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Su Facebook si chiede l’autovelox per la sicurezza nel viale dei Fiori

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Incidente Alessandro Calvagno in viale dei Fiori 2

L’incidente nel quale ha perso la vita Alessandro Calvagno nel maggio del 2014

Una pagina Facebook aperta subito dopo l’ennesimo incidente (fortunatamente non grave) che ha interessato viale dei Fiori, a Biancavilla. Una pagina per chiedere maggiori controlli e soprattutto l’utilizzo del sistema di rilevamento automatico della velocità per scoraggiare quanti scorazzano, senza rispettare le regole. «Basta morti, basta incidenti lungo il Viale dei Fiori: installazione dell’autovelox e dei dossi…subito!», si legge nella presentazione dello spazio attivato sul social network.

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«È da anni che –viene sottolineato – la strada “Viale dei Fiori” che collega Biancavilla con il Comune di Adrano è teatro di numerosi incidenti, in diversi casi anche mortali. Che cos’altro deve accadere affinché si provveda ad installare una postazione autovelox (anche mobile) o dei dossi, costringendo i veicoli che passano ad andare piano?».

D’altra parte, che viale dei Fiori sia la strada cittadina con le peggiori statistiche di incidenti è un fatto certo. Qui di seguito, una parziale rassegna degli articoli che Biancavilla Oggi ha pubblicato su scontri, anche mortali, in questa strada.

26 giugno 2015
Altro incidente nel viale dei Fiori: coinvolto un giovane in scooter

7 ottobre 2014
Incidente alla grotta di Sberno: scontro tra Lancia Y e scooter

10 agosto 2014
Bici contro auto nel viale dei Fiori: ferito un bambino di 10 anni

19 giugno 2014
Un altro schianto con lo scooter: sangue e morte nel viale dei Fiori

4 maggio 2014
Perde il controllo del suo scooter: morto sul colpo un operatore Dusty

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Installazione antenna 5G, le suore salesiane: «Noi non c’entriamo niente»

Intervento delle Figlie di Maria Ausiliatrice a proposito dell’impianto sull’edificio in cui sono ospitate

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«Come Figlie di Maria Ausiliatrice esprimiamo comprensione per le preoccupazioni espresse. Siamo fiduciose che chi ha responsabilità e competenza prenda decisioni rispettose della sicurezza e della salute dei cittadini».

Lo scrivono in una nota stampa le Figlie di Maria Ausiliatrice di Biancavilla, a proposito della installazione di un’antenna 5G sull’edificio di via Mongibello in cui sono da sempre ospitate.

Sulla vicenda gli abitanti della zona hanno manifestato il loro dissenso e il Comune aveva presentato un ricorso contro l’installazione, bocciato dal Tar.

C’è chi ha chiamato in causa le suore salesiane, a sproposito. Ed ora arrivano le loro puntualizzazioni.

«La notizia dell’installazione delle antenne 5G – scrivono – ha destato ansia e preoccupazione per molti. Ci sembra doveroso fornire alcune chiarificazioni. La sede di via Mongibello è di proprietà dell’Ipab Casa del fanciullo “Francesca Messina”.
Tra l’Ipab e l’ente delle Figlie di Maria Ausiliatrice è in essere un comodato d’uso gratuito dei locali per l’abitazione delle suore e le attività pastorali da loro animate».

«L’azienda che sta provvedendo all’installazione delle antenne – viene specificato – non ha alcun contratto in essere né in forma diretta né indiretta con le Figlie di Maria Ausiliatrice. Circa un anno fa la direttrice dell’istituto ha ricevuto la semplice informazione della decisione in oggetto da parte dell’Ipab».

Le suore, dunque, non hanno alcun ruolo formale nell’iter per la collocazione dell’impianto. Resta il fatto che le entrate economiche destinate all’Ipab, per consentire sul proprio tetto l’installazione dell’antenna, non c’è dubbio che avranno un beneficio indiretto pure sulle Figlie di Maria Ausiliatrice. In mancanza di introiti, il mantenimento dell’immobile e l’ospitalità riservata alle suore potrebbero non essere così scontate.

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