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Cagnolina legata ad una catena in fondo ad un pozzo di Biancavilla
Mobilitati la comunità “Sentiero speranza”, l’associazione “Dammi la zampa” e i vigili del fuoco


Una cagnolina legata e lasciata in fondo ad un pozzo. In zona “Croce al vallone”, a Biancavilla, è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Adrano per mettere in salvo il povero animale.
L’episodio è stato reso noto dai volontari dell’associazione di volontariato “Dammi la zampa”, che a Biancavilla si occupa dei randagi in un proprio rifugio e della loro sterilizzazione.
La bestiola si trovava all’interno del pozzo, profondo circa 6 metri: era legata ad una catena e mostrava segni di malnutrizione. Difficile capire da quanto tempo si trovasse in quelle condizioni.
I primi a cercare di tirare fuori il cane sono stati i ragazzi della comunità “Sentiero speranza”. «La passeggiata di alcuni utenti della nostra comunità –sottolinea la dott. Maria Teresa Furnari– è stata la fortuna del cane. Udito il suo pianto è stata allertata l’associazione».
Dato l’allarme, sono intervenuti poi i vigili del fuoco. Il loro intervento ha consentito di recuperare l’animale e consegnarlo all’associazione, che se ne è presa subito cura.
«Ecco dove arriva l’inciviltà umana, non solo l’abbandono ma anche la condanna a morte». È stato l’amaro commento dei volontari di “Dammi la zampa” sulla propria pagina Facebook.
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A Biancavilla prevista una “casa di comunità” tra le 29 che realizzerà l’Asp
Rappresentano il fulcro della nuova rete territoriale che fornirà un’assistenza sanitaria 24 ore su 24


La Direzione strategica dell’ASP di Catania ha approvato, in linea tecnica e in linea amministrativa, i progetti di fattibilità tecnico-economica di 29 Case di Comunità e di 10 Ospedali di Comunità. L’importo complessivo degli interventi è di poco inferiore a 71 milioni di euro, di cui 66 milioni circa da finanziamento Pnrr e 5 milioni da bilancio aziendale. Una delle case di comunità è prevista a Biancavilla.
Le Case di Comunità sono il fulcro della nuova rete territoriale al quale il cittadino può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e sociosanitaria. In tali strutture, i cittadini potranno trovare assistenza 24 ore su 24, ogni giorno della settimana, con un’ampia offerta.
I servizi riguardano: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali interni, infermieri di famiglia e comunità, altri professionisti sanitari, supportati da adeguata strumentazione tecnologica e diagnostica di base (ecografo, elettrocardiografo, spirometro, ecc.).
Le Case di Comunità si distinguono in Hub e Spoke, alla luce delle caratteristiche orografiche e demografiche del territorio, al fine di favorire la capillarità dei servizi e maggiore equità di accesso, in particolare nelle aree interne e rurali.
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