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Sicurezza stradale, spartitraffico in viale dei Fiori e in via M. Ss. Addolorata
Barriere “new jersey” al centro della carreggiata: il dispositivo verrà sperimentato per 30 giorni
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Installato uno spartitraffico centrale su due importanti arterie stradali di Biancavilla: viale dei Fiori e via Maria Santissima Addolorata. Un’installazione in via sperimentale per la durata di trenta giorni.
Il dispositivo utilizzato è la barriera “new jersey” di plastica – di colore bianco e rosso – disposta lungo le strade interessate. La separazione “morbida” delle due corsie si lega alla presenza delle strisce pedonali rialzate. Tutto ciò dovrebbe favorire in maniera sensibile la riduzione della velocità dei veicoli ed escludere del tutto i salti di corsia. Negli anni, nelle aree individuate si sono registrati gravi incidenti.
La fase sperimentale andrà avanti per un mese, nel tentativo di migliorare la sicurezza di quanti attraversano in auto le due strade e garantire l’incolumità dei cittadini. Essa è finalizzata ad offrire le valutazioni necessarie in vista di interventi strutturali.
L’area di viale dei Fiori, infatti, beneficia di un finanziamento di 1,4 milioni, nell’ambito delle Aree Interne, che permetterà di realizzare un intervento più massiccio sul piano della viabilità.
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Installazione antenna 5G, le suore salesiane: «Noi non c’entriamo niente»
Intervento delle Figlie di Maria Ausiliatrice a proposito dell’impianto sull’edificio in cui sono ospitate
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«Come Figlie di Maria Ausiliatrice esprimiamo comprensione per le preoccupazioni espresse. Siamo fiduciose che chi ha responsabilità e competenza prenda decisioni rispettose della sicurezza e della salute dei cittadini».
Lo scrivono in una nota stampa le Figlie di Maria Ausiliatrice di Biancavilla, a proposito della installazione di un’antenna 5G sull’edificio di via Mongibello in cui sono da sempre ospitate.
Sulla vicenda gli abitanti della zona hanno manifestato il loro dissenso e il Comune aveva presentato un ricorso contro l’installazione, bocciato dal Tar.
C’è chi ha chiamato in causa le suore salesiane, a sproposito. Ed ora arrivano le loro puntualizzazioni.
«La notizia dell’installazione delle antenne 5G – scrivono – ha destato ansia e preoccupazione per molti. Ci sembra doveroso fornire alcune chiarificazioni. La sede di via Mongibello è di proprietà dell’Ipab Casa del fanciullo “Francesca Messina”.
Tra l’Ipab e l’ente delle Figlie di Maria Ausiliatrice è in essere un comodato d’uso gratuito dei locali per l’abitazione delle suore e le attività pastorali da loro animate».
«L’azienda che sta provvedendo all’installazione delle antenne – viene specificato – non ha alcun contratto in essere né in forma diretta né indiretta con le Figlie di Maria Ausiliatrice. Circa un anno fa la direttrice dell’istituto ha ricevuto la semplice informazione della decisione in oggetto da parte dell’Ipab».
Le suore, dunque, non hanno alcun ruolo formale nell’iter per la collocazione dell’impianto. Resta il fatto che le entrate economiche destinate all’Ipab, per consentire sul proprio tetto l’installazione dell’antenna, non c’è dubbio che avranno un beneficio indiretto pure sulle Figlie di Maria Ausiliatrice. In mancanza di introiti, il mantenimento dell’immobile e l’ospitalità riservata alle suore potrebbero non essere così scontate.
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DinDin
21 Giugno 2022 at 12:53
Su Viale dei fiori urge la realizzazione, prima delle piogge autunnali, di adeguati sistemi di smaltimento rapido delle acque reflue (che saranno sempre più abbondanti quando sarà cementata ed asfaltata l’area in cui stanno costruendo un nuovo supermarket)