Scuola
Alla “Luigi Sturzo” lezione online da medaglia d’oro con Antonella Palmisano
Gli alunni hanno interagito anche con le atlete paralimpiche Assunta Legnante e Francesca Cipelli

Lezione interattiva alla scuola media “Luigi Sturzo” di Biancavilla sul tema “Sport e Olimpiadi: binomio d’Oro – Valori ed inclusione”. Una lezione in diretta streaming trasmessa dalla pagina Facebook della Federazione Italiana di Atletica leggera (Fidal).
L’incontro-dibattito ha voluto offrire un approfondimento culturale attraverso un excursus della storia delle Olimpiadi e soprattutto del ruolo e dell’importanza della donna, dalle antiche alle moderne olimpiadi fino ai nostri giorni.
L’evento ha coinvolto un’atleta olimpica, Antonella Palmisano, medaglia d’oro della marcia 20 Km femminile a Tokyo 2020, e due atlete paralimpiche, Assunta Legnante e Francesca Cipelli. Legnante è stata campionessa europea e primatista nazionale indoor del getto del peso nonché due volte campionessa paralimpica e detentrice del record mondiale di categoria per il getto del peso. Cipelli ha conquistato il primato italiano dell’atletica paralimpica nella specialità del salto in lungo.
Gli alunni delle classi terze hanno avuto modo di interagire virtualmente, ponendo domande in tempo reale sull’esperienza degli atleti coinvolti. Dal dibattito è emerso, suscitando tanto interesse, il “concetto di normalità e diversità”. Diversità intesa come l’essenza di ciascun individuo e che costituisce, di fatto, la sua… normalità.
Presenti all’incontro i docenti di educazione fisica Dovì, Sapienza e Bonanno, che hanno coordinato la partecipazione all’evento. Con loro il dirigente scolastico Concettina Rita Drago, che ha espresso tanta soddisfazione. Ed ha auspicato che lo sport rappresenti sempre di più il veicolo di inclusione sociale.

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Fuori città
Il monachesimo e San Placido, lezione di Filadelfio Grasso ad alunni modenesi
Via meet, incontro dello studioso con le quinte classi della scuola “Cavedoni” di Levizzano Rangone

Lezione, nella scuola “C. Cavedoni” di Levizzano Rangone, in provincia di Modena, sul monachesimo in Occidente, su San Benedetto da Norcia e su San Placido. A tenerla in collegamento via meet è stato Filadelfio Grasso del circolo “San Placido” di Biancavilla.
Collaboratore di Biancavilla Oggi e studioso di storia e tradizioni locali, Grasso è stato invitato a parlare agli alunni di quinta elementare dall’insegnante Giuseppe Gugliuzzo, anche lui biancavillese e altro nostro apprezzato collaboratore.
Il grande contributo del monachesimo in Italia e in Europa, l’ordine sociale distrutto dai barbari, l’apporto dato alla cultura con la nascita delle biblioteche presso i monasteri. Sono alcuni argomenti trattati da Grasso. Lo studioso si è poi soffermato pure sulla figura di San Placido, discepolo di San Benedetto e patrono di Biancavilla, che subì il martirio a Messina, secondo la tradizione.
Una lezione ricca di spunti, una storia ricca di fascino. Suscitato l’interesse dei piccoli studenti, che hanno posto diverse domande a Grasso sul monachesimo occidentale e sulla devozione di San Placido alle pendici dell’Etna. Copia del libro di Filadelfio Grasso sul patrono di Biancavilla sarà donata alla biblioteca della scuola modenese.
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Istituzioni
Il cattolico antifascista finito nei lager: Biancavilla ricorda Gerardo Sangiorgio
Giornata della memoria: reso omaggio al biancavillese sopravvissuto ai campi di sterminio

Nella “Giornata della memoria”, Biancavilla ha ricordato la figura di Gerardo Sangiorgio, il biancavillese, cattolico e antifascista, mandato nei lager all’indomani dell’Armistizio perché rifiutò di giurare fedeltà alla Repubblica di Salò. E da lì tornò con una disumana esperienza, ma dedicando la sua vita di insegnante alla promozione dei valori di libertà e fratellanza.
Davanti al busto a lui dedicato nel cortile di Villa delle Favare, sono stati i ragazzi del plesso “Guglielmo Marconi” a deporre un canestro floreale. Presente anche la figlia di Sangiorgio, Rita. Anche la scuola “Luigi Sturzo” ha celebrato la figura di Sangiorgio.
Nei loro interventi, il vice sindaco Martina Salvà, l’assessore all’Istruzione Vincenzo Randazzo e il presidente del Consiglio Comunale, Luigi D’Asero, hanno sottolineato l’importanza di coinvolgere le nuove generazioni nella lotta all’odio e all’indifferenza: «È necessario costruire insieme il bene comune perché quelle atrocità non abbiano più a ripetersi».
In aula magna, ospitato un incontro con gli interventi degli studiosi Placido Antonio Sangiorgio, figlio di Gerardo, Salvatore Borzì e Giuseppe Tomasello. Saluti iniziali della dirigente Concetta Drago.
Nel “Giardino dei Giusti’ dell’Istituto comprensivo “Antonio Bruno”, infine, i giovani studenti hanno deposto una cesta di fiori. La cerimonia è stata preceduta dalla lettura di alcuni passaggi significativi di “Se questo è un uomo”, il libro-testimonianza di Primo Levi.
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