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Fornitori cinesi (e non) affidabili: ecco come trovarli (e come tenerseli)

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Un imprenditore con esperienza sa sempre che una delle prime regole è selezionare con cura i fornitori e i partner commerciali. Si tratta di uno step indispensabile, perché un errore dovuto ad una scarsa lucidità o alla superficialità potrebbe compromettere seriamente il business di qualsiasi azienda, anche la più forte.

Di questi tempi, poi, la regola in questione diventa ancor più decisiva, dato che con le attività che riaprono si è maggiormente soggetti ai rischi. La chiusura forzata e il lockdown hanno infatti messo alla prova molte attività, che oggi sono finanziariamente più sensibili ai pericoli.

Requisiti di un fornitore affidabile

Durante la fase di ricerca di un fornitore o un partner serio al quale affidarsi o affiancarsi, il web può diventare una risorsa preziosa. Ci sono infatti portali specializzati, come ad esempio iCRIBIS, che propongono servizi con lo scopo di definire lo stato di salute di aziende e persone fisiche. In altri termini, questi siti consentono di capire il grado di affidabilità dei fornitori o degli eventuali soci, richiedendo ad esempio una visura.

Naturalmente poi bisogna analizzare una serie di dati cruciali, che possono diventare degli indizi per scoprire se un fornitore è affidabile o meno. Si consiglia ad esempio di studiare il prezziario relativo ai prodotti o servizi proposti, e di valutarlo facendo una comparazione con i concorrenti, per capire se sono effettivamente in linea con le medie di mercato. E anche per avere un piccolo vantaggio in sede di negoziazione. In secondo luogo, il prezzo conta ma l’ultima parola spetta alla qualità, che include pure la reattività dei servizi di post-vendita. Infine, mai sottovalutare un aspetto fondamentale come la puntualità.

Fornitore cinese: istruzioni per l’uso

I fornitori cinesi possono diventare una ghiotta opportunità per un’azienda, soprattutto per via dei prezzi concorrenziali e dell’aumento recente della produttività, calata visto il periodo emergenziale. A patto, però, di ricordarsi che la qualità del servizio o delle materie prime non deve mai diventare accessoria, ma restare primaria.

Come riconoscere un fornitore cinese affidabile, quindi? Ad esempio valutando il parco di paesi che quel soggetto copre con le proprie esportazioni, e una buona presenza di mercati già sviluppati è un ottimo indizio a livello qualitativo. Inoltre, si suggerisce di fare sempre attenzione alle certificazioni dei prodotti e al rispetto di tutte le normative di riferimento europee. Purtroppo questo è il principale problema che affligge i produttori cinesi: secondo le stime, soltanto il 5% è in grado di applicare queste norme e di dimostrarlo. Infine, conta molto il sistema di gestione per la qualità, noto anche come QMS, dato che abbatte drasticamente la presenza di prodotti difettosi.

Concludendo, oggi più che mai serve prendersi del tempo per valutare le candidature dei fornitori e dei partner commerciali, per difendere la salute della propria azienda e del proprio marchio.

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Attualità

Obesità in Italia: dati allarmanti e strategie per la prevenzione

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I dati parlano chiaro: in Italia, più di 25 milioni di persone sono affette da obesità. Questo significa che il 47,6% degli adulti è in sovrappeso (36,1%) o obeso (11,5%), mentre tra i bambini e i ragazzi dai 3 ai 17 anni, il 26,3%, circa 2,2 milioni, risulta avere problemi di peso. Questi sono i dati allarmanti forniti dal Rapporto Barometro dell’Obesità in Italia, elaborato dalla Fondazione IBDO insieme a Istat, Coresearch, Bhave e Novo Nordisk.

Uno degli aspetti più preoccupanti è che molti italiani non percepiscono il proprio peso come un problema: il 54,6% degli adulti obesi ritiene di essere normopeso. Secondo Antonluca Matarazzo, Amministratore Delegato della Fondazione Valter Longo, l’obesità è ormai una patologia cronica con gravi implicazioni sanitarie, sociali ed economiche. Le proiezioni per il 2035 mostrano un rischio crescente, definendo questa condizione una vera e propria “pandemia da sovrappeso”. Infatti, il World Obesity Atlas 2023 prevede un notevole aumento dell’obesità in Italia, che dovrebbe passare dall’11,5% al 31% tra gli adulti entro il 2035, con una crescita annua del 2%. Anche tra i bambini si stima un incremento del 2,1% ogni anno.

Come prevenire l’obesità con una dieta sana

Per prevenire l’obesità è necessario gestire la propria dieta con un approccio consapevole, questo vale per tutti ma in particolar modo per coloro che hanno uno stile di vita frenetico. Per chi ha poco tempo da dedicare alla cucina, la pianificazione è fondamentale. È utile iniziare con una lista della spesa settimanale che comprenda alimenti freschi e nutrienti, come frutta, verdura, legumi, cereali integrali, pesce e carni magre. Si consiglia di preferire alimenti semplici da preparare, come insalate prelavate, verdure surgelate già pronte o legumi in scatola senza conservanti. Questi alimenti richiedono poca o nessuna preparazione, ma garantiscono un apporto nutrizionale bilanciato.

Quando invece capita di non avere molto in casa e si decide di ordinare cibo da asporto, è importante fare scelte salutari per mantenere una dieta equilibrata. Il consiglio è quello di scegliere piatti semplici e nutrienti, come ad esempio un pollo arrosto del reparto rosticceria di supermercati come Bennet per esempio, accompagnato da verdure grigliate o insalate. È meglio evitare cibi fritti, eccessivamente elaborati o ricchi di salse e preferire condimenti leggeri, come olio extravergine di oliva e limone. Anche una pizza con impasto integrale può essere un’opzione sana se condita con verdure e proteine magre.

Anche gli spuntini giocano un ruolo importante nella prevenzione dell’obesità. In primo luogo, si consiglia di limitare il numero di spuntini fuori pasto. In secondo luogo, quando si fanno spuntini è consigliabile mangiare cibi che forniscono energia duratura senza aggiungere calorie vuote, come frutta fresca, yogurt greco, noci o barrette energetiche preparate in casa. Inoltre, per evitare il consumo impulsivo di cibi poco salutari, è utile mantenere a disposizione solo opzioni sane sia a casa che in ufficio.

Infine, è importante prestare attenzione al tempo dedicato ai pasti. Anche in situazioni di fretta, mangiare lentamente e in modo consapevole aiuta il corpo a riconoscere il senso di sazietà e a evitare di mangiare più del necessario. È preferibile evitare di consumare i pasti davanti alla TV o al computer, poiché ciò può portare a mangiare distrattamente e a ingerire porzioni più grandi senza nemmeno rendersene conto.

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