Cultura
Prestigiosa recensione per il volume “Di cu ti dìciunu?” di Alfio Lanaia
Un nuovo prestigioso riconoscimento per il volume d’esordio di Nero su Bianco Edizioni. Il saggio curato da Alfio Lanaia, “Di cu ti dìciunu?”, dedicato ai soprannomi di Biancavilla, è stato recensito dalla Rivista Italiana di Onomastica. L’ultimo numero ha dedicato tre pagine al libro pubblicato nel dicembre 2017 dalla casa editrice fondata e diretta da Vittorio Fiorenza.
Una recensione firmata dal direttore della rivista, Enzo Caffarelli, tra i massimi esperti italiani di onomastica, che passa in rassegna diversi soprannomi e non manca di notare: «La bella introduzione di Alfio Lanaia si sofferma sui valori sociali, culturali, simbolici dei soprannomi, di cui ricorda anche le denominazioni dialettali: nciùria a Biancavilla, peccu/pèccuru ‘difetto’ a Catania e nei dialetti etnei sud-orientali…».
È un libro che continua ad avere un entusiastico riscontro di pubblico ed apprezzamenti per il valore scientifico-culturale. Lo studio di Lanaia, infatti, già lo scorso dicembre ha ricevuto il primo premio, per il settore etnolinguistica, al “Salva la tua lingua locale”, concorso indetto dall’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia. L’autore è stato premiato, in una cerimonia svoltasi nella sala della Protomoteca del Campidoglio, a Roma.
Adesso, la recensione sulla Rivista Italiana di Onomastica segna un’altra importante prova del rigore con cui è stata condotta la ricerca, registrando 1200 soprannomi personali e di casato, consentendo di dare un contributo – notevole ed originale – al recupero della memoria storica popolare e dell’identità culturale di Biancavilla.
«Il nostro contributo per portare in alto il nome di Biancavilla e liberarla dalla zavorra della mediocrità e dell’indifferenza –sottolinea Vittorio Fiorenza– lo diamo attraverso l’impegno culturale e l’attività editoriale con risultati tangibili. Siamo in prima linea, non da ora, per fare emergere “l’altra Biancavilla”. Ma con un lavoro silenzioso e faticoso, basato esclusivamente sulle nostre forze, ripetutamente ripagato da apprezzamenti autorevoli e competenti. “Nero su Bianco”, che ha già dato alle stampe cinque volumi, proseguirà su questa strada: siamo già al lavoro per altre pubblicazioni».
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Cultura
In piazza Collegiata Paolo Fresu, Dino Rubino e altri big della musica jazz
Rassegna promossa dal Comune con la direzione artistica del pianista e trombettista biancavillese
Piazza Collegiata come un “Jazz Club” all’aperto – con posti a sedere – per ospitare la rassegna “Biancavilla in Jazz”, promossa dal Comune, in collaborazione con il Ministero della Cultura, la Regione Sicilia, la Città Metropolitana di Catania e “Monk jazz club etneo”. La direzione artistica è di Dino Rubino, pianista e trombettista assai apprezzato in Europa e originario proprio di Biancavilla.
La “tre giorni” di grande jazz vede a Biancavilla nomi di assoluto valore, a partire dal trombettista sardo Paolo Fresu, stella di prima grandezza del jazz italiano e internazionale, ospite speciale della serata conclusiva.
Nomi di prim’ordine
Questo il programma dei 5 appuntamenti previsti. Venerdì 13 settembre ore 21.00 Rino Cirinnà Quartet con Rino Cirinnà, Francesco Cerra, Angelo Cultreri e Michael Santanastasio. Alle 22.15 di venerdì, Biancavilla accoglie l’Amato Jazz Trio, storico gruppo jazz in attività da oltre 40 anni formato dai fratelli Elio, Alberto e Loris Amato.
Sabato 14 settembre alle ore 21.00 vedrà sul palco per il primo de due set in programma Nello Toscano “Radici” con Elisa Nocita, Maurizio Diana, Nello Toscano, Emanuele Primavera. Alle 22.15 di sabato si esibirà il trio Bonafede-Leveratto-Cafiero con Salvatore Bonafede, Piero Leveratto e Mimmo Cafiero.
Domenica 15 settembre il gran finale con “Dino Rubino Trio” (con il musicista biancavillese anche Marco Bardoscia e Stefano Bagnoli) e Paolo Fresu come “special guest”.
«Creata una connessione con la città»
«Sono tutti nomi di prima grandezza – spiega il direttore artistico Dino Rubino – che vengono dalla Sicilia e da altre parti d’Italia. Jazzisti conosciuti alcuni dei quali hanno avuto modo di suonare a Biancavilla in rassegne jazz del passato. Sono felice di essere riuscito a creare questa connessione con la mia città. In una serie di appuntamenti successivi coinvolgeremo anche i giovani studenti delle scuole».
«La città di Biancavilla – osserva il sindaco Antonio Bonanno – ha sempre coltivato fermenti jazz e, più in generale, per la musica e l’arte. Il caro Dino Rubino, direttore artistico della rassegna, già riconosciuto “miglior talento italiano” è il figlio di Giosuè batterista cui si deve la diffusione della musica jazz nel nostro territorio. Nel promuovere “Biancavilla in Jazz” abbiamo pensato di coinvolgere le scuole cittadine che vantano un percorso musicale e che hanno il compito di “allevare” e appassionare alla musica giovani talenti».
«Lieto di di essere uno dei promotori del ritorno della rassegna jazz a Biancavilla – commenta l’assessore alla Cultura, Vincenzo Randazzo – oltre al cartellone con artisti di rilievo, la novità riguarda il coinvolgimento delle scuole. Nel mese di ottobre, infatti, è prevista una manifestazione che vedrà esibirsi gli alunni delle scuole “Sturzo” e “Bruno” di Biancavilla».
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