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Chiesa

Ordinato sacerdote Giosuè Messina, all’Annunziata la sua “prima” messa

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di ALESSANDRO RAPISARDA

Ordinazione sacerdotale, nella Cattedrale di Catania, per il biancavillese Giosuè Messina, insieme ai suoi compagni di anno Ivan Incognito, Andrea Pellegrino, Filippo Maria Rapisarda e Gabriele Serafica.

A presentare, come di rito, i neo sacerdoti all’arcivescovo mons. Salvatore Gristina, è stato il rettore del seminario Giuseppe Schillaci, che ha accompagnato la loro formazione sia all’interno del seminario che come loro docente e rettore della facoltà “San Paolo”. Questa, per lui, è una delle ultime attività nella diocesi di Catania perché da pochi giorni è stato scelto da Papa Francesco nuovo Vescovo di Lamezia Terme.

In una cattedrale affollata di sacerdoti, diaconi, familiari e amici, si sono aggiunti molti altri, arrivati dalle diverse parrocchie del territorio diocesano. Molti i biancavillesi presenti dalle varie comunità parrocchiali. Presente anche il primo cittadino Antonio Bonanno. Presenti i componenti del clero biancavillese, che uno dopo l’altro hanno imposto le mani nel classico rito di ordinazione.

«Sale della terra e luce degli uomini»

«Rimanete sale della terra e luce degli uomini – ha sottolineato l’arcivescovo, rivolgendosi agli ordinandi – nel mio anniversario di sacerdozio voglio augurarvi di essere luminosi come Paolo, di annunciare instancabilmente Cristo. Certamente anche voi incontrerete difficoltà, ma non perdetevi d’animo, perché agiamo nel nome del Signore. Confidate nel Signore, siate vicini ai confratelli, siate sempre consolati dal Signore per poter consolare gli altri».

Gristina ha ricordato ai nuovi sacerdoti di essere sempre fermento della gente nelle varie realtà in cui verranno assegnati, ha citato il messaggio di Pasqua “Voi restate in città”, ricordando la difficile situazione economica che la città di Catania sta vivendo a causa del dissesto e ha ricordato le comunità colpite dal terremoto, invitando a pregare e a lavorare insieme per superare questi difficili momenti.

Il nuovo sacerdote presiederà la sua prima celebrazione eucaristica nella parrocchia dell’Annunziata di Biancavilla, quest’oggi, senza però il previsto corteo che sarebbe dovuto partire dalla chiesa del Rosario.

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Chiesa

I giovani di Biancavilla ricevuti dal vescovo: «I nostri talenti, i nostri sogni»

I ragazzi e gli animatori dell’oratorio dell’Annunziata accompagnati dal parroco, don Giosuè Messina

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Una folta rappresentanza dei giovani dell’oratorio “Don Bosco” della parrocchia Annunziata di Biancavilla ricevuti da mons. Luigi Renna al palazzo arcivescovile, a Catania. Un incontro proficuo nel quale si è parlato dei talenti e dei sogni giovanili. Non è mancato un pensiero rivolto a Giulia Cecchettin, uccisa dal suo ex fidanzato, con un’esortazione del vescovo al rispetto.

«È stato un incontro molto arricchente ed edificante per noi giovani», dice Samuele Salamone, uno degli animatori dell’oratorio “Don Bosco”. Realtà giovanile viva, che sta crescendo sempre più nel nostro territorio, promuovendo iniziative sociali, culturali e religiose.

I giovani dell’oratorio, nell’incontro con Renna, sono stati accompagnati dai loro animatori e dal parroco, don Giosuè Messina. Ad ognuno, Renna ha regalato un libro di spiritualità.

«Ci ha incoraggiati –prosegue Samuele – a sfruttare i nostri talenti per il bene nostro e degli altri. L’arcivescovo ha evidenziato che dobbiamo credere in Dio e affidarci sempre a Lui. Il rapporto di fede nasce infatti con Dio. Ma ci sono altri rapporti molto importanti, quello sentimentale, per esempio».

«È stata per noi una gioia presentare i nostri giovani e nello stesso tempo raccontare come si impegnano a vivere da buoni cristiani. D’altra parte, – sottolinea padre Giosuè Messina – l’arcivescovo non ha esitato ad incoraggiare i ragazzi e i loro educatori in questo cammino delicato ed importante. Il tema del nostro incontro è stato “I sogni degli adolescenti nella crescita cristiana”, che l’arcivescovo ha sviluppato attraverso la parabola dei talenti. Non è mancato un accenno al fatto di cronaca di queste ultime settimane, quello della cara Giulia. Il padre vescovo ha esortato a vivere bene tutte le relazioni, nel rispetto reciproco, come il Vangelo ci insegna».

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