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Il Consiglio Comunale fa da scudo per il centro di riabilitazione

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Preoccupazioni trasversali da parte delle forze politiche. Decise la richiesta di un incontro con il direttore generale dell’Asp di Catania ed una eventuale delegazione da inviare a Palermo, all’assessorato alla Salute.

 

di Vittorio Fiorenza

A smentire le voci di soppressione del centro di recupero e riabilitazione motoria dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla è stato il deputato all’Ars, Nino D’Asero, sulla base delle rassicurazioni dell’assessore alla Salute, Baldo Gucciardi, e dei funzionari regionali. Ma non c’è ancora nulla nero su bianco.

Così nella mappa della rete ospedaliera siciliana, approvata di recente e che a giorni sarà pubblicata sulla Gazzetta ufficiale, la struttura sanitaria biancavillese non figura.

Da qui, l’intervento del Consiglio Comunale, che nell’ultima seduta convocata dal presidente Vincenzo Cantarella su input del capogruppo di Fratelli d’Italia, Marco Cantarella, ha discusso proprio dello “scippo” del centro di riabilitazione. Un centro esistente da quarant’anni e che offre servizi ad un bacino di utenza di 200mila abitanti, garantendo oltre 30mila sedute per i pazienti provenienti anche da fuori provincia.

Preoccupazione trasversale tra le forze politiche. Unanime decisione sul percorso da compiere. In primis si chiederà un incontro con il direttore generale dell’Asp di Catania, Giuseppe Giammanco, possibilmente a Biancavilla. Si ritiene che le manovre di salvataggio della struttura si possano compiere nell’ambito della stessa azienda sanitaria.

I gruppi consiliari non escludono, comunque, di formare una delegazione da inviare a Palermo ed avere precise ed ufficiali rassicurazioni da parte dell’assessorato alla Salute.

Un’occasione che –è stato sottolineato da più parti– dovrebbe servire a fare il punto sui continui ritardi nella conclusione dei lavori del nuovo plesso ospedaliero, la cui inaugurazione è stata annunciata e sbandierata con un cronoprogramma costantemente disatteso, al punto da essersene occupata pure “Striscia la notizia”.

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Sanità siciliana: l’ira Mpa, Lombardo e… il compleanno di Mancuso a Biancavilla

La festa per i 60 anni del sindaco di Adrano, presso il Beauty Garden, al centro dei retroscena di Repubblica

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La nuova sanità siciliana, disegnata dalle nomine dei vertici aziendali e ospedalieri targate Renato Schifani, ha sancito una serie di strappi nella maggioranza che sostiene il governo regionale. Tra gli scontenti, spicca Raffaele Lombardo, rimasto a mani vuote nella “sua” Catania.

Così, il leader autonomista riflette ed elabora le contromosse nei confronti di un governatore con cui non erano mancati motivi ed occasioni conflittuali. La Repubblica ricostruisce alcuni retroscena in casa Mpa. Il titolo all’interno dell’edizione palermitana: “L’ira di Lombardo messo all’angolo, a Biancavilla la cena dei ribelli”.

E in effetti, l’occasione per riunire i vertici e i parlamentari dell’Mpa (presente anche Gianfranco Micciché) è stata una festa di compleanno, organizzata – come risulta a Biancavilla Oggi – presso il ristorante Beauty Garden.

«Lombardo, rimasto a bocca asciutta nella scelta dei dirigenti della sanità catanese, al momento non parla. Ieri sera ha incontrato lo stato maggiore del Mpa, riunito a Biancavilla per il compleanno di Fabio Mancuso. Una festa diventata quasi congresso di partito, tra deputati regionali, sindaci, la new entry Micciché, ma anche il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, che ha risposto all’invito di Mancuso».

I 60 anni del sindaco di Adrano, dunque, occasione per riunire il Movimento per l’Autonomia sulla strategia futura da attuare alla Regione nei confronti del governatore. Così, scrive ancora Repubblica, «Lombardo, da Biancavilla, medita sulla prossima mossa. Che potrebbe arrivare già al primo disegno di legge all’esame di una Sala d’Ercole pronta a diventare Far West».

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