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Vive a Biancavilla dal 1997, ottiene cittadinanza italiana da Mattarella

Esempio di integrazione: Besnik “Roberto” Doja ha giurato davanti al sindaco Antonio Bonanno

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Vive e lavora a Biancavilla ormai da 24 anni. È sposato e padre di due figli. Un cittadino straniero, originario dell’Albania, che nella nostra comunità si è ben integrato. Al punto che adesso, Besnik Doja, 55 anni, noto come “Roberto”, ha ottenuto la cittadinanza italiana. La sua richiesta ha ricevuto il via libera con un decreto del Presidente della Repubblica.

Lo ha fatto prestando giuramento davanti al sindaco Antonio Bonanno e all’ufficiale di Stato civile, Anna Maria De Masi. La procedura vuole che sia recitata la formula prevista dall’ordinamento: “Giuro di essere fedele alla Repubblica italiana e al suo capo e di osservare lealmente le leggi dello Stato”.

«Siamo ben felici di assegnargli, a nome dello Stato, la cittadinanza italiana. È quanto di più bello si possa fare –ha detto il sindaco Bonanno– per uno straniero che sa integrarsi con la propria comunità. Una conquista meritatissima che assume un valore ancor più significativo nell’anno dei trionfi olimpici di tanti atleti italiani nati all’estero».

Al neo cittadino italiano, Bonanno ha donato una copia della Costituzione Italiana e la novella “San Placido” di Federico De Roberto, pubblicato da Nero su Bianco Edizioni.

«A nome di tutta la città gli ho ribadito la stima per quanti – in una logica di condivisione – condividono i valori della nostra Repubblica e vivono in pace e in maniera laboriosa nel nostro territorio».

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Politica

Segreteria Pd, l’elezione contestata: ricorso rigettato, in attesa di altri due

Il partito resta dilaniato su Vincenzo Cantarella, il gruppo antagonista ribadisce: «Irregolarità»

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La Commissione di Garanzia del Partito democratico di Catania ha stabilito la regolare elezione di Vincenzo Cantarella alla guida della sezione di Biancavilla. L’organismo ha respinto così il ricorso presentato da un’ala del partito, che aveva definito «una farsa» l’esito di quella elezione. I retroscena della vicenda erano stati svelati e raccontati da Biancavilla Oggi, dopo le dimissioni di Giuseppe Pappalardo, di cui Cantarella è diretta prosecuzione.

La decisione della commissione provinciale di garanzia è stata resa nota, ora, dallo stesso Cantarella. «Per mia onestà intellettuale – evidenzia lui – comunico che, gli stessi iscritti, non contenti, hanno trasmesso un nuovo ricorso, questa volta alla commissione regionale e nazionale Pd, contro la suindicata-circostanziata recente decisione, della uguale commissione di garanzia provinciale. E non paghi, forse alla fine nel 2025, faranno ricorso pure alla Commissione europea per i “diritti umani”».

Da parte sua, il gruppo antagonista, in una nota firmata “Democratici per Biancavilla”, ribadisce le irregolarità sul nuovo segretario, chiedendo una nuova elezione all’insegna dell’unità. «Restiamo fiduciosi – specificano – che i nuovi ricorsi presentati ai livelli superiori offriranno un’analisi più approfondita e soprattutto imparziale delle irregolarità segnalate». E aggiungono: «Proprio per garantire una partecipazione responsabile e trasparente chiediamo che l’elezione del segretario venga rivista, così che tutti gli iscritti possano riconoscersi pienamente nelle istituzioni del nostro partito».

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