura nella sua interezza, tenendo conto della sua struttura e dei 15 ingressi che rendono difficoltoso un afflusso contingentato. Ho avuto già un primo confronto con gli ambulanti».
Altro quesito di grande “audence” a Biancavilla: quando riapriranno i circoli ricreativi? «È un quesito che mi è stato posto da più parti e so –risponde il sindaco– che tanti attendono di potere andare di nuovo nei sodalizi, che hanno chiuso di loro spontanea volontà ben prima delle restrizioni, dimostrando grande senso di responsabilità. Ma non dobbiamo dimenticare che siamo ancora in emergenza e ad oggi non ci sono provvedimenti che ci possano consentire di riaprire i sodalizi».
Buoni spesa: tutti i numeri
«Biancavilla è stato tra i primi comuni siciliani –si vanta Bonanno– ad erogare i buoni spesa, consegnati porta a porta, e per questo dobbiamo ringraziare gli uffici che hanno fatto fronte a 2000 domande».
I numeri: distribuiti 723 buoni per 248mila euro, di cui 522 a chi aveva reddito zero, 108 ad integrazione di chi aveva un reddito di cittadinanza inferiore a 600 euro, 74 a titolari di Partita Iva, 19 a chi ha rendite Inail. «Adesso –ricorda il sindaco– c’è il bando, con scadenza 31 maggio, per i buoni messi a disposizione della Regione con fondi europei. La procedura è più complessa, è prevista una rendicontazione. Il modulo si può scaricare dal sito del Comune e va presentato dal capofamiglia».
Bonanno ricorda ancora che il Comune aveva messo anche a disposizione, ad inizio emergenza, buoni da 5mila euro complessivi per prodotti di prima necessità e con la Croce Rossa sono stati distribuiti 200 pacchi alimentari. «Prezioso e fondamentale il ruolo delle Caritas e delle parrocchie», dice il primo cittadino.
Occhi puntati sull’ospedale
«Abbiamo avuti in queste settimane grande attenzione sul nostro ospedale con momenti di apprensione, soprattutto dopo il monitoraggio con l’effettuazione, anche su nostro sollecito, dei tamponi a tutto il personale», ricorda Bonanno. Per fortuna l’esito è stato confortante: su quasi 300 operatori, “soltanto” 10 positivi, peraltro con assenza o lievi sintomi.
«Ciò dimostra che non c’è stato alcun focolaio e adesso –annuncia il sindaco– partiranno anche i test sierologici».
La situazione sotto controllo ha consentito di non attivare di fatto i reparti Covid al “Maria Santissima Addolorata”, nonostante la decisione fosse stata già presa e la struttura si era attrezzata ad affrontare l’eventuale emergenza nei ricoveri.
Via ai cantieri dei lavori pubblici
Nella sua conferenza stampa, il sindaco Bonanno elenca anche i lavori pubblici, programmati prima dell’emergenza e poi bloccati. Procedure pronte adesso ad essere riprese. Con lavori da effettuare tenendo conto dei protocolli anti-Covid, oltre a quelli relativi alla potenziale presenza di fluoroedenite. Già nota la vicenda di Italgas, società che sta effettuando gli allacci alla rete del metano a 30 utenti che attendevano da tempo.
In itinere ci sono poi le opere di riqualificazione di alcune piazze (Sgriccio, Don Bosco, Campi Elisi…) e della villa comunale, oltre ai lavori per la palestra all’aperto e a due “case dell’acqua”. Pronti ad essere riattivati pure i cantieri regionali.
Sulla bonifica delle bonifiche, quella di monte Calvario, dopo i passaggi di competenza della Regione, il sindaco Bonanno si dice ottimista: «L’apertura delle buste per l’appalto dovrebbe avvenire il 12 giugno, questo significa che i lavori potrebbero partire in autunno o all’inizio dell’anno prossimo».
