Cultura
Prestigiosa recensione per il volume “Di cu ti dìciunu?” di Alfio Lanaia


di Alessandro Rapisarda
Un nuovo prestigioso riconoscimento per il volume d’esordio di Nero su Bianco Edizioni. Il saggio curato da Alfio Lanaia, “Di cu ti dìciunu?”, dedicato ai soprannomi di Biancavilla, è stato recensito dalla Rivista Italiana di Onomastica. L’ultimo numero ha dedicato tre pagine al libro pubblicato nel dicembre 2017 dalla casa editrice fondata e diretta da Vittorio Fiorenza.
Una recensione firmata dal direttore della rivista, Enzo Caffarelli, tra i massimi esperti italiani di onomastica, che passa in rassegna diversi soprannomi e non manca di notare: «La bella introduzione di Alfio Lanaia si sofferma sui valori sociali, culturali, simbolici dei soprannomi, di cui ricorda anche le denominazioni dialettali: nciùria a Biancavilla, peccu/pèccuru ‘difetto’ a Catania e nei dialetti etnei sud-orientali…».
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È un libro che continua ad avere un entusiastico riscontro di pubblico ed apprezzamenti per il valore scientifico-culturale. Lo studio di Lanaia, infatti, già lo scorso dicembre ha ricevuto il primo premio, per il settore etnolinguistica, al “Salva la tua lingua locale”, concorso indetto dall’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia. L’autore è stato premiato, in una cerimonia svoltasi nella sala della Protomoteca del Campidoglio, a Roma.
Adesso, la recensione sulla Rivista Italiana di Onomastica segna un’altra importante prova del rigore con cui è stata condotta la ricerca, registrando 1200 soprannomi personali e di casato, consentendo di dare un contributo – notevole ed originale – al recupero della memoria storica popolare e dell’identità culturale di Biancavilla.
«Il nostro contributo per portare in alto il nome di Biancavilla e liberarla dalla zavorra della mediocrità e dell’indifferenza –sottolinea Vittorio Fiorenza– lo diamo attraverso l’impegno culturale e l’attività editoriale con risultati tangibili. Siamo in prima linea, non da ora, per fare emergere “l’altra Biancavilla”. Ma con un lavoro silenzioso e faticoso, basato esclusivamente sulle nostre forze, ripetutamente ripagato da apprezzamenti autorevoli e competenti. “Nero su Bianco”, che ha già dato alle stampe cinque volumi, proseguirà su questa strada: siamo già al lavoro per altre pubblicazioni».
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Cultura
“Nicolò”, il film realizzato dal Cgs Life di Biancavilla sul santo eremita
Il lungometraggio, diretto da Armando Bellocchi, proiettato al Palazzo dei Congressi di Taormina


Si intitola “Nicolò” ed è stato realizzato dal Cgs Life di Biancavilla con il patrocinio della Regione Sicilia. È il lungometraggio dedicato al patrono di Adrano.
Due paesi siciliani si sono ritrovati nel nome di Nicolò Politi, nato ad Adrano nel 1117 e proclamato santo nel 1507 da Papa Giulio II. I cittadini di Adrano e Alcara Li Fusi, assieme ai rispettivi sindaci e ai vescovi delle due diocesi, hanno assistito all’anteprima del film. La proiezione è avvenuta a Taormina, nel Palazzo dei Congressi.
Il film è diretto da Armando Bellocchi, docente e musicista di Biancavilla. Narra della vita del santo eremita di Adrano, interpretato da Antonio Distefano, che rifiuta un matrimonio combinato dai genitori – nobile famiglia locale – per rispondere alla chiamata di Dio. Nicolò giunse nel territorio alcarese nel 1137 per trovare rifugio in una spelonca rocciosa del Monte Calanna.
«Al casting del film – spiega il regista Bellocchi – hanno partecipato le cittadinanze dei due paesi, la cui devozione nei confronti del santo non è mai venuta meno».
Adrano e Alcara Li Fusi furono al centro di una disputa sulle reliquie dell’eremita. Il film “Nicolò” sigla in maniera definitiva la pace tra le due comunità nel nome del santo venerato da entrambi.
Analoga operazione culturale, il Cgis Life l’aveva compiuta nel 2014, realizzando un film su San Placido, patrono di Biancavilla, con il coinvolgimento del circolo di devoti. Una pellicola ambientata non soltanto a Biancavilla, ma anche a Montalbano ed in località siciliane.
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