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Sicilia, in crescita le startup che usano i Big Data: ecco cosa sono

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Gli ultimi report parlano chiaro: la nostra regione è tra le più densamente abitate per quanto riguarda le startup. Se non sapete cosa sono proviamo a spiegarvelo qui.

Una realtà stabile, in crescita ma che manca ancora di quel sostegno economico e politico da parte di Regioni e Comuni che è fondamentale per il salto di qualità definitivo. Stiamo parlando dell’universo startup siciliane, un vero e proprio marchio di fabbrica al pari della cassata, dell’arancino o della pasta di mandorla.

Ebbene sì, perché tra le startup italiane di maggior successo ci sono proprio due nomi siciliani, la Green Rail e Pharmapp. «La verità è che se il capitale umano, i founder o il team per intenderci sono siciliani, non è siciliano l’ecosistema innovativo che gli ha permesso di crescere. Advisoring qualificato, Business Angels per finanziare le prime fasi di sviluppo del servizio o del prodotto innovativo, prospect commerciali e fondi di VC per sostenersi finanziariamente nelle fasi di early stage e growth sono extra regionali». A dirlo è Paola Di Rosa, avvocata palermitana nonché financial innovation & fintech Lumsa e docente a contratto del Master in International Business Università Cattolica a Catania. Un nome che è annoverato tra le 150 donne che stanno cambiando e innovando l’Italia.

Guardando i numeri, infatti, la Sicilia rimane nella top ten delle regioni per distribuzione di imprese innovative. I dati, compresi tra quarto trimestre 2010 e quarto trimestre 2020, parlano di 35 nuove realtà, per un totale di 549 startup. Lontanissima la Lombardia, con oltre 3 mila realtà attive, mentre la Sicilia compete con Piemonte (dove sono 659 le startup registrate) e Toscana (dove sono invece 546). I settori ad andare forte, qui nel meridione, sono i digital services & ICT, i biotech e healtcare fino ad arrivare al Big Data tech.

Infatti, l’utilizzo dei Big Data è il vero futuro di ogni settore, da quello dell’economia alla medicina, passando per il gioco online e l’istruzione. Per capire meglio il potenziale di questo segmento facciamo però un passo indietro: cosa sono i Big Data? Si tratta di archivi informatici di dati, che contengono il dna di qualsiasi utente. Sono loro il petrolio del domani, infatti l’economia basata sullo studio del consumatore si basa su questi grandi database. Legata ai Big Data e la tecnologia del machine learning, ovvero uno studio che consente di prevedere il comportamento degli utenti e allo stesso tempo di potenziare tutti gli aspetti che aumentano il grado di interazione e fidelizzazione dei clienti. Una tecnologia e una strategia che può essere usata in diversi campi. E in Sicilia lo sanno  bene.

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Obesità in Italia: dati allarmanti e strategie per la prevenzione

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I dati parlano chiaro: in Italia, più di 25 milioni di persone sono affette da obesità. Questo significa che il 47,6% degli adulti è in sovrappeso (36,1%) o obeso (11,5%), mentre tra i bambini e i ragazzi dai 3 ai 17 anni, il 26,3%, circa 2,2 milioni, risulta avere problemi di peso. Questi sono i dati allarmanti forniti dal Rapporto Barometro dell’Obesità in Italia, elaborato dalla Fondazione IBDO insieme a Istat, Coresearch, Bhave e Novo Nordisk.

Uno degli aspetti più preoccupanti è che molti italiani non percepiscono il proprio peso come un problema: il 54,6% degli adulti obesi ritiene di essere normopeso. Secondo Antonluca Matarazzo, Amministratore Delegato della Fondazione Valter Longo, l’obesità è ormai una patologia cronica con gravi implicazioni sanitarie, sociali ed economiche. Le proiezioni per il 2035 mostrano un rischio crescente, definendo questa condizione una vera e propria “pandemia da sovrappeso”. Infatti, il World Obesity Atlas 2023 prevede un notevole aumento dell’obesità in Italia, che dovrebbe passare dall’11,5% al 31% tra gli adulti entro il 2035, con una crescita annua del 2%. Anche tra i bambini si stima un incremento del 2,1% ogni anno.

Come prevenire l’obesità con una dieta sana

Per prevenire l’obesità è necessario gestire la propria dieta con un approccio consapevole, questo vale per tutti ma in particolar modo per coloro che hanno uno stile di vita frenetico. Per chi ha poco tempo da dedicare alla cucina, la pianificazione è fondamentale. È utile iniziare con una lista della spesa settimanale che comprenda alimenti freschi e nutrienti, come frutta, verdura, legumi, cereali integrali, pesce e carni magre. Si consiglia di preferire alimenti semplici da preparare, come insalate prelavate, verdure surgelate già pronte o legumi in scatola senza conservanti. Questi alimenti richiedono poca o nessuna preparazione, ma garantiscono un apporto nutrizionale bilanciato.

Quando invece capita di non avere molto in casa e si decide di ordinare cibo da asporto, è importante fare scelte salutari per mantenere una dieta equilibrata. Il consiglio è quello di scegliere piatti semplici e nutrienti, come ad esempio un pollo arrosto del reparto rosticceria di supermercati come Bennet per esempio, accompagnato da verdure grigliate o insalate. È meglio evitare cibi fritti, eccessivamente elaborati o ricchi di salse e preferire condimenti leggeri, come olio extravergine di oliva e limone. Anche una pizza con impasto integrale può essere un’opzione sana se condita con verdure e proteine magre.

Anche gli spuntini giocano un ruolo importante nella prevenzione dell’obesità. In primo luogo, si consiglia di limitare il numero di spuntini fuori pasto. In secondo luogo, quando si fanno spuntini è consigliabile mangiare cibi che forniscono energia duratura senza aggiungere calorie vuote, come frutta fresca, yogurt greco, noci o barrette energetiche preparate in casa. Inoltre, per evitare il consumo impulsivo di cibi poco salutari, è utile mantenere a disposizione solo opzioni sane sia a casa che in ufficio.

Infine, è importante prestare attenzione al tempo dedicato ai pasti. Anche in situazioni di fretta, mangiare lentamente e in modo consapevole aiuta il corpo a riconoscere il senso di sazietà e a evitare di mangiare più del necessario. È preferibile evitare di consumare i pasti davanti alla TV o al computer, poiché ciò può portare a mangiare distrattamente e a ingerire porzioni più grandi senza nemmeno rendersene conto.

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