Chiesa
Padre Verzì: «Il 5 giugno inaugureremo la nuova chiesa del Ss. Salvatore»
I lavori si avviano verso l’ultimazione, il parroco ha dato l’annuncio durante la messa domenicale


«Si spalancheranno le porte e sarà il nuovo. E torneranno a suonare le campane». Con queste parole, padre Salvatore Verzì annuncia l’imminente inaugurazione della nuova chiesa di San Salvatore. Il parroco ha comunicato durante la messa domenicale che la consacrazione dell’edificio avverrà sabato 5 giugno.
Poco più di tre anni dalla posa della prima pietra, avvenuta alla presenza dell’arcivescovo Salvatore Gristina. Lo stesso che ha voluto mettere la sua berretta dentro il primo “mattone” marmoreo. All’interno assieme all’atto di fondazione con le firme dei rappresentanti parrocchiali, diocesani ed istituzionali.
Mancano gli ultimi ritocchi per poi dichiarare i lavori effettivamente ultimati. Il progetto dell’edificio sacro, realizzato su finanziamento della Cei e la compartecipazione del Comune, è dell’ingegnere Maurizio Erbicella.
Il progettista ha tracciato linee moderne e forme architettoniche semplici per la nuova costruzione, affiancata all’attuala chiesa, con «il compito di contrapporre al caos urbano circostante l’idea dell’ordine».
Secondo Erbicella, «la nuova chiesa è stata pensata come un marcatore paesaggistico della presenza ecclesiale, ben riconoscibile per chi transita, riferimento simbolico non solo per gli abitanti del quartiere».
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Chiesa
L’ultimo saluto a padre Nicoletti, il vescovo: «Una persona mite e umile»
Addio al prete morto in sagrestia, mons. Renna: «Ogni presbitero desidera andarsene così»


Una folla commossa e raccolta, ancora quasi incredula, ha accolto la salma di padre Salvatore Nicoletti nella chiesa “Sacro Cuore”. Un ultimo saluto, alla presenza del vescovo di Catania, Luigi Renna, e dall’emerito Salvatore Gristina.
«La sua vita è stata un dono», ha detto Renna, ricordando il sacerdote, morto a 79 anni, nella chiesa dell’Idria, in sagrestia, colto da malore dopo avere celebrato la messa per la comunità neocatecumenale.
«Siamo stati colti impreparati dalla notizia – ha specificato il vescovo – ma anche consapevoli che le circostanze della sua morte sono la situazione più autentica che un cristiano presbitero possa desiderare». E ancora: «La sua morte, che preferisco chiamarla “transito”, è un prolungamento della eucarestia».
Nella sua omelia, Renna ha ricordato l’impegno e la figura di padre Nicoletti, per 37 anni alla guida della parrocchia dell’Idria: «Il suo è stato un impegno umile e costante. La mitezza e l’umiltà di cuore l’hanno reso una persona amabile e semplice verso tutti. È stato una guida di comunità e sacerdote sempre disponibile».
Alla celebrazione, anche il vicario generale, Salvatore Genchi, oltre al clero biancavillese e altri confratelli provenienti da tutta la diocesi. Con fascia tricolore, in rappresentanza della città, il sindaco Antonio Bonanno, a fianco al presidente del Consiglio Comunale, Fabrizio Portale.
Dai parrocchiani dell’Idria a quelli del “Sacro Cuore” (la chiesa in cui ha maturato la sua vocazione), ognuno con un proprio pensiero legato a padre Nicoletti.
Non è mancato il saluto di Gristina: «Padre Salvatore è un dono del Signore. Con la sua umanità e il ministero esercitato. E noi qui presenti siamo la prova di questo dono del Signore alla comunità di Biancavilla e alla Chiesa di Catania. Ringraziamo Padre Nicoletti per ciò che ci ha donato, conserviamo il suo ricordo e facciamo in modo che questi ricordi diano frutto. Sin dal mio arrivo, mi ha colpito la schiettezza di padre Nicoletti e anche nelle difficoltà non è mai mancata la comunione».


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