Connettiti con

L'Intervento

Le tombe di Alfio e Antonio Bruno? Secondo l’assessore sono ben curate

Pubblicato

il

incuria-su-tombe-di-alfio-e-antonio-bruno

Il post di Alessio Leotta, pubblicato nella rubrica “Detto tra blog”, dal titolo “Amministrazione smemorata: incuria sulle tombe di Alfio e Antonio Bruno”, ha suscitato la reazione dell’assessore ai Servizi cimiteriali, che, a distanza di quasi tre giorni dall’articolo, ci chiede ospitalità. Ecco, dunque, l’intervento dell’amministratore comunale, la risposta del nostro blogger e una gallery fotografica, più utile di ogni parola. Lasciamo giudicare i nostri lettori.

 

È palesemente falso quanto sostenuto dall’autore dell’articolo circa l’inesistente “stato di abbandono” e “incuria” delle tombe del poeta e scrittore futurista Antonio Bruno e del padre, lo stimato sindaco Alfio.

È assolutamente falso perché facilmente smentito dai fatti: l’area è curata, così come particolare attenzione è stata prestata al verde, con la collocazione, in modo permanente, di piante e fiori (nello specifico diverse rose), proprio nello spazio strettamente connesso alle tombe dei due illustri cittadini biancavillesi.

tombe-di-alfio-e-antonio-brunoProbabilmente in buona fede, chi ha scattato la foto ha confuso le piante con le erbacce: in realtà, trattasi di una pianta che non è ancora fiorita e che presenta ancora dei boccioli di rosa.

Ciò, quindi, potrebbe indurre in inganno anche il lettore, a meno che non si voglia imputare a fantomatiche responsabilità dell’amministrazione pure la mancata fioritura della pianta.

Per tale ragione, si invia una foto che si concentra sulla tomba di Antonio Bruno, in cui, in maniera chiara ed inequivocabile, si nota la cura e l’attenzione del verde, che, certamente, non sono sinonimi di “abbandono” e “incuria”.

Cionondimeno, l’amministrazione comunale proseguirà nella sua azione di conoscenza e di diffusione del patrimonio culturale dei due illustri cittadini, come peraltro già avviato con l’acquisizione del Fondo di Antonio Bruno, custodito presso la biblioteca comunale e disponibile per la consultazione.

Giusi Mursia

Assessore ai Servizi cimiteriali


L’incuria delle due tombe non è un’opinione, ma un fatto

Leggendo le osservazioni dell’assessore Mursia ho provato ilarità e imbarazzo. Fa ridere che un amministratore tenti goffamente di negare ciò che è evidente al resto del genere umano. È imbarazzante che un amministratore tenti di capovolgere la verità sotto gli occhi di tutti, anziché correggerla.

Che le tombe di Alfio e Antonio Bruno siano lasciate in condizioni di abbandono è un fatto. Non c’è nulla da dibattere, non ci possono essere punti di vista. C’è da agire ed intervenire, se l’amministrazione comunale vuole essere definita sensibile.

L’assessora non ha compreso che il problema non è la fioritura delle rose: non riduciamo tutto ad una questione di botanica!

Le tombe, come peraltro già denunciato l’anno scorso sempre su queste pagine, sono abbandonate perché i marmi sono rotti e sporchi, mai nessuno del Comune ha provveduto alla pulizia, le erbacce crescono tra le fessure dei marmi, non c’è un’illuminazione adeguata. E poi, in ultimo, vi pare quello un verde curato e degno di attorniare le tombe del più grande sindaco che abbia mai avuto Biancavilla e dell’esponente massimo del futurismo siciliano? Talmente il verde è inadeguato e non curato che fa da ostacolo, pure visivo. Una barriera frontale, soprattutto sulla tomba del sindaco defeliciano.

Ma come si fa a non vedere tutto questo? La responsabilità dell’amministrazione comunale non è fantomatica ma lampante. Le migliori repliche alle critiche sono le azioni, non inutili esternazioni.

