Cronaca
Mamma accompagna la figlia a scuola, in via dei Mandorli altra auto scassinata
Episodio “fotocopia”: rubato uno zaino con dentro 180 euro in contante, documenti personali e un cellulare

Stesso luogo, stesso modus operandi. Ancora un’altra auto scassinata in via dei Mandorli, a Biancavilla. Ancora una volta, vittima del furto è una mamma che aveva appena parcheggiato per accompagnare la figlia a scuola.
Sono almeno due gli episodi, come risulta a Biancavilla Oggi. Il primo lo avevamo raccontato in queste pagine un paio di settimane fa. Adesso ci giunge una seconda testimonianza.
«Alle 9 del mattino del 18 marzo ho parcheggiato la mia auto, una Fiat Doblò. Ho accompagnato mia figlia all’Istituto “Antonio Bruno” e sono entrata dal lato di via dei Mandorli. Ho lasciato in macchina il mio zaino sul lato passeggero. Avrò impiegato non più di 5 minuti. Un lasso di tempo in cui è successo tutto».
È successo che ignoti abbiano forzato la chiusura e siano riusciti ad avere accesso nell’abitacolo. Un’operazione facile e lesta, evidentemente collaudata e ripetuta chissà quante volte. Il bottino è di 180 euro in contante che la malcapitata avrebbe dovuto usare in mattinata per pagare delle commissioni. Sottratti pure i documenti personali, dalla carta di identità alla tessera sanitaria e alla patente. Rubato pure un telefono cellulare.
«Qui avevo tante mie foto, tanti ricordi, che ora ho perso, è stata una brutta giornata anche per questo», ci dice la signora. Alla donna non le è rimasto altro da fare che recarsi alla stazione dei carabinieri di via Benedetto Croce per effettuare la denuncia.
I militari sono già in allerta per tali episodi. Ma è chiaro che sorprendere sul fatto i ladri non è cosa scontata e semplice. Certo è che episodi di auto scassinate non rappresentano reati “tipici” del territorio biancavillese. L’ipotesi è che si tratti di individui di fuori Biancavilla. La tempestività dell’azione e l’orario mattutino in cui si è verificata, non esclude, tuttavia, che i responsabili possano essere del posto.
Il suggerimento che resta sempre valido è quello di non lasciare borse, documenti e oggetti di valore dentro le auto parcheggiata. Nemmeno per pochi minuti.
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Cronaca
Stranieri sfruttati sul lavoro: nei guai biancavillese a capo di una cooperativa
L’uomo, presidente del Consiglio di amministrazione, denunciato assieme ad altre due persone

Un 32enne di Biancavilla, con precedenti penali, è fra i tre denunciati dal Nucleo Ispettorato del Lavoro di Catania nell’ambito di controlli contro lavoro irregolare e caporalato. L’uomo, presidente del consiglio di amministrazione di una cooperativa agricola, è ritenuto responsabile di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.
I controlli hanno portato alla luce un sistema illecito di reclutamento e impiego della manodopera. Le vittime sono due lavoratori stranieri in condizioni di forte vulnerabilità.
Oltre al biancavillese, sono sotto indagine un 38enne marocchino residente ad Adrano, incensurato, che agiva come caporale e intermediario per conto della stessa cooperativa, e un altro 38enne di Scordia, con precedenti, che di fatto collaborava con l’azienda.
Secondo quanto emerso dagli accertamenti, i lavoratori extracomunitari venivano impiegati in condizioni lavorative ritenute altamente degradanti. Evidenziati retribuzioni ben al di sotto di quanto previsto dal contratto collettivo nazionale, turni di lavoro eccessivi e ambienti privi delle minime misure di sicurezza.
L’indagato di origini marocchine è inoltre accusato di estorsione. Avrebbe minacciato uno dei due lavoratori di licenziamento se non gli avesse restituito parte della già esigua paga percepita.
A conclusione delle attività, i due lavoratori sono stati affidati a una struttura protetta, gestita da un’organizzazione internazionale per le migrazioni. Adesso potranno ricevere assistenza e protezione.
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Cronaca
Evade dai domiciliari per le sigarette alla moglie: «È un inferno se non fuma»
Singolare “giustificazione” di un 52enne residente a Biancavilla in giro con la bicicletta a Catania

I carabinieri della stazione di Catania Playa hanno arrestato un pregiudicato 52enne, residente a Biancavilla ma domiciliato a Catania, nella zona di Ippocampo di Mare. L’uomo doveva trovarsi ai domiciliari per reati contro il patrimonio. Però, i militari lo hanno sorpreso mentre, in bici, percorreva via San Francesco La Rena. Ha tentato di passare inosservato con il volto coperto da cappuccio e sciarpa, ma è stato fermato e identificato.
Di fronte alla constatazione della violazione, il 52enne ha cercato di giustificare la sua presenza fuori casa con una spiegazione singolare. Ha sostenuto di essere uscito per acquistare le sigarette alla moglie, una “accanita fumatrice” che, in mancanza di nicotina, si sarebbe irritata al punto da trasformare la giornata in un “inferno domestico”.
Una giustificazione che non ha però evitato l’arresto, eseguito sulla base degli elementi raccolti e ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato il provvedimento e disposto il ripristino della misura degli arresti domiciliari.
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