Chiesa
Lettera di Papa Francesco recapitata al monastero “S. Chiara” di Biancavilla
Dal Vaticano missiva indirizzata a suor Cristiana Scandura, elogiata per la sua sensibilità

«Cara sorella…». La carta intestata è quella del Vaticano. La firma è quella di Francesco. Sì, proprio lui. Papa Bergoglio ha scritto una lettera, indirizzandola al monastero “Santa Chiara” di Biancavilla. La destinataria della missiva è suor Cristiana Scandura (da 31 anni in monastero), in risposta ad una sua lettera inviata al pontefice.
Il Papa ringrazia la suora per avergli «fatto conoscere tanti aspetti del suo servizio ai carcerati». Un «grazie per la sua testimonianza e la sua sensibilità».
Il riferimento è ad un video messaggio realizzato da suor Cristiana per i detenuti e per i cappellani delle carceri italiane.
Papa Francesco ha esortato suor Cristiana a proseguire «con coraggio e creatività, a compiere quest’opera di misericordia, facendo sentire l’amore e la tenerezza di Dio alle persone che servirà».
«Conservi sempre –prosegue la lettera– la gioia, che è un dono prezioso di Dio, contagiando gli altri!».
«Io Le garantisco –conclude Papa Francesco– la mia vicinanza spirituale e, invocando la protezione della Madonna, dei Santi Angeli e di San Giuseppe, di cuore benedico Lei, le Sue consorelle e tutte le persone che Le sono care. Per favore, continui a pregare per me». La lettera si conclude con un «fraternamente, Francesco».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Chiesa
Video-lettera al sindaco dall’oratorio Don Bosco: «Ti affidiamo i nostri sogni»
Amore e speranza per la città, Bonanno: «Il mio impegno perché ognuno sia orgolgioso di Biancavilla»

«Caro sindaco, chi ti scrive siamo noi, i piccoli della parrocchia Annunziata…». Una video-lettera indirizzata al primo cittadino di Biancavilla, Antonio Bonanno, al termine delle attività dell’oratorio inclusivo “Tu X Tutti”. L’hanno scritta i ragazzini dell’oratorio “Don Bosco” dopo tre settimane di incontri (aperti anche ai diversamente abili), laboratori nei quartieri, gite in montagna e al mare. Tutte le attività hanno ruotato attorno al tema centrale del “prendersi cura degli altri”.
E proprio queste riflessioni hanno portato i giovanissimi dell’oratorio a scrivere al sindaco per «raccontare la loro esperienza per le strade» di Biancavilla: «Tu Biancavilla la conosci bene, si sa, o non saresti Sindaco, ma possiamo dirti che per noi è stata una vera scoperta, anzi una riscoperta».
«Avere cura di ciò che ci sta attorno non è solo rispettare il creato e quanto ci è stato donato da Dio ma è anche conoscere questo splendido regalo e soprattutto imparare ad amarlo e a custodirlo», sottolineano i piccoli dell’oratorio.
E proseguono: «Biancavilla è una realtà che cresce come facciamo noi, con noi, ed è per questo che ci siamo finti degli esperti architetti e con l’aiuto di animatori ed educatori abbiamo immaginato un belvedere nuovo come simbolo della nostra città del futuro, pulita e a portata di tutti».
Lo sguardo al futuro
Da qui, lo sguardo rivolto al futuro: «Vogliamo una Biancavilla organizzata, ma soprattutto valorizzata, perché in fondo non possiamo solo essere influencer criticoni e senza sogni. Forse tra noi, piccoli cittadini che crescono, ci sono già dei futuri medici, avvocati e, perché no, prossimi sindaci e assessori. Non vogliamo crescere in un mondo che non ci appartiene ma, al contrario, vogliamo appartenere a questo mondo, ed è per questo che ci rivogliamo a te, caro Sindaco: per affidarti i nostri sogni, le nostre speranze e soprattutto i nostri progetti».
Già, la speranza dei piccoli cittadini di Biancavilla: «Abbiamo in mente una Biancavilla speciale, accogliente e bella, così come l’hanno trovata i nostri antenati quando l’hanno fondata. Se l’hanno chiamata Callìcari, “bella contrada”, ci sarà un motivo. Ecco, caro Sindaco, siamo ai saluti. Visto che tu hai le chiavi della nostra città e hai tante responsabilità nei nostri confronti vogliamo proporti un accordo: tu ci prometti che ti prenderai cura dei nostri alberi, delle nostre panchine, delle nostre strade, ma anche dei nostri anziani e delle nostre mamme, e noi faremo in modo che nella Biancavilla che erediteranno i tuoi figli ci sarà sempre un posto per chi vorrà renderla sostenibile e sicura, diventando proprio noi i suoi angeli custodi. Abbi cura di tutti noi! Con affetto, i tuoi piccoli grandi concittadini».
Bonanno: «Darò il mio impegno massimo»
L’appello dei piccoli dell’oratorio è stato subito accolto dal sindaco Antonio Bonanno, che ha definito la testimonianza “bellissima” e si è emozionato, apprezzando la loro «autentica volontà di essere cittadini attivi di Biancavilla, sempre propositivi e mai brontoloni».
E ha garantito: «Accetto con gioia di rinnovare, come mi chiedete, il mio impegno per la cura di strade, piazze e alberi e per i nostri anziani, le nostre mamme e i nostri piccoli. Darò il mio massimo, ragazzi cari, affinché ciascuno di voi possa essere orgoglioso di vivere in questa città. Grazie, ragazzi. Contate sempre su di me».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-
Cronaca2 settimane fa
“Ultimo atto”, ecco gli affari del clan di Biancavilla nel racconto dei pentiti
-
Cronaca2 mesi fa
Biancavilla piange Vincenzo Tomasello: una vita spezzata ad appena 20 anni
-
Cronaca6 giorni fa
Pellegriti: «Collaboro con la giustizia per dare un futuro ai miei figli…»
-
Biancavilla2 settimane fa
Operazione “Ultimo atto” con 13 indagati: blitz notturno dei carabinieri