Tributi e aiuti alle attività commerciali
Un capitolo “sensibile” è quello dei tributi a carico di commercianti locali. Un punto su cui Bonanno si sofferma di più. «Avevamo fatto slittare i pagamenti al 31 maggio, ma stiamo lavorando per un’ulteriore moratoria fino a luglio. Nell’immediato pensiamo ad una rimodulazione della Tari per le attività commerciali che hanno subìto la chiusura, grazie anche ad una raccolta differenziata che anche nei mesi dell’emergenza si è attestata su 65-70%. Altra misura è la gratuità del suolo pubblico per ristoranti, pub e bar, che è una proposta del consigliere Mauro Mursia ma che avremmo attuato lo stesso perché dalla Regione è previsto un rimborso ai Comuni».
In questo quadro, bisogna essere equilibristi per fare quadrare i conti comunali, ereditati già con i segni del disastro, come in anni passati avevano puntualmente annotato i magistrati contabili.
«Tutto questo –specifica il primo cittadino– è uno sforzo enorme per un ente come il nostro che era vicino al deficit e che ha una bassissima riscossione. Certamente sarà inevitabile un abbassamento della riscossione e questo porterà serie difficoltà. Avevamo già messo in campo misure contro il default, adesso sarà più difficile, peraltro in assenza di un’iniezione di liquidità. Nel bilancio di previsione prenderemo impegni importanti per ridurre la spesa e qualche servizio potrebbe risentirne».
Conversione online dei servizi comunali
Nell’ambito di un ritorno alla normalità dei servizi al cittadino, il sindaco ha accennato alla riapertura del cimitero («avvenuta senza assembramenti e senso di responsabilità dei visitatori») e del campo sportivo. Adesso sarà la volta di altri servizi, per esempio la biblioteca comunale “Gerardo Sangiorgio” e l’isola ecologica di via della Montagna.
Per evitare il più possibile code e spostamenti al palazzo comunale, poi, l’amministrazione comunale ha predisposto la “conversione” online di servizi rivolti ai cittadini. Richiesta di atti e informazione potrà così avvenire a distanza, senza necessità di andare negli uffici comunali. Sono 40 i servizi che d’ora in poi potranno essere richiesti online, anche attraverso un’app. Una possibilità che rimarrà anche a conclusione dello stato di emergenza.
Associazioni e volontari, vero motore
Sono stati vista con le loro divise, di giorno e di notte. Sono loro, i volontari delle associazioni biancavillesi, che hanno avuto un ruolo fondamentale in questa emergenza. A più riprese, in conferenza stampa, sono stati citati per i loro meriti. «La protezione civile e tutte le altre associazioni di volontariato rappresentano una splendida realtà, sono stati pronti fin da subito in occasione del terremoto dell’ottobre 2018 e lo sono stati per questa emergenza», ha detto il sindaco.
«Sono stati loro il vero motore in questa fase che abbiamo vissuto», ha specificato l’assessore Francesco Privitera, ricordando il lavoro svolto dai volontari (associazioni di protezione civile, Gepa, Croce Rossa e scout) nella distribuzione porta a porta dei buoni spesa, delle mascherine, dei tablet per gli alunni nell’ottica della “scuola a distanza” e nelle operazioni di sanificazione delle strade cittadine e degli edifici pubblici. Ottanta volontari complessivamente impegnati in sette associazioni.
«È stato un lavoro, il nostro, fatto con grande senso di responsabilità e di scrupolo –ha evidenziato l’assessore Enrica Neri– senza perdere tempo ma agendo tempestivamente, al di là di quanto qualcuno pretestuosamente riferisce per pura polemica».
«La stampa e il contrasto alle fake news»
Un’ultima annotazione, il sindaco Bonanno l’ha voluta fare nei confronti delle testate giornalistiche locali, che hanno raccontato ogni aspetto dell’emergenza. «Grazie a voi della stampa –ha evidenziato Bonanno– per il ruolo determinante che avete avuto, soprattutto nella fase iniziale quando circolavano informazioni infondate, avendo dato un notevole contributo per contrastare le fake news, che altrimenti avrebbero determinato un allarme sociale ingiustificato. Grazie per il lavoro che avere fatto».
