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Lettera di Papa Francesco recapitata al monastero “S. Chiara” di Biancavilla

Dal Vaticano missiva indirizzata a suor Cristiana Scandura, elogiata per la sua sensibilità

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«Cara sorella…». La carta intestata è quella del Vaticano. La firma è quella di Francesco. Sì, proprio lui. Papa Bergoglio ha scritto una lettera, indirizzandola al monastero “Santa Chiara” di Biancavilla. La destinataria della missiva è suor Cristiana Scandura (da 31 anni in monastero), in risposta ad una sua lettera inviata al pontefice.

Il Papa ringrazia la suora per avergli «fatto conoscere tanti aspetti del suo servizio ai carcerati». Un «grazie per la sua testimonianza e la sua sensibilità».

Il riferimento è ad un video messaggio realizzato da suor Cristiana per i detenuti e per i cappellani delle carceri italiane.

Papa Francesco ha esortato suor Cristiana a proseguire «con coraggio e creatività, a compiere quest’opera di misericordia, facendo sentire l’amore e la tenerezza di Dio alle persone che servirà».

«Conservi sempre –prosegue la lettera– la gioia, che è un dono prezioso di Dio, contagiando gli altri!».

«Io Le garantisco –conclude Papa Francesco– la mia vicinanza spirituale e, invocando la protezione della Madonna, dei Santi Angeli e di San Giuseppe, di cuore benedico Lei, le Sue consorelle e tutte le persone che Le sono care. Per favore, continui a pregare per me». La lettera si conclude con un «fraternamente, Francesco».  

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Chiesa

L’Arciconfraternita dell’Annunziata si rinnova: Alfredo Laudani governatore

La congregazione esce così dal commissarimento, sancendo il definitivo passaggio generazionale

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Diversi anni di commissariamento. Adesso, le regolari elezioni delle cariche interne. L’Arciconfraternita dell’Annunziata di Biancavilla – tra le più antiche congregazioni religiose del nostro paese – ha una nuova amministrazione, sotto la guida spirituale del parroco, padre Giosuè Messina.

Il nuovo governatore eletto dall’assemblea è Alfredo Laudani. Al suo fianco, tra i consiglieri (ognuno con una propria mansione), figurano Salvatore Patti, Antonino Pappalardo, Antonio Sergi e Davide Sangiorgio. Si attende adesso la formale approvazione da parte dell’arcivescovo di Catania, mons. Luigi Renna.

La confraternita biancavillese, che conta circa 40 iscritti effettivi, su decisione del vescovo era stata commissariata per consentire una riorganizzazione e un riordino dei bilanci. Una fase guidata prima dall’allora parroco, padre Antonino Tomasello, e poi dall’avv. Dino Laudani. Di fatto, questa nuova amministrazione sancisce un passaggio generazionale, come accaduto già in altre realtà confraternali biancavillesi.

Fondata nel 1636, l’Arciconfraternita dell’Annunziata era composta per tradizione da operai. In anni più recenti si sono aggiunti, però, giovani volontari provenienti da altri ambiti lavorativi. I loro abiti si riconoscono per il sacco bianco, il cingolo bianco, lo stemma raffigurante l’Annunciazione e la mozzetta celeste in onore della Madonna.

Nella sera dei “Misteri” del Venerdì santo, ai confrati dell’Annunziata spetta portare il fercolo dell’Ecce Homo. La statua risalente all’inizio del 1700 fu realizzata dal biancavillese Placido Portale: una figura drammatica e pietosa, soprattutto nel viso, che risente delle influenze spagnole.

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