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“Bruno”, il Tar boccia l’ordinanza Lavori pronti al via alla “Sturzo”

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Sui doppi turni scaturiti dai danni del terremoto del 6 ottobre e sulle polemiche che hanno investito fazioni di genitori degli alunni delle scuole “Bruno” e “Sturzo” di Biancavilla arriva adesso un pronunciamento della giustizia amministrativa. La terza sezione del Tar di Catania (presieduta da Daniele Burzichielli) ha annullato l’ordinanza del sindaco Antonio Bonanno con cui, a seguito dai mancati accordi delle dirigenti scolastiche dei due istituti, è stata imposta la turnazione delle classi tra mattino e pomeriggio. Erano stati dipendenti e genitori di alunni della “Bruno” a presentare ricorso, attraverso l’avv. Andrea Ingiulla.

«Il giudice amministrativo ha, in particolare, ritenuto fondate –spiega il legale– le doglianze dei ricorrenti circa l’insussistenza dei presupposti normativi per l’adozione dell’ordinanza impugnata, sottolineando che nel caso non ricorrevano in alcun modo i “gravi motivi” che minacciassero l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana, e quindi ha in pratica riconosciuto che i paventati pericoli per la sicurezza, addotti in seno all’ordinanza sindacale, costituivano un artifizio giuridico privo di fondamento giuridico e fattuale».

Il Tar etneo ha ritenuto di non pronunciarsi sugli ulteriori motivi di illegittimità addotti dai ricorrenti, poiché assorbiti dall’accoglimento del ricorso sulla scorta delle ragioni già citate.

«La sentenza –sottolinea l’avv. Ingiulla– mette finalmente la parola fine ad una vicenda che ha arrecato gravi disagi all’intera collettività biancavillese, studenti e famiglie, a causa dell’inadeguatezza delle istituzioni comunali ad affrontare con il giusto approccio una situazione di emergenza (causata dal noto evento sismico), la quale doveva essere risolta a partire dal mese di ottobre 2018 mediante la ricerca di soluzioni alternative a quelle erroneamente intraprese. L’auspicio è che, entro l’inizio del prossimo anno scolastico, le medesime istituzioni siano in grado –avverte ancora l’avv. Ingiulla– di evitare il ripetersi di tale situazione, al fine di scongiurare il pericolo che le famiglie biancavillesi siano costrette a vivere nuovamente i gravi disagi patiti durante l’anno appena trascorso».

«Intendo ribadire pubblicamente –tiene ad evidenziare ancora il legale– il mio plauso e l’apprezzamento per tutti i genitori ricorrenti, che hanno avuto il coraggio di intestarsi una battaglia di democrazia e di lotta per la legalità, nonostante le offese subite e la campagna di denigrazione messa in atto nei loro confronti, anche da parte di chi dovrebbe rappresentare l’intera collettività e perseguire il bene comune di tutti i cittadini biancavillesi. Rivolgersi al giudice per contestare un provvedimento adottato dalla pubblica amministrazione, oggi rivelatosi palesemente illegittimo, costituisce un diritto costituzionalmente tutelato che non può mai essere biasimato o messo in discussione da alcuno, specie da chi dovrebbe rappresentare le istituzioni».

La replica del sindaco Bonanno: «Nei mesi scorsi, ci siamo trovati a vivere un momento di forte tensione e contrapposizione. Era giusto prendere una decisione ed assumermi, come ho fatto, la responsabilità della scelta: per un senso di giustizia e di equità sociale. E se da una parte, non era compito dell’amministrazione comunale stabilire quale dovesse essere la turnazione degli orari – e le sentenze si rispettano e non si commentano – dall’altra abbiamo agito a tempo di record per ristrutturare gli istituti scolastici: ovvero, l’aspetto determinante della vicenda».

Certo è che l’effetto sperato dai ricorrenti deve fare i conti con il calendario. Mancano due settimane alla fine dell’anno scolastico. Di fatto, è impensabile ribaltare nuovamente i turni scolastici, riportando le classi della “Bruno” al mattino e quelle della “Sturzo” al pomeriggio. Della sentenza è chiaro che si dovrà tenere conto il prossimo anno scolastico.

Ma in coincidenza del suo deposito arriva la notizia che lunedì saranno formalmente affidati i lavori di ristrutturazione dell’edificio della “Sturzo”, inagibile per i danni della scossa sismica e per questo causa di tutti i disagi provocati agli alunni, costretti ad essere trasferiti nei locali della “Bruno” con tutte le conseguenze polemiche che ne sono derivate, fino a ricorrere al Tar.