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Istituzioni
Luigi D’Asero lascia la presidenza e il Consiglio: è il turno di Portale e Stissi
L’esponente del Movimento per l’Autonomia conclude un ciclo politico: «Accordi di maggioranza»

Luigi D’Asero si dimetterà a giorni da presidente del Consiglio Comunale di Biancavilla e anche dalla carica di consigliere.
Lo ha annunciato lui stesso nel corso di una conferenza stampa, motivando la scelta come un passaggio politico concordato con la coalizione di maggioranza e con il proprio gruppo politico, il Movimento per l’Autonomia.
Nello scranno più alto dell’assemblea cittadina andrà ora, secondo gli accordi, Fabrizio Portale. Per la carica di consigliere, D’Asero sarà sostituito dal primo dei non eletti del Mpa, Giuseppe Stissi.
Per l’occasione, davanti anche ad esponenti politici e assessori, D’Asero ha tracciato un bilancio dell’attività svolta: 60 delibere all’anno, quelle del Consiglio Comunale. Sicurezza urbana, salute pubblica, stesura dei regolamenti, adesione all’Unione dei Comuni: alcuni dei punti citati dal presidente uscente.
Quasi vent’anni di esperienza politico-istituzionale hanno consentito a D’Asero di ricoprire i ruoli di consigliere ma anche di assessore. «Con la mia presidenza si chiude un ciclo, le mie dimissioni nascono da accordi politici di maggioranza e impegni nei confronti delle forze che la compongono. Scelte concordate all’inizio della consiliatura», ha detto D’Asero, a tratti visibilmente commosso.
«Spesso la figura del presidente viene percepita in secondo piano, rispetto a quella di assessore, ma – ha specificato – non è affatto così e io ho avuto l’onore di ricoprirla in chiave “istituzionale”». In questo senso, D’Asero ha sottolineato il supporto dato all’unica componente di minoranza. Un supporto con una “firma di garanzia” che ha consentito all’esponente del Pd di presentare atti che, altrimenti, con una sola firma, per regolamento, non avrebbero potuto raggiungere l’ordine del giorno.
Un’ultima riflessione D’Asero l’ha voluta fare sulla distanza dei cittadini dal Palazzo. «Il contatto politico si è perso, c’è sfiducia da parte dei cittadini», ha detto, auspicando «una loro partecipazione attiva con un confronto diretto».
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Politica
Gli astenuti affossano i referendum: il 79% dei biancavillesi è rimasto a casa
I cittadini che si sono recati ai seggi elettorali sono stati appena 3686 su 18.151 aventi diritto

QUESITI | SI | NO |
Licenziamenti illegittimi | 94,58% | 5,42% |
Lavoratori piccole imprese | 94,05% | 5,95% |
Lavoro precario | 94,08% | 5,92% |
Sicurezza sul lavoro | 91,12% | 8,88% |
Cittadinanza italiana | 65,68% | 32,32% |
Fonte: Comune di Biancavilla
Quorum non raggiunto: referendum non validi. La consultazione, nelle due giornate di domenica e lunedì, è stata affossata dal forte astensionismo. Per quanto riguarda Biancavilla, il dato ha raggiunto la vetta del 78,78%.
Soltanto 3686 biancavillesi (1755 maschi e 1931 femmine) si sono recati alle urne. Su un totale di 18.151 aventi diritto, l’affluenza si è fermata quindi al 21,22%. Biancavilla ha fatto registrare, peraltro, un astensionismo più marcato rispetto al dato regionale e a quello nazionale.
I cinque quesiti referendari, come si vede dalla tabella in alto, riguardavano i diritti dei lavoratori e la cittadinanza per gli stranieri. Tematiche fondamentali, eppure il quorum è rimasto lontano.
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