Le tombe di Alfio e Antonio Bruno sono in uno stato di incuria. Punto. Non è un’opinione, ma una triste realtà. Che l’assessore ai Servizi cimiteriali la neghi, è ancora più grave: è un’offesa all’intelligenza. Aiuto la Mursia non con una sola foto, ma con una carrellata di immagini sulle due tombe, che ho scattato il 2 novembre e che documentano né più né meno ciò che ho denunciato. Giudicate voi.

Alessio Leotta


GALLERY


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità
4 Commenti

4 Commenti

  1. vincenzo

    3 Dicembre 2015 at 19:54

    ma davvero sta tizia cerca di controbattere? le rose?ma le erbacce che spuntano fuori dalle fessure tra una lastra e l’altra non le vede davvero??ma a questa qui chi l’ha seduta nel posto che ricopre?…ma non lo capisce che le danno il compito di rispondere a questi articoli solo per farle fare brutta figura e risparmiarsela loro??senza parole

  2. antonio

    8 Novembre 2015 at 13:43

    Di fronte alle foto, ciò che dice l’assessore appare quantomeno ridicolo. Mi chiedo secondo quali requisiti è stata scelta per ricoprire il ruolo.

  3. Vincenzo Russo

    7 Novembre 2015 at 16:08

    Date all’assessore un binocolo, così vede lo stato di incuria. Ci vuole coraggio a dare certe risposte.

  4. Cinzia Fichera

    7 Novembre 2015 at 16:07

    Per caso questo assessore è quello dei selfie con la fascia tricolore? Se è così, tutto si spiega.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

L'Intervento

Il consigliere Alfio Distefano: «Resta il degrado in piazza Martiri d’Ungheria»

Lettera in redazione dell’esponente del Pd con replica dell’assessore al Verde pubblico, Vincenzo Mignemi

Pubblicato

il

Egregio direttore

A distanza di 3 anni le ripropongo le foto del degrado di piazza Martiri d’Ungheria. Le ricordo che già 3 anni fa, il sindaco, contattato dalla sua redazione, ci dava una risposta, accusando me di essere un ipocrita, solo perché chiedevo decoro ad un quartiere dimenticato.

Ebbene sì, a distanza di 3 lunghi anni nulla è cambiato, le giostrine per i bimbi non hanno subito nessun intervento, le erbacce continuano ad essere sempre presenti. Inoltre, noto e fotografo cumuli di materiale edile che non sono altro che pezzi di muretto della stessa villetta, messi a “stagionare” da 36 mesi, come qualche famoso formaggio. Ancora una volta il tempo ha dato risposte alle menzogne.

Il degrado di Biancavilla, purtroppo, è presente in tutti i quartieri, frutto di una fallimentare gestione Bonanno. Nonostante l’aumento delle tasse e parlo delle ultime (Tari e servizio idrico), la carissima amministrazione non riesce a gestire e a garantire servizi efficienti per i cittadini.

Adesso come al solito attendo la risposta che come nelle favole di sicuro sarà con un lieto fine. Il problema è che di lieti fine, in questi anni, ne ho visti veramente pochi, purtroppo.

ALFIO DISTEFANO, Consigliere Comunale Pd


Il Comune replica: «Accuse sbrigative»

Spiace che il consigliere Distefano punti il dito e accusi sbrigativamente l’amministrazione del degrado di Piazza Martiri d’Ungheria. Quella piazza è curata e pulita, nonostante si presenti in pessimo stato.

Gli incivili, purtroppo, sono sempre in agguato e contro di loro è difficile fare qualcosa. Lo scorso anno, vale la pena ricordare, l’amministrazione ha fatto un intervento in quell’area, ripristinando i muretti. È già in programma un intervento per il ripristino del parco giochi.

VINCENZO MIGNEMI, Assessore al Verde pubblico

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continua a leggere

I più letti

Nel rispetto dei lettori e a garanzia della propria indipendenza, questa testata giornalistica non chiede e rifiuta finanziamenti, contributi, sponsorizzazioni, patrocini onerosi da parte del Comune di Biancavilla, di forze politiche e soggetti locali con ruoli di rappresentanza istituzionale o ad essi riconducibili.