«L’impegno profuso dall’amministrazione comunale nel corso di questi mesi, ha portato –si legge in una nota– al risultato sperato: in tempi record (dalla notte dello scorso 6 ottobre ad oggi) dopo sopralluoghi, progettazione e iter burocratici, lunedì mattina – 27 maggio – verranno consegnati i lavori di ristrutturazione della scuola “Luigi Sturzo”.

La durata dei lavori sarà di 90 giorni, quindi in assenza di lungaggini e stop l’inizio dell’anno scolastico dovrebbe avvenire con alunni della “Sturzo” nel loro edificio.

«Per il bene dei nostri figli e della nostra comunità, non ci siamo fermati un solo istante. I bambini della scuola “Luigi Sturzo” torneranno tra i banchi di scuola: torneranno nelle loro classi – spiega il sindaco Antonio Bonanno -. Questa è una notizia meravigliosa che deluderà, probabilmente, chi sino ad oggi si è divertito a remare contro ed a creare inutili tensioni. Abbiamo letteralmente abbattuto tutti i tempi legati alla lentezza della burocrazia. Questo perché abbiamo lavorato con profondo senso di responsabilità ed oggi ne raccogliamo i frutti».

Prossimi all’avvio pure le opere nei plessi scolastici “Guglielmo Marconi”, “Giovanni Verga” e “Don Bosco”, anch’essi danneggiati dal terremoto. Complessivamente il ministero dell’Istruzione ha stanziato 810mila euro. Un impegno che era stato preso dal vicepremier Luigi Di Maio, prima con un intervento telefonico durante una seduta di Consiglio Comunale, poi in un vertice a Palazzo Chigi, quindi con una visita a Biancavilla, facendo tappa al plesso “Marconi”.

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Cronaca

Sicurezza, il sindaco Antonio Bonanno chiede un incontro con il Prefetto

Interviene pure il candidato primo cittadino del Pd, Andrea Ingiulla: «La politica sia unita»

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© Foto Biancavilla Oggi

«Esprimo apprezzamento per le 22 misure di prevenzione personale disposte dalla Questura di Catania e notificate dai Carabinieri ad altrettanti soggetti resisi responsabili, in due distinte vicende, di mega risse nel centro cittadino e nell’ospedale. È un bene che, tra Daspo e avvisi orali, le autorità facciano sentire la propria presenza. Devo dire che attendevo con fiducia un provvedimento del genere. Nel frattempo, dispiace purtroppo registrare che a Biancavilla per la seconda volta un esercizio commerciale è stato preso di mira con il metodo della ‘spaccata’. Oltre a esprimere solidarietà e vicinanza al titolare del negozio, comunico sin d’ora di essermi già attivato per chiedere alla Prefettura un incontro urgente per affrontare il tema della sicurezza nel nostro territorio. La tutela dei cittadini è al primo posto delle mie priorità».

Sono le parole del sindaco Antonio Bonanno in riferimento ai provvedimenti emessi dalla Questura di Catania su due risse che si erano verificate lo scorso anno a Biancavilla. Altro riferimento di cronaca riguarda il furto con “spaccata” subita da un esercizio commerciale di viale dei Fiori.

Andrea Ingiulla: «La politica sia unita»

«Chiediamo al Prefetto di Catania la convocazione di un tavolo del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica a tutela della sicurezza delle nostre città e a supporto dei nostri commercianti che non possono vivere in una condizione di continua preoccupazione per le loro attività».

Lo dichiara il candidato sindaco del Partito Democratico, Andrea Ingiulla, intervenendo anche lui sull’ultimo episodio di furto di viale dei Fiori.

«La politica – specifica Ingiulla – deve muoversi in un’unica direzione, senza inutili contrapposizioni, non possiamo permetterci di mettere la testa sotto la sabbia e fare finta che non ci sia un oggettivo problema legato alla sicurezza della nostra comunità,  dal centro alla periferia».

«La politica – prosegue ancora il candidato alle prossime Amministrative – ha il sacrosanto dovere di assumere un’iniziativa forte e coraggiosa per affrontare il problema. Bisogna agire con fermezza perché la già provata condizione economica di aziende, piccole imprese e famiglie della nostra città non può essere messa a repentaglio da atteggiamenti di balordi e criminali che colpiscono le attività commerciali».

«Confidiamo nell’incessante quanto prezioso lavoro dei Carabinieri e delle Forze dell’Ordine – dice ancora Ingiulla – e chiediamo al Governo nazionale e al Governo regionale che possano essere intraprese azioni immediate per intensificare il personale, i mezzi e strutture adeguate a tutela delle nostre città. Per quanto mi riguarda, la nostra parte politica è sempre disponibile per un confronto con chi rappresenta le istituzioni».

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